31 agosto 2018

Il colore può tutto. Riorganizzazione e riordino



Dando seguito alla nuova sezione CASA_TRIP, condivido la riorganizzazione della libreria-vergogna del corridoio.
E'una libreria billy destinata ai raccoglitori dei documenti: già questa caratterizzazione la rende abbastanza antipatica, ma mitigata dalla presenza di topolini.
Colta dal raptus ho:
eliminato esuberi (libri vecchi scolastici da cui le bambine non volevano separarsi)
svuotato e pulito i ripiani
ho ricoperto TUTTI i faldoni e le scatole e le cartellette con la stessa carta adesiva

Perchè se c'è una cosa che insegna il catalogo IKEA, è che meno colori vedi, più hai idea di ordine.
Beh, i topolini non potevo ricoprirli...

Il lavoro non è finito perchè avevo sottostimato la quantità di carta necessaria, ma il colpo d'occhio è decisamente soddisfacente.





29 agosto 2018

attività complesse:fare la spesa


Fare la spesa pare un'attività semplice, invece è qualcosa di complesso dai risvolti psicanalitici non indifferenti.
LISTA
Ci sono due condizioni iniziali.
Con lista, e senza lista.
Se ho la lista (il che vuol dire che non l'ho persa negli ultimi 15 minuti), guarderò solo le prime tre voci. Il motivo è molto semplice. Se ho il carrello, devo prendere la frutta (indossando il diabolico guanto scivoloso della misura della mano di Hulk), per mancanza di altre mani disponibili,la lista viene infilata nella tasca dei jeans, e mi affido alla memoria visiva.Verrà tirata fuori solo alla fine, una volta a casa, per verificare che mi sono dimenticata il latte.
Altrimenti non ho nemmeno la lista, vado a braccio,quindi alla fine è sempre uguale, ma almeno ho le mani libere.
CARRELLI
Ci sono poi due condizioni iniziali mentali differenti:
- "prendo solo due cose"
- "faccio la spesona della settimana così non ci penso più"
L'unica differenza sarà che se "prendo solo due cose" il carrello piccolo verrà riempito al limite della sua capienza, utilizzando in ausilio due borse di plastica appese al manico. In entrambi i casi, probabilmente, mi dimenticherò il latte.
UMORI
Di solito l'umore iniziale è buono.
Da quando sono uscita dal tunnel della spesa con infanti non deambulanti al seguito, il mio approccio è più positivo.
Sarà la propensione all'attività di shopping insito nella donna, che la fa sentire a suo agio quando deve spendere.
Ma poi questo stato d'animo illusorio peggiora di minuto in minuto, per arrivare all'apice del disgusto quando devo trasbordare le derrate alimentari dal bagagliaio, dai sedili passeggeri, da sotto i sedili, tutti i sacchetti strapieni, caricarli in ascensore e poi smistarli tra dispensa e frigo.
CIBI
Ci sono alcuni cibi carichi di profondi significati.
Per esempio:
i cibi base.
Quelli che sono alla base della cucina.
Quelli che se c'è un attacco alieno sulla terra puoi chiuderti in casa e sopravvivere per mesi.
Sono: olio, salsa di pomodoro, tonno, pasta, riso, sale, zucchero, farina.
E proprio per questa loro caratteristica di essere basilari, dò sempre per scontato che si auto-rigenerino in dispensa, e mi dimentico costantemente di comprarli.
Per ora vivo ancora di rendita delle tonnellate di farina e zucchero acquistati dal Gmarito nel 2015 quando avevo la gamba rotta.
Finchè un venerdì, quando avrò il frigo vuoto e vorrò salvare la situazione con una provvidenziale pasta al tonno, scoprirò con orrore che è finito.
Poi ci sono i cibi simbolici:
per esempio gli champignon freschi.
Che al Gmarito piacciono tanto, ma io detesto pulirli e tagliarli fini per farli in insalata.
Quindi quando li vedo al reparto ortofrutta, li compro sempre come tributo simbolico all'amore coniugale che non deve arrendersi alla pigrizia.
Salvo poi scoprire, forse, un domani che al gmarito hanno sempre fatto schifo e che magari li mangiava per farmi un favore, visto che ci si mette un'ora per pulirli.
I cibi saggi
Sono i cibi che corrispondono ai buoni propositi, destinati a marcire in frigo.
Lo yogurt così magro da essere semitrasparente, la farina integrale per fare in casa i biscotti salutari, la rapa rossa detox.
Gli acquisti che fanno famiglia
Sono le cose che si acquistano in quantità disumana, che getto nel carrello due-tre pacchi alla volta, perchè tanto so che finiranno presto. Sono quelli che non dimentico mai:
carta igienica, caffè, scottex, biscotti, parmigiano.
I cibi stanchi(detti anche cibi pigri)
Sono quei cibi che si cuociono in un attimo e che acquisto quando sono stanca, in ritardo, oppressa, e ho bisogno di un supporto morale per la cena.
Corrispondono notoriamente a cibo spazzatura.
Cordon bleu, pannocchie precotte, taniche di pesto (forse l'unico cibo semi-sano e verde), wustel, salumi, pizza pronta, patate al rosmarino surgelate, risotto in busta (ok, ma io non sono VERAMENTE lombarda, sono perdonabile).
Le tentazioni alla cassa
sono quelle cose strategicamente posizionate alla cassa che ti chiamano come sirene omeriche: cioccolato, caramelle, barrette energetiche, frutta disidratata al prezzo del caviale. Quando sei bloccata in coda, impossibile sfuggir loro.

