6 ottobre 2014

il grafico dell'autostima

Con la scuola, iniziano le varie attività dei bambini.
Far quadrare la settimana con tutti gli impegni moltiplicati per tre (per ora Mario è solo la zavorra urlante al seguito) è al di sopra delle mie possibilità.
D'altra parte, se fossi stata una donna organizzata efficiente e razionale avrei fatto la manager, oppure anche la segretaria.

Nelle ultime due settimane ho collezionato talmente tante sviste e figure pietose che potrei avere già superato la mia quota annuale, oltre la quale c'è il precipizio completo dell'autostima.

Giovedì: Prima ho accompagnato Megamind a tennis alle 17.
Poi di corsa in macchina (perchè prima WonderWoman doveva prendere del leggins puliti, che non poteva danzare mica con quelli macchiati di ragù) alla prima lezione di danza, SEMPRE alle 17.
Invece la scuola di danza era chiusa. La lezione era alle 17,30.
Eppure avevo segnato alle 17. Comunque, meglio non porsi domande inutili.
Benissimo, ho pensato.
Così faccio in tempo a prendere Megamind alle 18.
Corro (automunita e con SuperMario che canta a squarciagola KungFuFighting) ai campi da tennis. Per le 18.
Mi precipito a portarlo alla riunione scout, che naturalmente, ho segnato alle 18,00 stesse.
Arrivo in tempo di record alla tana dei lupetti, ma non c'è nessuno.
Chiamo la sua capa scout, rompendole chiaramente i coglioni visto che mi fa notare che si trova in montagna, la quale mi comunica che la riunione è alle 18,30.
- Ah, l'avete spostata?-
-No, veramente è SEMPRE stata alle 18,30-
Fantastico. Perchè ho fatto una tale domanda cretina?
Nel frattempo si sono fatte le 18,20 e quindi corro a prendere le bambine che hanno finito danza, constatando subito che non le avevo dotate di calze antiscivolo, che erano a piedi nudi e puzzolentissimi, colpa delle nuove scarpe da ginnastica comprate in sconto una settimana prima.
La loro insegnante per fortuna è sopravvissuta al fetore e io mi precipito a scout, dove lascio Megamind al suo capo Bageera, il quale mi guarda con un sorriso ironico e un pò di compatimento commentando con Megamind: -Ma come, eri qui alle sei, e adesso arrivi in ritardo di 15 minuti?-
Allora io perfida mi vendico e glie lo appioppo al ritorno, dichiarando di non poterlo venire a prendere.
Cuccati pure il traffico delle sette e mezza in zona stazione, bimbo.

Martedì.
Uscita di scuola.
Mi avvicino alla rappresentante di classe: -allora, posso darti i 5 auro per il regalo di Matteo?-
Quella mi guarda, alza QUEL sopracciglio e mi comunica che ormai è tardi, il compleanno è DOMANI, che i soldi andavano dati entro IERI e hanno già comprato il regalo.
Ok. Pessima madre, pessima madre.
Mercoledì. Corri a prendere un regalo per il suddetto bambino, corri alla festa, deposita Catwoman, riporta a casa gli altri tre.
Quando sono andata a prenderla ho visto due torte. Con DUE candeline.
-Amore mio, ma perchè ci sono due torte?-
-Perchè oggi era la festa di Matteo. E. DI. GIORGIO.-
 A quel punto mi sono travestita da tappezzieria, ho imbavagliato CatWoman, sottraendola alla festa senza farmi vedere.

Ma prima di ciò, in quei 5 minuti che sono stata lì, sono riuscita a chiedere ad una mamma se WonderWoman aveva per caso lasciato a casa sua la giacca tempo fa.
-Sì, me l,hai detto.Te l'ho restituita ad agosto. Non ricordi?-

La curva della mia autostima tende pericolosamente allo zero.


1 ottobre 2014

Paure e riflessi

SuperMario ha due anni è grande e parla.
"Io sono grande!"

Quando un bambino ti risponde: -Perchè sì!- è fatta.

Però ha sempre due anni, e ha paura del buio.
Una sera è scappato via dalla sala buia terrorizzato.
-Cosa c'è, amore?-
-Ho paura! Fa paura!-
-Cosa, cosa, ti fa paura?-
-Di là. C'è un bimbo che mi guarda-

E naturalmente io, che propendo per il tragi-thrilling la prima cosa che penso è:
Oddio. Mio figlio vede la gente morta.

Invece no. Era il riflesso della finestra.

Però sarebbe stato bello.
Avere un fantasmino per casa.
Il G-fantasma.