30 settembre 2012

parto

E' passato un mese e mezzo da quando è nato SuperMario, il tempo necessario per avere una certa distanza emotiva dall'evento parto, il chè mi consentirà non non indulgere in particolari splatters e nemmeno-ancor peggio- enunciazioni melense del tipo: appena l'ho visto (il bambino) già ero innamorata di lui . Cose che si possono pensare (anche finchè il bambino ha 30anni suonati) ma che è meglio non dire, nè scrivere, e che comunque non interessano a nessuno.

InCuloAiLupi è un ospedale piccolo e carino e colorato.
La stanza era piccola carina e colorata, anche se vi erano circa 500 gradi ed effetto serra per tutto il pomeriggio.
L'operazione è andata bene (giacchè sono qui a raccontarvela), e quando sono uscita mi sono ricordata perchè esiste la dipendenza da morfina.
In quanto come unico analgesico ti passano solo (serve dirlo?) TACHIPIRINA.
Poi è arrivata una dottoressa alta e abbronzata, verso le sette di sera e dice: ah, questa è la signora dei 4 tagli cesarei. (Godevo di una certa popolarità)E cosa abbiamo qui?-guardando la sacca della flebo-tachipirina?Bè io ho fatto tre cesari, ho patito un male porco (forse non ha detto porco), le preparo io un bel cocktail.-
E torna, volando su ali da arcangelo Gabriele, con una sacca rosa che mi attacca subito in endovena.
Così ho passato la prima notte, sognando elefanti rosa come Dumbo.

Il soggiorno nell'ospedale è stato dei canonici 5 giorni.
La mia compagna di stanza aveva una trentina di amici-zii-cugini-zie-sorelle-fratelli-madri e padri e figlia che venivano a trovarla ogni giorno, compresa la figlia 2enne in evidente crisi di gelosia, che voleva mangiare sempre il pranzo  e pure la cena della madre (sì perchè veniva tutti i giorni, tutto il giorno, insieme alla zia, alla nonna e al nonno) e voleva entrare nel letto della mamma e non voleva dare bacino al fratellino nonostante tutto il parentado volesse costringerla a farlo ogni 10 minuti.
Io tentavo di dormire e a volte di alzarmi dal letto e sognavo l'arcangelo gabriele che mi portasse il cocktail, invece arrivava l'infermiera di 20anni a portarmi una compressa di tachipirina risicata.
SuperMario nella sua culletta di ferro da ospedale dormiva e mangiava ma io sapevo che è l'inganno dei primi giorni, e che svanisce insieme alla cacca verde. Ha subito dimostrato di essere in arretrato di cibo attaccandosi alla tetta come una ventosa.
L'ultimo giorno riuscivo a camminare addirittura dritta, e ho pure letto un libro (bellissimo) che aveva lo svantaggio di essere molto divertente ma io non potevo ridere per non far saltare i punti. Un grande sforzi, ridere in silenzio. Comunque valeva la pena far scucire qualche punto pur di leggerlo.
Il G marito è venuto a trovarmi la sera, sparandosi( dopo un'ora di treno) un'ora di statale disseminata da diabolici autovelox, e talvolta facendosi cacciare dalle infermiere inviperite alle 10 di sera.

Ora, prima di descrivere i miei sentimenti melensi che serberò nel mio intimo fino alla morte, chiudo il post con alcune foto (sì perchè in ospedale mi sono portata la fotocamera!).
andando all'ospedale, sulla porta di casa





questo coso lo vorrei anche a casa. Non so se arriverebbe qualcuno premendo il pulsante, però...


sognando il Cocktail

nella culletta di ferro
valigie e bagagli: sempre più piccoli al ritorno...



28 settembre 2012

ikea-il ritorno

Essendo che sono andata all'ikea,  ed avendo già esaurito le cose da dire, per non ripetermi e sembrare la vecchia zia, vi posto il vecchio post andato perduto ai tempi in cui Splinder, maledettoalui, è stato chiuso.
Ci sono andaa con la  mia amica AngeloGiardiniere,  sulla quale vi rinfrescherò la memoria in un altro post, che sennò diventa una rassegna passatista, questo blog.