Andrebbe dedicato un post apposito alla spesa fatta dai mariti.
Peculiare anch'essa, anche se NATURALMENTE più lineare e basica.


24 agosto 2018

casa e altre amenità ossessive compulsive

A fine vacanza ci sono temi ricorrenti che si ripropongono- un pò come la Fiera del bianco, mentre ci si affaccia al nuovo anno scolastico.
La routine estiva, la luce, la mancanza di appuntamenti e impegni sportivi della prole, l'assenza di coercizione ai doveri sia della sottoscritta che dei propri figli, ancora una volta mi illude:
che sia tutto leggero e facile.
E' il riverbero dell'estate che ammanta di spensieratezza anche la coda al supermercato, alle sette del lunedì sera, "tanto c'è luce e possiamo mangiare tardi"
In questo clima di illusorio ottimismo, proprio quando il caldo torrido molla il colpo, che accade?
Arriva il catalogo IKEA.
E all'improvviso hai voglia di casa.
Nuova.
E cioè, e cioè hai voglia di demolire la tua. 
Io in particolare porterei alla discarica la metà del mobilio, dipingerei le pareti di azzurro petrolio, e almeno un mobile di recupero, di giallo zabaione.
Mi pervade l'istinto folle di decluttering, ordine, razionalizzazione. Che si declina in varie attività che richiedono tempo, energie, nervi saldi, costanza.
Tutte cose che non abbondano nel mio corredo cromosomico.
Però e' un trip irresistibile.
Assieme a quello della dieta.
Decido quindi ora di istituire due nuove categorie di post, uno in cui scriverò idee e realizzazioni rigurdanti casa/decorazione/arredamento, e l'altro in cui annoterò l'avanzamento del programma di dimagrimento.
Conto sulla solidarietà e il sostegno di chiunque.
Intanto inauguro la sezione CASA-TRIP  con un primo intervento.
In veranda.

prima:
veranda con in fondo mobile in legno che crea disordine visivo







durante:
(decluttering e riorganizzazione spazi: ovvero dove cavolo infilo tutta la roba contenuta nel mobile in legno?)
spazio liberato!
Dopo. Ovvero dopo aver montato a tempo record fantastici scaffali LIDL in offerta.Il mio bisogno di armonia esulta.

21 agosto 2018

Super Mario

-Mamma, ho fame.- SuperMario quando ha fame è come uno zombie in crisi di astinenza da cervello.
-Ok, mangia una carota. Aspetta che la taglio fine.Mi raccomando mangiala piano. A piccoli morsi.-
Tra le altre, ho anche la paranoia delle carote che soffocano i bambini, quindi le taglio finissime, a bastoncini.
-Ok.-
-Dove vai? Lo sai che voglio che stai qui mentre mangi la carota (casomai dovessi soffocare silenziosamente in salotto e io non me ne accorga)-
-ok-
-Bravo-
-Mamma.-
-Eh.-
-Sono ancora vivo.-
-Non parlare quando mangi la carota, che ti soffochi.-
-No, era solo per avvertirti.-

Al supermercato. Mario prende la confezione dei sacchetti da alimenti.

