24 agosto 2016

pro-memoria



Promemoria per l’anno prossimo, da leggere prima di partire per le vacanze in montagna
1)Ridurre l’abbigliamento dei bambini alla metà esatta.
Escluse le mutande.
Per rotolarsi nei prati, saltare nelle pozzanghere, sbrodolarsi di bomboloni alla marmellata (che il nonno porterà SOLO A LORO, accidenti a lui che in tutta la mia infanzia mai che me n’abbia preso uno), cospargersi di terra, fare body painting coi gessetti, non occorrono vestiti puliti. La battaglia contro l’aspetto zingaresco dei miei figli è persa in partenza.
Poi nel mondo social si dice che i bambini sporchi sono i più felici, dunque, siate molto felici. E riduciamo tutti i quattro ad una sola valigia.
2) Non far fare gli zaini ai Fantastici. Assieme ai libri di scuola porteranno cose come: 4 borsette, 5 portafogli, trucchi, la valigia del mago, due mitragliatori, una ruspa scala 1:2
3) evitare collane, orecchini, vestiario con l’intenzione di fare alcun abbinamento cromatico. La pigrizia o il clima avverso vinceranno dopo il secondo giorno.
4) non guardare le previsioni meteo per capire cosa portare, tanto il clima ti tradirà a dispetto del riscaldamento globale
5) evita ogni buon proposito. Ricordiamo la classifica dei più mirabolanti buoni propositi degli ultimi 5 anni:
                -mi alzerò ogni mattina prima di tutti per fare una salutare passeggiata nella natura
                ( Megamind…non è che mi fai il caffè che la mamma tra …mmmm….45 minutini si alza?”)
                -andrò a correre (questa è esilarante)
                -farò magnifici lavoretti con i bambini utilizzando i meravigliosi doni della natura
(“No CatWoman, non è il caso che porti queste 4 pigne e tre rami di abete e questo vasetto pieno di     cavallette vive in casa. Grazie. Vai. Pure. Ad arrampicarti scalza su quell’albero”)
                -Farò una (qualsiasi) dieta e tornerò tonica e magra e abbronzata
                (“passami un’ altra fetta di strudel. Sì la terza. Beh, sono solo mele, scusa. Praticamente”)
                -Visiteremo quei 4 castelli, andremo al MUSE, e a visitare l’antico eremo.
(“Guarda come giocano felici nel prato coi loro amici, i Fantastici. Non sottraiamo loro questo edificante momento relazionale. Adesso vado a fare un sonnellino.”)
                -Mi darò alla cucina, che avrò tempo.
                (“Prendi la polenta. Quella precotta, please”)
6) portare sempre e comunque dei libri thriller con cui isolarsi
                (“ora non posso. DEVO leggere”)
7) prepararsi a sviluppare un udito selettivo nei confronti delle corvèe materne sull’organizzazione/pulizie/gestione della casa di vacanza.
                (uso dei copriletti, abbinamento cromatico dei cuscini, numero di lavatrici, disposizione estetica dei bidoni per la raccolta differenziata, metodologia di rifacimento dei letti)
8) comprare un pacco formato comunità di piatti usa e getta, che l’anno prossimo non ho intenzione di passare ore a lavare piatti in ceramica da mezzo chilo l’uno, con sotto scritto ESERCITO ITALIANO.

e....foto.










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