Anzi, sono due post. Cuccateveli.


ikea hammam

sono sveglia dalle 4.30 a causa della porcellina nr 3 che ha deciso che dovevo alzarmi per tempo. Ma non so stanca. Alle 6.30 mi sono spontaneamente alzata e ho fatto il caffè.
Tutto questo perchè mi attende una giornata meravigliosa con la mia amica L'Angelo Giardiniere nel paradiso della sottoscritta. L'ikea. L'ikea è il luogo perfetto per il relax. E' un'esperienza di rinnovamento fisico-psicologico la cui attesa è per me come l'arrivo di babbo natale da bambina. Se all'ikea mettessero uno spazio hammam o idromassaggio sarebbe il luogo di Benessere per eccellenza.
Lo consiglierei anche a chi ha problemi di depressione, ansia, demotivazione.
E' la panacea di tutti i mali. Per non parlare dei menu scandinavi decongelati, low cost e sicuramente anche dietetici ed ecosostenibili e del tutto politicamente corretti.
Oggi mangerò con la mia amica seduta al tavolo mensa, e mi farò dare anche le tovagliette di carta da colorare dei bambini, mentre lei gusterà un meraviglioso piatto per celiaci.
Perchè il mondo ikea prevede tutto, e non esclude nessuno. Famiglie, singles, conviventi, coppie gay, bambini rompiballe, diversamente abili, diversamente intelligenti, ricchi e poveri.
E' la mia utopia.
Questa è la fase culmine del mio trip ikea.
La fase calante è quella in cui cercherò di montare i mobili gridando dei porci alle 2 di notte.
Ma ne sarà valsa la pena.



epilogo ikea trip

dunque, il destino ha cercato di impedirmi di raggiungere Lorenteggio, paese che ha come unico scopo e finalità quello di ospitare l'ikea.
Intanto la nebbia. La nebbia in val padana, presente?
Poi il traffico. Che tutti han deciso la partenza intelligente delle 9.30 stamattina per andare a Milano.
Poi il solito incidente.
Forse, se andassi a guardare la scrivania del signor G., troverei un sacchetto ikea trafitto dagli spilli.
Ma è stato come un viaggio iniziatico irto di difficoltà, che mi ha portato a consapevolezze superiori.
E siamo arrivate. Abbiamo rifatto il giro dell'ikea circa 8 volte perchè non abbiamo seguito il percorso delle frecce sul pavimento, (ma scusate, se io non voglio guadare i piatti prima dei tappeti?), abbiamo mangiato.
La fila per le casse al self-service non dura mai più di dieci minuti. C'è scritto sul pavimento, ed essendo una asserzione svedese, è verità.Infatti allo scadere del decimo minuto, ho mangiato -naturalmente- polpette alla salsa di mirtilli, insalata, e medaglioni verdurosi non so di cosa ma molto buoni. La mia amica ha mangiato un pasto celiaco-compatibile.Poi, che dire? ho comprato moooooolte scatole e barattoli per potere dare sfogo al mio prossimo trip di ri-organizzazione razionale degli spazi. E varie cose che non dirò a nussuno perchè il G.marito legge il blog. Meno che mai il prezzo, beh.
Nn so come abbiamo fatto a caricare quei pacchi lunghi 210 cm sulla nostra super macchina, ma in qualche modo ci siamo riuscite senza dovere poi guidare con un cartone sul collo.
Poi, il G. marito deve avere conficcato un altro spillo perchè al ritorno siamo riuscite a sbaglialre strada due volte, cioè prendendo ripetutamente la direzione torino invece che la nostra, e facendo un giro in un bel paesello immerso nella nebbia che consta di una rotonda su un raccordo autostradale.Ci sono passata per due volte e non mi ricordo già più come si chiama.
Alla fine siamo tornate sane e salve. Il G. marito sembra fare l'indifferente.
I pacchi lunghi 210 cm troneggiano nell'ingresso come tetre bare di cartone.
Devo cercare qualcuno che mi aiuti a montarli.
-
Amore, immagino che non monterai mai i mobili dell'ikea, eh?-
-
L'una cosa di svedese che voglio montare, amore,...-ridacchia il G.marito

La faccenda prende una brutta piega.