-Mamma, ma perchè su questi sacchetti c'è scritto che non vanno messi in testa?-
-Perchè soffochi.-
-Ma come, non è vero che soffoco.-
-Si SuperMario, se te li metti in testa l'ossigeno si consuma e tu resti senz'aria...-
Lo guardo.
Ha appoggiato la scatola dei sacchetti freezer sulla testa.
-Vedi? Non sono morto.E ho i sacchetti in testa.-
Era molto serio.

A tavola.

-SuperMario, non devi alzarti da tavola-
-...-
SuperMario dà la caccia alla gatta Mia.
-SuperMario, ubbidisci!-
SuperMario la cerca sotto al divano.
Interviene il Gmarito.
-SuperMario conto fino a tre: uno...
(alza il pollice)
...due (alza l'indice)...
SuperMario! Cos'è questo?-
E gli mostra l'uno e il due della mano minaccioso.
Lui guarda e dice:
-Una  pistola!-


20 agosto 2018

Sfruzbourg- Valle delle Mele estate 2018

La prima cosa da annotare al rientro (come di consueto traumatico) dalla Valle Delle mele è che ci siamo stati troppo poco.
La seconda è che ho mangiato troppo.
La terza è che abbiamo fatto una sola unica gita, ma stupefacente e bellissima, lasciando a casa SuperMario per garantirne il successo.
CatWoman ha passato le sue giornate con il suo amico de cuore che sembra una versione smart del Piccolo Principe intrattenendosi in partite-fiume di 12 ore a monopoli, arrampicate sugli alberi, bische clandestine a sette e mezzo.
WonderWoman ha gestito il MiniClub del condominio organizzando giochi di squadra tra cui uno,liberamente ispirato a Cluedo (cosa non poco inquietante dato che vagavano gridando che qualcuno di loro fosse morto)
SuperMario ha fatto lega con un suo coetaneo, iniziandolo alla cultura politicamente scorretta di guerre tra soldatini con armi di distruzione di massa, pistole, bazuka, arco e frecce.
Megamind si è splendidamente annoiato a morte, ha scritto qualche avventura per Dangeons&dragons, ha insegnato alle sorelle il gioco d'azzardo (barando appena ne aveva l'occasione), ha fatto le parole crociate.
Ogni sera mangiavamo presso il ristorante "Dai Nonni di Bologna" il cui menù non prevedeva piatti al di sotto delle 900 calorie.

Come sempre Sfruzbourg non delude, anzi lascia una intensa malinconia, uno struggimento, ogni volta che ci allontaniamo, salutando le montagne e aspettando di rivederle innevate quest'inverno.













9 agosto 2018

TUTORIAL: attirare l'attenzione del marito

E' sempre più difficile col passare degli anni, attirare l'attenzione del marito. Non è questione di affetto, ma di assuefazione.

Una buona strategia potrebbe essere quella di non indossare alcun indumento.
Con l'arrivo dei figli però questa pratica è impossibile e prima dell'arrivo dei figli di solito non si rende necessaria.
Bisogna essere più astuti.
Per esempio, c'è la tattica del silenzio.
Se non parli, il marito prima si rilassa. Si crogiola beatamente.
Dopo qualche minuto però si accorge che c'è qualcosa che non va.
Inizialmente non sa cosa sia.Forse non vuole saperlo.
E' pur sempre un uomo, e quando ha una sensazione di benessere, non si fa delle domande.
Poi si accorge che la sua donna tace.
- Hey, tutto bene?-
E' fatta. Forse lui non voleva chiederlo, ma una donna che tace è inquietante e l'uomo ha paura. 
Vi siete assicurate almeno 10 minuti della sua attenzione.

un'altra buona tecnica per attirare l'attenzione di un uomo può essere quella di baciarlo ripetutamente sulla bocca come una ninfomane e senza alcun motivo apparente (anche se i motivi apparenti o no di una ninfomane non sono oggetto di interesse maschile).
Di solito funziona. L'uomo è lusingato. E l'uomo lusingato è attento e vigile. In questi casi a volte si accorge perfino se la moglie è andata dal parrucchiere.

