28 febbraio 2014

dialogo da seggiovia

Io e WonderWoman sulla seggiovia due posti.
Paesaggio mozzafiato.
Vento gelido.
Acido lattico in circolo.
E sono solo le 11.00.

Ww:- Mamma, poi facciamo la rossa?-
Io:-questa piccolina?-
Ww: -No, mica è una rossa, quella è una baby, PRATICAMENTE....Quella che si va in cima cima.-
Io:- No, amore, no. Ci vai col papà, tesoro mio.-
Ww:-Dai mamma, che è facilissima. La faccio io, la fa anche CatWoman-
Io: Amore, io non so mica sciare bene come te, voi siete più brave.-
Ww:-Ma...come è possibile, che NOI che siamo PICCOLI siamo più brave di TE?!-
(La prima dia una prossima-lunga- serie di cose in cui mi supereranno. Avrei pensato che sarebbe stata l'altezza, invece, no.)
Io:- Bè perchè tu per esempio sei molto portata per lo sci.-
Ww:- e che vuole dire?-
Io:- Che ti viene bene, naturale, senza troppa fatica.-
Ww:- Ah, ho capito. IO, sono portata per lo sci. 
CatWoman è portata per le operazioni, il più e il meno, quelle cose lì. 
Megamind è portato per leggere. E per giocare ai giochi elettronici.
Papà è portato....per lo sci. Anche per il tennis. Anche per la corsa.....E tu....
Tu se portata...che so.....non so. Per cucinare?-

Ah, vabbè.

Almeno non ha detto dormire.


26 febbraio 2014

GFamily a sssiare

La Gfamily ha messo gli sci.
Non era la prima esperienza, ma lo era nel suo genere.
1) Niente albergo, ma in casa("questa casa non è un albergo -e si vede-") (nella valle delle mele, per gentile concessione dei NonniDiBologna)
Quindi l'inborghesimento dell'anno scorso l'ho espiato copiosamente preparando panini per pranzo e cene serali.
2) Niente SuperMario piagnucolante come l'anno scorso, dato in affido temporaneo alla Nonna lato gpadre.
3) Prima esperienza sci per me (non contiamo la volta in cui il futuro Gmarito quando- a suo dire- mi corteggiava, per il mio battesimo dello sci mi ha portato su una pista rossa e mi ha dato una spinta, probabilmente applicando teoria della selezione naturale della specie nella scelta di una possibile fidanzata)

Che significa sciare per La Gfamily?
Sveglia alle sette .
07.00.
Ante meridiem.
Di mattina.

Sbrandamento figli entro le 07,30.
Vestizione entro le 07,45.
Colazione entro le 08,30 tutti vestiti di tutto punto compresi casco da sci e maschere.
Solo i guanti mancavano.
A meno che il caffè non fosse ancora troppo bollente.
Preparazione panini, rifacimenti letti, e fuori di casa entro le 09,00.
Alle 9,30 sulle piste.
Se riuscivi potevi dormire quella mezz'ora di macchina, non fosse stato per quel dannato cd delle canzoni dello zecchino d'oro.

Me no male che a metà settimana sono venuti a trovarci degli amici (detti i Falconi), che -grazie a  grappini serali con fetta di torta- hanno consentito un discreto svacco sugli orari procrastinando l'arrivo sulle piste alle 10.00.

Poi sulle piste, si scia.
In qualsiasi condizione climatica.
Pioggia, bufera, vento, grandine.
Ho sssssiato pure io. Col maestro IVO, che mi ha insegnato che il mio baricentro basso e grasso ha in fondo una sua utilità.(E quindi tanto vale mangiare il panino alla salsiccia).

Megamind lo vedevo praticamente solo a pranzo.
Io, che alle 12,30 già non vedevo l'ora di mangiarmi il panino e tirare il fiato, TUTTO il resto della Gfamily, che trangugiava il cibo non prima delle due, giusto perchè veniva supplicato, e alle due e 17 minuti aveva gli sci di nuovo ai piedi (ma se li erano tolti, poi?)
Riuscivo a bene un caffè assieme al Gmarito implorando pietà.