Gennaio 2011



26 settembre 2012

maschi

Se chiedi un sorriso e ti risponde una grande scoreggia, non preoccuparti.
Se sorride solo alla vista delle tue tette, non farne una tragedia.
Se sbrodola la camicia che hai appena lavato, non ti disperare.
Se ti sveglia coi sui versi che sembrano cigolii e scatarramenti durante la notte, stai serena.
Se mangia come un maiale e poi si lamenta che sta male, rassegnati.
Se tu sei stanca, ma lui, no, per niente, rilassati.

Sono maschi.

(Ma li puoi perdonare solo se hanno un mese e mezzo.)

24 settembre 2012

I GRANDI MISTERI DELL'UNIVERSO MONDO

Un giorno forse qualcun risolverà questi grandi misteri che (a volte) mi tolgono il sonno.

1) La maledizione del vestito verde.

Possiedo due vestiti verdi.
Un bel verde. Poi dicono che chi di verde si veste. Di sua beltà si fida.
Io non mi fido molto, ma mi piace il verde, e quindi ce li ho.
Senonchè sono tutti e due soggetti alla maledizione della macchia fantasma.
Ogni volta che ne indosso uno, nel giro massimo di 15 minuti, ovviamente sempre prima di uscire, si macchia.
Non si sa come. Se metto il grembiule si macchierà sul bordo esterno laterale.
Se indosso un asciugamano e ho in braccio SuperMario, lui sbrodolerà immancabilmente fuori dal suo bavagliolo, diretamente nella mia scollatura.
Se metto uno scafandro, allora la coppetta assorbilatte collasserà inondando a destra e a manca.
Se sto ferma, in un punto della stanza senza fare niente, state pur certi che un piccione cacherà controvento verso la finestra aperta macchiando il vestito sventurato.

Forse  un segno.
Di non fidarmi della mia beltà.
Non devo sfidare gli dèi.

2) Il mistero delle salviettine da gelateria.

Le salviettine della gelateria sono-oltre che piccolissime- sostanzialmente idrorepellenti.
Invece di pulirti spalmano il gelato sulla faccia e si appiccicano alle mani.
Puoi prenderne 500, cercando di fare massa e assorbire tutto quel pistacchio sulle mani, ma si finisce sempre appiccicosi come la pece e con qualche pezzo di carta attaccato ai bordi della bocca.
L'utilità di queste salviettine è un mistero ai più.

3) Il millenario caso del viaggio di ritorno.

Al ritorno, la valigia, il bagagliaio, la macchina, sono sempre più piccoli che all'andata.

4) il triangolo dei Bermuda

Nella mia lavatrice si verifica una tempesta elettromagnetica microcosmica che fa sparire i calzini.
A volte ritornano.
E anche questo è un mistero.

5) La frase maledetta

Se dici "stiamo tutti bene, per fortuna", nel giro di 12 ore qualcuno avrà la caghetta, la pertosse, l'acetone o vomiterà sul divano.
Anche se ometti "per fortuna" e lo stostituisci con "per ora". Non vale.
Il germe colpisce comunque.




21 settembre 2012

prima elementare (Whatson!)

La porcellina di mezzo ha iniziato la scuola elementare.
Il primo giorno è stato, diciamo, molto intenso.
L'accoglienza dei bambini è durata un'ora. Tra appello, canti, favolette, divisione in classi, secondo appello e distribuzione di caramelle. Genitori in lacrime. Nonni tremebondi. Luccihìo di flash.
Per carità anche io ero emozionata, però ero distratta dal fatto che era tardi e di lì a poco-pochissimo-dovevamo (io e il Gmarito) ancora andare a casa e vestirci per un matrimonio, e io non avevo niente da mettermi, naturalmente. Solo che stavolta era vero.
Comunque.
Già due giorni prima del fatidico ingresso la porcellina non dormiva ed era come tarantolata, facendo l'inventario due volte al dì del contenuto della cartella e parlando al suo astuccio.
Si infilava il grembiule come farebbe la sposa una settimana prima del matrimonio, e accennava a qualche passo di walzer- ma più spesso a "movimento sexy"- (che peraltro non ho idea d chi glie l'abbia insegnato e preferisco ignorarlo).
Al cellulare, alla sua Lalla:- Sì, vado alla scuola elementare. Mi hanno detto che non ci sono giochi lì... Vabb, ma poi se mi stufo, torno alla materna-