Poi c'è la tecnica dell'aperitivo. 
Non siamo nei film americani. Nessuna donna accoglie quotidianamente il suo uomo stanco e sudato dopo una giornata di lavoro, offrendogli un campari con ghiaccio.
O una birra.
Questa tecnica è molto efficacie. L'uomo è sorpreso, e invece di andare subito in bagno con il suo cellulare per restarci fino a che non ti sgolerai per dire che è pronto in tavola, avrà tutta una parziale attenzione nei tuoi confronti.

C'è poi una particolare strategia per mantenere desta la sua attenzione mentre stai parlando.
Sì perchè è scientificamente provato che il marito/compagno sviluppi una sordità selettiva nei confronti della voce della moglie/compagna.
Inoltre, quando la donna inizia a parlare, l'uomo sistematicamente ascolta solo le prime tre parole, poi, DESUME.
Lui desume, partendo dal presupposto che le parole della donna siano perlopiù superflue e che la sua perspicacia gli consentirà di intuire tutto il resto della conversazione senza bisogno di ascoltare.
Quindi il comportamento tipico è che l'uomo, dopo appunto le prime tre parole, si allontani mentre la donna sta ancora finendo di spiegargli dove effettivamente si trova la racchetta da tennis che lui sta cercando.
Il risultato è sempre lo stesso.
Lui cerca nel suo armadio, perchè non ha ascoltato
"...della veranda, anta sinistra in alto, dietro al trapano".

Torniamo alla strategia, che a questo punto è ovvia.
Appena l'uomo cessa di ascoltare, ovvero dopo le prime tre famose parole, fare una lunga pausa ad effetto. Disorientato, in assenza del rumore di sottofondo, alzerà la testa per vedere se per caso non siate improvvisamente svenute.
Una volta stabilito il contatto visivo, lui riuscirà a porre l'attenzione su addirittura quasi 10 parole.

L'attenzione del marito non va attirata solo a scopi funzionali: dirgli delle cose importanti, fargli fare delle cose, prendere decisioni condivise, ma anche semplicemente per renderlo edotto e consapevole della vostra presenza sottoforma di donna, senza per forza far leva su istinti primordiali.

Per questo, bisogna un pò disorientarlo.
Talvolta essere semiubriache per avere bevuto due campari soda, desterà la sua attenzione guardandovi come se non vi conoscesse. 
Ma almeno vi avrà guardato sotto un'altro aspetto.
Indossare un abito assolutamente bizzarro scatenerà la sua curiosità, inizialmente se non altro, per capire quanto (gli) sia costato.
Oppure provvedere a una delle riparazioni dal marito rimandate da tempi immemori. Questo metterà in moto l'orgoglio maschile e - dopo avere constato che la suddetta riparazione è stata effettuata in maniera poco efficiente e professionale- potete consegnargli la lista appesa al frigo che si intitola: TO DO ENTRO DICEMBRE 2015.

Ci sono anche metodi più strong, come non farsi trovare a casa all'ora di cena,(e senza la cena pronta) ma vanno riservati per occasioni veramente speciali.

8 agosto 2018

super mario texwiller

Il 7 agosto 2012 una donna con un cocomero al posto della pancia entrava nell'ospedale di un paesuncolo che qualche mese prima non sapeva nemmeno esistesse.
Questo perchè lì lavorava il suo ginecologo che aveva fatto nascere gli altri suoi figli tagliandole ripetutamente la panza.
A metà mattina il marito di quella donna veniva aspramente rimproverato dall'infermiera del reparto maternità.
-Che cazzo è questa, una copertina? Ma se è grande come un fazzoletto!Che cosa ci dovrei fare con sta roba?-
E gli veniva messo un braccio un bimbetto con una testa rotondissima, semiavvolto in una copertina insufficientemente grande, perchè il 5 agosto mica ci si può immaginare che faccia freddo,quando il giorno prima c'erano 400 gradi celsius, e la copertina di flanella che la donna aveva messo in valigia era puramente rappresentativa, giusto perchè era stata inserita nella lista dell'ospedale.
Quel giorno luminoso e freddino nasceva SuperMario, in un oscuro 
paesotto leghista. Sua madre, che per un ovvio espediente letterario vecchio come il cucco sarei io, usciva dalla sala operatoria felice, anche grazie alla tanica di morfina collegata alle sue vene. SuperMario era tondo biondo e bellissimo e per 5 giorni l'ha illusa che sarebbe stato esente da coliche.
Ieri SuperMario ha compiuto sei anni e ha ricevuto una pistola e un 
cappello da cowboy perchè lui: "è uno sceriffo e difende le persone che non hanno armi".
A settembre andrà a scuola.

