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Io mi sento ancora sostanzialmente così |
Non so se si era capito ma la vecchiezza è il tema del
momento.
Un giorno sono andata alla palestra dove vado in piscina per
la visita medica.
Dico il mio nome alle ragazze super gnocche che stanno alla
reception, un misto di subrette ed hostess, mi fanno passare e vedo questo
giovane ragazzo belloccio, palestrato, ventenne, con le mani in tasca che mi
aspetta.
Strano, degli hostess maschi come accompagnatori, d’altra
parte perché dovrebbero esserci solo donne oggetto? Mi sembra coerente con una
politica di pari opportunità: anche i maschi hanno diritto di essere
ragazzi-oggetto, no? E d’altra parte in palestra ci vanno più femmine che
maschi, non abbiamo diritto anche noi ad essere accolte da bei ragazzetti?
Mi accompagna nello studio medico.
E si siede.
E realizzo che quello è il medico.
Devo averlo guardato qualche minuto attonita con la faccia
ebete aspettando che mi facesse quantomeno delle scuse. O mi presentasse subito
il suo Diploma di Laurea.
Non ho pensato subito che sia poco professionale non solo
essere impunemente così giovani, ma anche presentarsi senza un camice, un
affare per sentire il cuore appeso al collo, una siringa in mano, qualsiasi
cosa che sia un segno di riconoscimento della facoltà di Medicina.
La cosa che penso per prima è.
Avrò fatto i peli?
Avrò il reggiseno di un colore anche solo lontanamente
simile alle mutande?
…
Ovunque io mi giri sono circondata da tutte queste persone anagraficamente
più giovani di me.
Ovvero:
Ma come è possibile che uno del 1990 possa essere già
laureato?
E’ un complotto.
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