Ieri le ho chiesto cosa aveva fatto a scuola.
-Mmmm. La maestra ha parlato un sacco, ha spiegato un saaaaaacco di cose!-
-Cosa?-
-Mmmmm. Non mi ricordo. Poi abbiamo fatto inglese.-
-E come è stato?-
-Ha detto come si saluta in inglese, il "ciao" di quando si arriva e il "ciao" di quando si va via-
-Ah, e come si dice?-
-Mmmmmm. Non mi ricordo.-
-Ma insomma, qualcosa ti ricorderai.-(cominciamo bene)
-Si, la Francesca non ha mangiato a scuola. E' venuta la nonna e ha mangiato a casa. E poi oggi ero vicina a una bambina, Cecilia, e ho conosciuto anche Pietro. Eppoi mancava Giorgia e Sara non aveva il quaderno blu. E in cortile, mamma, ho visto SANTIAGO! Io l'ho visto ma lui no.-
Insomma, il cervello della porcellina filtra solo il gossip.

Per inciso, Santiago è il leader negativo manesco e maleducato e ingestibile di cui era invaghita già al secondo anno di materna.
Cominciamo proprio bene.

18 settembre 2012

dote e corredo alla scuola pubblica

ogni porcellino ha la sua dote da portare a scuola.
Ovvero un elenco che riempie un foglio A4 di corredo scolastico.Devo dire ogni anno più articolato.
Poi, dopo svariate spedizioni in cartoleria e al supermercato, le maestre ti bacchettano comunque
La cartellina dell'anno scorso non va più bene, ci vuole col bottone e trasparente.
Il blocco da disegno piccolo che hai preso non è abbastanza piccolo, ci vuole più piccolo e con la copertina verde (e se è gialla?).
(Comunque vi tenete quello giallo, sia chiaro.Cos'è questa discriminazione sui colori?)
Ti sei messa avanti (alemno quest'anno) e hai comprato il diario-in offerta perchè della collezione precedente-? Eh, no, quest'anno quelli di prima (la porcellina nr2), niente diario, solo quadernino.
Credevi di sapere cosa fosse necessario, avendo avuto un figlio predecessore.
E invece, sarebbe troppo facile.
Hai già i costosissimi regoli del fratello maggiore? Bè, ti chiederanno le forme logiche.
Sei convinta di avere preso i quadernoni con le righe giuste (quelle di prime, non si può sbagliare). Credici, ti chiederanno i quadernoni a quadretti di 1 cm e le righe di 5°. Poi vi dirò a che servono.
Al porcellino grande hai preso tutto in anticipo, comprese le copertine di plastica colorate, una per ogni quaderno, ovvero 9, manca solo il nero.
I colori sono cambiati, e ti avanzano quella rosa, viola e celeste, che-guarda caso-non servono alla sorella.
I primi giorni di scuola serve un muletto per portare tutto il corredo, compreso quella della porcellina piccola (farina, colla, sapone, fazzoletti, ma almeno quello è un elenco invariato).
Quindi decido andare a scaglioni.
Ma dopo due giorni mi arrivano proteste scritte o orali dalle maestre, che i bambini non hanno ancora tutto il materiale!
-Manca la risma di fogli !-(porcellina)
(hai bisogno SUBITO dei 500 fogli di mio figlio il primo giorno di scuola?).
-Le scarpe da ginnastica nel sacchetto col nome, mamma, bisogna portarle, i miei compagni le hanno tutti. La maestra dice che sono l'unica.-
-Quando hai ginnastica?-
-Non so. Comunque si chiama educazione motoria-
-ah. Quando avrai educazione motoria, allora  ne riparliamo.-
-mamma, manca la risma di foglio (di nuovo)-(porcellino)
-ecco, portala a scuola.-(15 euro di risme, eh)
-ma è pesantissima-
-ora sai perchè non l'abbiamo ancora portata, che la carrozzina di to fratello non è un muletto da cantiere.-

Ieri mi è stato dato il bollettino per l'assicurazione(e vabbè), PIU' il contributo volontario e tra poco si dovranno versare i 10 euro (a testa) per il fondo scolastico.
Francamente, non ne sentivo il bisogno.

Meno mele che alla materna sono più polleggiati, perchè io sono già esasperata.