Gli stakanovisti degli sci.
WonderWoman e CatWoman mi sfrecciavano vicine deridendomi sulla pista baby, quando facevano riscaldamento.
Per il resto, loro le piste le han fatte tutte.
Vedevi sulle piste queste tre piccole squinzie (le nostre due + la piccola Falchetta arrivata dopo), in fila come paperelle dietro al nostro amico Falcone Major, che semplicemente scendevano, con le loro belle curve a sci paralleli, da qualsiasi pista ghiacciata o squagliata o battuta da vento a 16 nodi.
Io dietro, lemme lemme, col mio baricentro basso-ma non abbastanza- che  quando arrivavo alla fine, tutti gli altri ne avevano già fatte altre quattro.

Però bello.
Praticamente un lavoro.
Ma bello.



14 febbraio 2014

donne egizie molto fortunate

Fare i compiti coi Fantastici 3 è molto istruttivo.
Per esempio si ripassano le tabelline.
Si imparano le divisioni in colonna a due cifre.
(sì, HO SCRITTO SI IMPARANO)
Ci si ricorda che esiste il Gennargentu, e che ha a che fare con gli appennini.
Si scopre come si pronuncia DECIDOUS in inglese.

Si studia Storia.

Megamind è alle prese con gli egizi.
Lui studia e poi viene in cucina e mentre io piango tagliando cipolle, lui mi ripete.
-Mamma!-
-Eh.-(Sono di poche parole quando taglio le cipolle, è un momento davvero melodrammatico.)
-Sai, le donne Egizie erano davvero fortunate.-
-Ah, sì?-
-Sto studiando "la condizione delle donne nell'antico Egitto" -
-Bello- E giù a piangere
-Sai, le donne Egizie, erano moooolto privilegiate. Perchè -pensa- erano PADRONE di casa-
-Scusa cosa intendi?-
-Cioè, loro avevano dei diritti, sai. Ed erano PADRONE di casa. Cioè: rendevano ANCHE delle decisioni! Che riguardavano la casa ovviamente.-
-Ah, bè...-E intanto che penso come contestualizzare il concetto del privilegio femminile 4000 anni fa, MegaMind chiude il suo ragionamento:
- Pensa, mamma. Se fossi nata nell'antico Egitto. Che fortunata che saresti-

Non so, dove ho sbagliato?Ah, ma è colpa del Gmarito, è ovvio.

3 febbraio 2014

le borse delle donne

Sabato siamo andati in questo negozio fichissimo di arredamento per progettare la cameretta delle bambine che ancora dormono nel divano letto ( così non rischieranno più la vita quando una chiede all'altra di prenderle in cuscino che si trova dentro allo schienale e per farlo praticamente una delle due viene piegata a metà dentro al divano stesso).

Bè dentro a questo negozio avevo le lacrime agli occhi per la quantità di design in esposizione e anche al pensiero di quanto costasse.

Abbiamo passato due meravigliose ore a sfogliare cataloghi e a guardare ipotesi sul pc per la cameretta di CatWoman e WonderWoman, io che dicevo: più armadi più armadi! e  il gmarito: più scrivanie, più librerie!
(povero illuso le scrivanie le useranno per metterci sopra lo specchio da trucco)

Quando siamo usciti ho lasciato nello splendido negozio il mio cuore.
E anche la mia borsa.

Quindi il giorno dopo sono dovuta andare a recuperarla da proprietario istesso, che gentilmente se l'era portata a casa sua.
(per inciso, una villa con giardino)
Quando l'ho recuperata ringraziandolo molto, lui mi ha chiesto di verificare che ci fosse tutto, dicendomi che aveva dovuto aprirla per sapere di chi fosse.

La mia borsa conteneva:

Una buccia di banana in putrefazione che conferiva alla borsa un sano odore di mosto selvatico.
Un TAMPAX.
Un assorbente gigantesco LICIA PERSONA.
Uno spillo. (si sarà punto?)
Un calzino di SuperMario.
Carta straccia di varia natura.
Fazzoletti di carta usati.
Una torcia elettrica smontata.
Un sacchetto con la pasta madre IN POLVERE (gentile regalo della mia amica panettiera).

Poi anche cose normali, come agenda, portafoglio, chiavi.

Non SO se rendo.




2 febbraio 2014

cosa mi piace?

Rispondo alle mie figlie ( ma anche a me stessa)
Che un giorno un amico ha chiesto loro:
Ma cos'è la cosa che alla vostra mamma piace di più?
E loro hanno risposto:
Dormire.