Forse per la prima volta piangerò.

La calda estate dell'autonomia

Terminato l'oratorio estivo, che non è un parcheggio per i ragazzi, ma un luogo formativo, una specie di servizio militare in cui tra una preghiera e un rubabandiera, o ti adatti o soccombi, Megamind,WonderWoman e CatWoman si sono trovati lunghe giornate piene di sole e vuoto.
Solo SuperMario frequenta un centro estivo.
Gli altri sono stati abbandomati a loro stessi (prospettiva materna) o lasciati responsabilmente liberi a casa da soli (prospettiva paterna che tradisce una certa invidia), per tutto il periodo in cui non erano occupati da campi scout o vacanze con la parrocchia.
Alla mattina io porto SuperMario al suo centro estivo, lasciando (abbandono di minori) i tre ragazzi profondamente addormentati.
Non potendo drogarli affinchè dormano il più possibile per limitare il (potenzialmente pericoloso) tempo di veglia in mia assenza, li lascio alzati fino a tardi la sera, permettendogli di guardare un film di Harry Potter.
Finita tutta la serie, ho suggerito di ricominciare il giro, perchè "a rivederli si apprezzano un mucchio di particolari"
In questo modo, di solito si svegliano alle 10,30/11.00 del mattino.
Sono una pessima madre, ma almeno minimizzo i rischi.
Verso metà mattina, diramo le direttive per la giornata:
fare i letti, lavare i piatti dopo aver mangiato, lasciare in ordine.
Non stare tutto il tempo davanti a pc, tablet, smartphone, Nintendo, possibilmente fare giochi assieme.
Il primo giorno ho constatato che non ero stata abbastanza precisa.
Avevano lavato i piatti.
SOLO i piatti. Tazze della colazione, pentole unte e posate, erano ancora sparse per la cucina. La tavola parzialmente apparecchiata.
" non avevi scritto di sparecchiare!"
I letti non erano stati fatti: "perchè tanto dormiamo sopra senza andare sotto le lenzuola".I letti sono come giacigli di fortuna, o pagliericci.
Così ora mando una lista molto precisa e dettagliata.

Quando hanno finito quel minimo sindacale, si dedicano ai loro Hobby.
WonderWoman riordina la camera e la scrivania.
Probabilmente c'è stato uno scambio in culla quando è nata.
CatWoman aggiorna il suo blog e studia i tutorial su Youtube per costruire un impianto fotovoltaico con i tappi di plastica o come riciclare i sacchetti delle patatine.
Megamind prepara le avventure per Dangeons&Dragons o dipinge le miniature. Lui ha studiato il manuale da giovane nerd.
Ogni tanto litigano. Suppongo sia normale.
Megamind si assume l'odioso compito paragenitoriale vessando le sue sorelle, le due sorelle tendono a litigare per qualsiasi cosa, ma almeno io non ci sono.
Quando torno a casa però mi assale la lunghissima rendicontazione delle sgarberie reciproche.

In ogni caso i ragazzi riescono ad organizzarsi abbastanza bene. La più social, ovvero Wonder, si procaccia inviti a destra e manca, invita le amiche che non sono ancora in vacanza.
Con CatWoman  è più difficile. Meno amici disponibili, meno autonomia.
Bisogna venire a patti con il fatto che i Fantastici sono tutti diversi.
Durante il giorno mando loro dei w'app con delle perle di saggezza:
- mi raccomando non state tutto il tempo davanti al pc
- cercate di non litigare
- se vi annoiate fate un gioco da tavolo tutti assieme appassionatamente
-ricordatevi che vivere in una casa ordinata migliora l'umore

Loro non rispondono mai.
Sarebbe come rispondere ai biglietti dei biscotti della fortuna.
Mi mandano un messaggio per sapere cosa c'è per pranzo, però.