17 settembre 2012

lunga estate calda

La nostra lunga estate calda.
Estate di attesa e preparazione.
Di disavventure dentali e non.
Di conquistate autonomie dei porcellini e di vacanze "da soli".
Di sorprese, di giornate passate alla piscina comunale.
Di camminate in montagna a misura di neonato.
Di mangiate colossali.
Di nuovi equilibri da testare, e ore di sonno perdute.
Di stupore, di riscoperta, di malinconia, di gioia.
Di briscolate e litigi.
Di battaglie di soldatini di plastica.
Di partite a tennis.
Di coccole.
Di cieli azzurri.




bello e bellico, come sempre


Il G marito che con il solito stile  che lo contraddistingue, gioca a tennis, rammaricandosi di non avere il total white, come vuole l'etichetta.

briscola!

c'ho la briscola!!!!

giochiamo a briscola?

partitone a briscola con lo zio

dolcezza


compiti delle vacanze

danza con nastro

corsa ad ostacoli con nastro


giochi d'acqua in un pomeriggio a 30 gradi



cosa facciamo oggi, mamma?

non fatevi ingannare.:20 minuti di cammino e poi abbuffata colossale...

la mia mamma, nonchè supernonna











film sul pc per i pomeriggi di grande crisi creativa

il segno della vacanza : colazione con pane-burro-e-marnellata

a fine agosto: qui in montagna arrival 'autunno

ultimi fiori d'estate (mechettristezza!)


13 settembre 2012

provati per voi: il quarto figlio



Ecco.
Qui di seguito trovate com'è (per me,almeno) avere il quarto figlio, così non dovete per forza provare per saperlo.
Ogni volta che ho avuto un neonato (a parte il primo, che non fa testo, in quanto io madre inesperta, inefficiente, insicura e inetta e insonne e tutti gli altri aggettivi provvisti di suffisso -in che ci sono sul dizionario) avevo almeno un altro figlio ancora piccolo e non autosufficiente e ancora non aduso all'uso del gabinetto.
Ora che invece sono tutti e tre addirittura frequentanti la scuola pubblica, dotati di parola, in grado di lavarsi da soli (anche se dopo molti incentivi), e di preparare all'occorrenza anche un caffè per il genitore (parametro fondamentale di crescita a casa nostra), sembra quasi-ho detto quasi- una passeggiata.
Riesco perfino a fare i letti.
E si cena pure all'ora di cena (fuso orario lombardo), e sono previste nel menù perfino le verdure, le prime ad essere decurtate in mancanza di tempo (le cipolline sottaceto possono definirsi verdure?).
SuperMario non è un mangio-dormo-rimangio, direi piuttoso un mangio-mangio-mangio-c'holecoliche-rimangiolostesso-dormo un pò,ma non troppo.
Però tenendolo nel mei-tai, o in braccio, o con la tetta in bocca all'occorrenza, diciamo che riesco a fare una vita normale.
Dopo la prima settimana allucinante di rientro scolastico in cui tutti e tre i porcellini entravano e uscivano ognuno ad un orario diverso, conto, da lunedì, di recuperare il sonno.
E cioè, appena SuperMario accenna a dormire, cesso immediatamente di fare qualunque cosa io stia facendo (compreso Faccialibro, escluso consultare il catalogo IKEA) e mi getto letteralmente nel letto, non prima di avere staccato qualsiasi dispositivo in grado di emettere suoni (tranne SuperMario, per il quale non ho ancora trovato il tasto giusto).
In questo modo evito di arrivare a sera come una pazza dissennata e completamente in balia del delirio da privazione di sonno.
E poi, nel resto della giornata,appena posso, carico lavatrici, stendo pannolini lavabili, carico e scarico la lavapiatti, insomma cerco di tenere a bada il caos cosmico, preparo merende (cioè scarto crostatine, mica crederete che preparo torte, eh), cucino cibo commestibile.

Com'è avere (il quarto) figlio?
Sfinente e bellissimo. Perchè non c'è niente di più bello che assumersi un grande compito che sappiamo superare noi stessi.
E niente di più commuovente di un piccolo neonato che ti guarda con occhi concentrati, aspettandosi finalmente il suo primo sorriso.
E lui, aggrotta la fronte con aria sapiente.

Ed emette un gigantesco rutto.(Corredato di rigurgito a getto vulcanico)

(E infine si addormenta).