Mi piacciono le righe e i pois. Ovunque.
Non so cosa direbbe Freud, però mi suggeriscono vacanza, mare, estate, infanzia, spensieratezza.
Nei vestiti i pois sono un pò impegnativi, o fanno vecchietta bonton, oppure effetto Minnie.
Bisogna sapere scegliere.
Le righe vanno bene sempre, verticali, orizzontali, larghe, strette, me ne infischio se ingrassano.
La spensieratezza è più importante.

Mi piacciono le carte dei cioccolatini, quelle colorate.
Buttarle via mi strugge.
Mio padre con le carte di cioccolatini faceva piccoli fragilissimi anellini a noi bambine.
E ci chiedeva quasi sempre: ma se il vostro innamorato potesse regalarvi solo un anello fatto con le carte di cioccolatini, lo sposereste lo stesso?
Certo, rispondevamo. Fa parte della logica della favola.

Mi piacciono i cavalli, un tempo avrei voluto sposare un bell'istruttore di equitazione un pò rude e sudaticcio ma fascinoso, sussurratore o no. Un tempo sapevo cavalcare e il fatto che io ne parli come se avessi 150 anni e la sciatica, dovrebbe farmi preoccupare seriamente.

Mi piace l'acqua, nuotare, senza fare fatica, perchè la mia pigrizia è risaputa, ma almeno con un certo stile, e mi piace pure tuffarmi, però mi vergogno tantissimo e non lo faccio mai.
Sogno (nel senso che sogno davvero, mentre dormo) molto spesso di tuffarmi in una piscina da un trampolino altissimo, oppure sogno di volare come se nuotassi nell'aria.

A volte non mi ricordo più le cose che mi piacciono.
Per esempio domani vorrei cucinarmi una cena con i miei piatti preferiti, ma a parte lo strudel, non ricordo più quali siano.
Ci penserò stanotte.

Adoro le liquerizie, praticamente potrei mangiarne compulsivamente un chilo fino a gonfiarmi tanto da volare via come un dirigibile e a farmi diventare tutta la lingua nera.
(si, bè però non posso farmi un piatto di liquerizie, domani)

Amo i libri illustrati. Ma non tutti. Devono essere illustrati in un certo qual modo.

I miei alberi preferiti sono le betulle e i pioppi cipressini, vorrei una casetta sull'albero, ma ormai sono troppo cresciuta per averla.
Mi piacciono le voliere, sono come dei castelli trasparenti.

Adoro l'odore della gomma, della carta dei libri, del cuoio.

Amo le nuvole da quando Montale ha scritto
Nuvole in viaggio, chiari reami di lassù! D'alti Eldoradi malchiuse porte
 ...adesso quando le vedo, mi sembrano Castelli d'aria sempre in moto, con una meta misteriosa. Inaccessibili.

Mi piacciono le conchiglie perchè sono un piccolo mondo.

Amo il Lego.

I lumini accesi di notte nei cimiteri.

Le edicole della Madonna incastonate nei muri, come piccole casette sacre, un paio d'occhi che ci guardano dall'alto anche quando non ce ne accorgiamo.

Mi affascinano le case abbandonate.
Cerco di immaginare cosa succeda in quelle stanze vuote col passare lento delle ore che sono uguali per anni e secoli, eventi insignificanti: la polvere che si deposita, i corpuscoli polvere dentro il raggio di sole che entra di straforo, l'intonaco che si stacca dai muri e cade per terra, uno scarafaggio che attraversa il pavimento.

Adoro le lucette dell'albero di natale che si accendono e si spengono.

Mi piace l'altalena, ho scoperto con orrore che ormai il mio sedere si incastra. E' triste. E comunque è proibito andare in altalena dopo i 12 anni.
Che ingiustizia.

Amo le rondini e l'estate che arriva, camminare per casa a piedi nudi, e svegliarmi con le loro grida nel cielo.

Casomani mi dimenticassi cosa mi piace, ogni tanto bisogna segnarselo.

Alle carte dei cioccolatini, poi, ho dedicato una poesia.

Carte di cioccolatini
e di caramelle
buttate a terra
per un attimo fuggevolmente sono
pietre preziose
di stupefacenti colori
come coleotteri esotici
e cristalli trasparenti
mai catalogati.
E lo sono veramente.
Su altri mondi 
o anche qui.
Se lo vogliamo veramente
coi nostri occhi.