Nella notte
ogni pianta in veranda
si tinge del nero della morte,
lucide le foglie
come schiene di coleotteri,
stampate sul cielo
diffuso di chiarore d’estate,
di mistero,
d’eterno.
Chi tace
può sentire il respiro
dimenticato del mondo,
come un remoto sogno di foresta antica
che al termine del giorno
ha già speso tutti i suoi colori.
Ed ogni sua cosa giace
nel profondo addormentata
e scura
e silenziosa.
Nessun commento:
Posta un commento