10 settembre 2012

istantanea di vita famigliare

Se qualcuno entrasse diciamo verso le 20,30 in casa nostra, e di dirigesse in cucina, probabilmente si paleserebbe questa incomprensibile scena:
Il G marito in perfetto silenzio con la testa china sul piatto sorretta da un braccio, gli occhi chiusi, e un viso teso in uno sforzo convulso.
Il porcellino nr 1 con la bocca semiaperta che fissa il vuoto e ogni tanto sbatte le palpebre aggrottate.
La porcellina nr 2 che saltella ignorata da tutti canticchiando: con la "L", con la "M", con la "S".
La porcellina nr 3 che approfitta della distrazione di tutti per grattarsi le piante dei piedi a tavola, e magari farsi qualche pedicure.
La sottoscritta Hysterik, in piedi, che fissa il soffitto immobile tenendo in mano con una pericolosa inclinazione la padella con hamburger alla sottiletta (che appunto cola sul pavimento).

Quella tal persona penserebbe ad una sindrome di follia collettiva o magari che ho cucinato per tutti funghi Pejote invece che finferli con patate.
Invece stiamo giocando al gioco degli animali.

Si sceglie una lettera, si fanno le squadre, e vince chi dice più animali con quella iniziale.
E si dà il via ad una sfida senza quartiere, perchè i maschi di casa nostra non vogliono (sanno) perdere.

E mentre il G marito tenta di far passare "sdrùcciolo" come il nome di un mollusco, il porcellino nr 1  conclude la lista degli animali con la "L" citando il LAMANTINO.
-Ma non esiste in lamantino! Non inventare!-Lo redarguisco io. (nella squadra opposta)
-Si, dai, pazienza se perdiamo-Abbozza il G marito (in squadra con lui)
-Ma sì che esiste!-
- E che roba sarebbe, sentiamo.-
-Il lamantino. Un animale mammifero acquatico che vive nelle isole Galapagos-

La cultura generale dell scuola primaria ci ha stracciato tutti.


6 settembre 2012

provati per voi: coppette assorbilatte

Quando allatto, io, ho delle tette gigantesche.
E non è che lo dico con orgoglio.
Perchè le tette, checchè ne dicano, quando superano la terza (sopratutto se tuo figlio di 8 anni arriva in altezza ben oltre la tua metà), non fanno fine. Fanno buzzicona.
Quando poi ti ritrovi con 5 libbre da smaltire, esteticamente rassomigli maggiormente a una mucca razza piemontese, che ad una strafiga.
Mi guardo e penso che se non controbilanciassi col sedere, probabilmente cadrei in avanti.
Qualsiasi cosa mi metto, che per inciso non può essere troppo accollato per evidenti esigenze di accedere alla erogazione del cibo, mi sembra da spogliarellista di bar di periferia, quelli che non possono permettersi una ragazza decente, ma che almeno puntano sulla taglia di reggiseno.
Vado in giro con dei fularoni attorcigliati attorno al collo, come se avessi un perenne torcicollo, con 30 gradi, e non per pudore, ma per puro senso estetico.
Ma tantè.
Il Gmarito commenta: -che spreco.-
Il significao di questa espressione non l'ho capito.

Comunque.
Visto che ho cucito le coppette assorbilatte vi dirò come mi sono trovata.
Sono carine perchè sono in tessuto, e non assomigliano oscenamente a degli assorbenti rotondi come le coppette che si comprano. Quindi anche quando te ne sfili una dal reggiseno davanti al merito, questo non fa quella smorfia di disgusto che contraddistingue tutto ciò che ha a che fare con l'essere femmina sul piano fisico (come il ciclo, i dolori da parto, i peli superflui e la depilazione).
Sono anche ecologiche e non tossiche come quelle che si comprano, perchè sarà ovvio che, come tutte le cose artificiali, qualcuno ci dirà che sono cancerogene o bene che ti vada ti faranno cascare i capezzoli.
Però, purtroppo per me non vanno.
Perchè io perdo latte come un rubinetto spannato.Mentre allatto da una parte, dall'altra sono come le sirene della fontana del Nettuno, avete presente?Belle sirenone nude con la quinta che zampillano acqua dalle tette.
Quindi, la coppetta autoprodotta regge quei 55 secondi e poi, collassa sotto la piena, col risultato di vestiti importabili e che sanno di ricottina acida.
Ho provato anche a metterne due una sull'altra, ma onestamente sembravo la moglie di Mazinga zeta, quella che ha i siluri al posto delle poppe.

