13 febbraio 2012

Santo Valento

Io disprezzo san Valentino.
Una festa melensa. Una festa  commerciale. Un tripudio di cuori, rose rosse completi intimi da professionista. Di baci Perugina che adesso li fanno anche di cioccolato nero e a me piacciono di brutto.
Una festa in cui si dicono frasi romantiche nello stile dei film, in cui è d’obbligo ricordarsi quando ci si è MESSI ASSIEME, in cui si ascoltano lentoni stracciamutande, e infine una festa in cui la fidanzata/moglie/compagna/filarina pretende la riscossione di un credito, legittimato peraltro dal cancan pubblicitario in ogni dove.
Una cenetta. Un sexy toys. Un mazzo di rose rosse. Almeno una scatola di cioccolatini.
Elio direbbe.
Do ut des.
No, forse non lo direbbe PROPRIO così.

Poi ieri al supermercato ho visto due ragazzi che compravano un bel cestino di fiori e pianticelle. (a forma di cuore, of course) e dei baci perugina (quello di cioccolato amaro!).
E ho pensato: bè, che carini però.
Perchè è vero che S. Valentino è una festa commerciale, che induce ad un consumo coatto. Però è anche vero che festeggiare  e sentirsi festeggiati è davvero bello.
Va bene anche il 15 febbraio.
Quando le rose sono scontate e i cioccolatini te li tirano dietro.

E comunque.

Unica concessione ai festeggiamenti di Sanvalentino, ho riportato alla memoria quando io e il G. marito ci siamo messiassième.

Vivevo a Milano da sola, studiavo grafica e illustrazione. (studiavo forse è una parola grossa)
Erano mesi che la tiravamo in lungo. O forse ero io che la tiravo in lungo.
Cinemini-aperitivi-uscite-con-amici-teatri e mostre. (che vita meravigliosa....!)
E quella sera dovevamo andare al cinema.
Ma siccome il G marito, allora G-aspirante-fidanzato, tra le sue sterminate attitudini, non aveva (come tutt’ora) quella della puntualità , il cinema è saltato.
Ricordo che quella sera avevo un cappottino rosso, che faceva tanto schindler list, ma il contesto era decisamente più allegro.
Ricordo anche che, nonostante avessimo perso il film (che probabilmente era uno di quei film francesi d’essai deprimentissimi cui trascinavo il G-aspirante-fidanzato per fargli credere che fossi un’ intellettuale) non ero per niente irritata. E già questo faceva pensare che l’amore mi avesse completamente rimbambito.
Così siamo tornati a casa mia per un aperitivo casalingo, e per l’occasione io avevo una bottiglia di Campari.
Allora l’unico alcolico che bevessi era Campari soda in orario Happy Hour.Accompagnato da grendi quantità di cibo, alla moda milanese che poi hanno esportato un pò ovunque.
Ignara del fatto che tra Campari Soda e Campari, quella parolina di differenza potesse corrispondere ad una discrepanza rilevante di gradazione alcolica, quella sera me ne sono bevuta tre bicchieri, accompagnati da un fettino di focaccia. E dopo tre minuti, naturalmente ero bresca.
E dopo tre minuti io e il G-aspirante-fidanzato ci eravamo messiassième.

Buon santo Valento.

2 commenti:

  1. A volte bastano tre minuti per fare la mossa giusta! Buon San Valentino.

    S.

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  2. Ho dovuto guardare il calendario del pc per accorgermi che oggi è proprio il 14... fai te! ;)

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