Quindi io le consiglierei a chi non ha il mio problema. Perchè-a malincuore-sono passata agli assorbenti da reggiseno.
(Comnque mi consola constatare che anche le coppette lavabili della Avent hanno lo stesso problema, da cui si evince che non sono io che me le sono cucite male...anze le mie tenevano duro qualche secondo in più...)

4 settembre 2012

provati per voi-i pannolini lavabili

Visto che con questo quarto figlio ho voluto sperimentare mondi inesplorati ed estremi, quali fascie portabebè e pannolini lavabili e altri stili profondamente alternativi, suggeriti alcuni anche dal libro bebè a costo zero, che avrei giudicato un pò talebani solo qualche anno fa, ora bisogna fare un bilancio.
Almeno iniziale.

Pannolini lavabili.
Premetto questo. Costano l'ira di Dio ( o come si dice a casa nostra la Lira di Dio, ma è un pò d'antan, dall''avvento dell'euro in poi). Quindi a tutti quelli che mi chiedevano: -cos'hai bisogno per questo quarto bebè, visto che avrai già tutto?-Essendo che io avevo già tutto, ho chiesto i pannolini lavabili. Dovete vedere le facce. Le facce delle persone. Un misto di stupore e pietà (per me). Allora io spiego,nemmeno fossi una rappresentante di pannolini, che non sono i ciripà anteguerra.
Ma non è servito e dunque sono rimasta con solo 10 pannolini lavabili e 300 tutine in ciniglia.
In ognicaso, i pannolini lavabili che ho preso (in micropile) a volte arginano la piena di pipì, altre volte ,come il Vajont, l'ondata sommerge il NuovoBambino fino alle orecchie. Devo capire se dipende da come lo metto io o no.
Essendo i pannolini a misura unica, e riducendoli coi bottoncini, il bambino appare notevolmente sproporzionato, un corpo piccolissimo e un sedere enorme (mi assomiglia insomma).Di notte uso ancora i pannolini usa e getta, perchè SE il NB dorme, non esiste che lo sveglio per cambiarlo ogni 2h.
Devo dire che si asciugano in fretta, e quindi direi che tutto sommato sono soddisfatta.(Non fosse che sono troppo pochi....)

prima o poi si deve tornare

Bè, eccoci tornati.
Dopo 15giorni di montagna in cui sono stata coccolata (da mia madre) e ho potuto riprendermi dallo sfagiolamento, 15 giorni in cui non ho praticamente mai dovuto nè cucinare, nè pulire, nè fare letti, e altre amene faccende muliebri, in quanto la mia mamma provvedeva prontamente lasciandomi tutto il tempo per la mia occupazione preponderante, ovvero allattare, eccoci tornati alla vita reale.
In vacanza non ci siamo fatti mancare la mastite (io) ,con febbre a 39( indovinate quale giorno della settimana? venerdì, naturalmente), una sospetta infezione ad un piede (Gmarito), un nervo infiammato ad una spalla (sempre Gmarito). (Sì, con i miei 21 punti, ero comunqe meno catorcio io di lui, a questo giro, eh eh).
E il NuovoBambino? (E' bravo?Ti dorme? Ti mangia?)
Lui mangia. Praticamente sempre. E non posso dire che mangi e faccia la cacca, perchè è un pò stitico. Mangia. Dorme, quando non ha mal di pancia. Di notte ogni tanto dorme quando non mangia.
Avevo dimenticato quanto allattare mi lasci assolutamente sfinita come se mi prelevassero tipo due litri di sangue in 10 minuti. Avevo anche dimenticato l'odore di formaggino andato a male dei rigurgiti.
Ma pure avevo dimenticato come fossevtenere un minuscolo corpicino, caldo (e pisciato) sul proprio corpo, e svegliarsi ogni mezz'ora nella notte, e appoggiare un mano sulla sua pancia per sentire se respira. (Non è servito a niente avere 3 figli, prima)
A proposito,  da due ore che dorme! vado a sentire se respira.