17 gennaio 2017

gli sport e la gfamily


Contro a tutti i principi preannunciati alla nascita dei figli, con i quali dichiaravo: faranno nuoto fino a 18 anni, in batteria, tutti lo stesso giorno, così ci semplifichiamo la vita, ad oggi abbiamo a curriculum una lunga trafila di performances sportive.

 
Megamind:

Calcio. Tentativo disastroso di Megamind che, orripilato da ogni contatto fisico e con piedi pallone-repellenti, ha tenuto botta per 2 anni in porta, poi abbiamo avuto pietà.

Scherma. Sarebbe stato bravissimo, se non fosse per il piccolo dettaglio di dover affrontare l’avversario e quindi dopo due anni di ansia da prestazione, nessuna vittoria e un corollario di crisi isteriche, abbiamo abbandonato.

Tennis. Finalmente uno sport senza gare, in tutto relax e solo divertimento.

WonderWoman:

Nuoto. Sarebbe andata bene, se non fosse per il fatto che la sua amica del cuore non aveva feeling con l’acqua e quindi anche lei, per solidarietà, ha deciso di mollare.

Danza. Naturalmente scelta per indossare il tutù, essendo stato un mio desiderio frustrato dell’infanzia (a beneficio del nuoto fatto in batteria con i miei fratelli per 6 anni consecutivi,- mia madre sì che aveva capito tutto) ho acconsentito.

Ginnastica artistica. Novità di quest’anno per colpa delle olimpiadi e anche per colpa di un cambiamento di orari e giorni della danza incompatibili con gli altri impegni.

Catwoman:

scherma. Assieme al fratello per un anno, era evidentemente troppo stancante. Per i suoi gusti si correva troppo, si saltava troppo la corda, il fioretto era troppo tesante, la palestra troppo grande, il guanto era troppo pesante, il casco era troppo scomodo.

Danza. Iniziata assieme alla sorella per evitare di impazzire, è finita dopo due anni, come sappiamo.

Ginnastica artistica. Da quest'anno, appunto, con la sorella.

 
Senonchè, dopo due mesi di Ginnastica, l’allenatrice chiede udienza. Ovviamente ho pensato subito che il motivo fosse uno dei seguenti:

non ho ancora portato il certificato

devo ancora comprare le scarpette d’ordinanza

le bambine vengono in palestra scarmigliate come due streghe

dopo mezz’ora di ritardo nel venire a prendere le bambine, scatta la denuncia di abbandono

 

Invece mi propongono per Catwoman di iscriverla alla preagonistica, perché è particolarmente portata. A parte la soddisfazione iniziale assolutamente ingiustificata, visto che non ho alcun merito, si trattava di: tre giorni alla settimana-ovviamente diversi da quelli della sorella-Compreso il sabato. Due ore di allenamento ciascuno. In una palestra più lontana.

Ho detto che ci pensavo, ma solo per dare l’impressione di non essere un mostro. Pur giocando la carta dei quattro figli, della madre lavoratrice, eccetera.

Il Gmarito mascolinamente propenso a qualsiasi attività agonistica e competitiva, che forgi mente e corpo, non capiva dove stesse il problema, ancora convinto che io abbia una cosa a me sconosciuta denominata il pomeriggio libero.

Poi un giorno CatWoman, del tutto all’oscuro della problematica, mi dice.

-Mamma, sai io ho due grandi sogni nella vita-

-ah. Dimmi-

- il primo è vincere una gara regionale di ginnastica artistica…-

Il secondo me l’ha detto, ma non mi ricordo.

Il mio cuore si è stretto fino a diventare grande come un pistacchio.

Così ho messo in piedi una complessa organizzazione fatta di incastri, recuperi ore al lavoro, orari sul filo del rasoio, la cui risultante è avere tutti i pomeriggi in cui entro ed esco di casa ininterrottamente cercando di imbandire almeno una cena tra un accompagnamento del figlio di turno e l’altro. Per ora ho sperimentato questa modalità settimanale schizofrenica solo per 10 giorni. Vediamo dove ci porterà. (Esaurimento? Fuga? Denunce? Narcolessia?)

Catwoman, almeno,   è felicissima.

L’inconveniente prevedibile è stata la gelosia di WonderWoman.

-Non capisco perché LEI sì e IO no.-

-Wonder, te l’ho spiegato già dieci volte. Tu ormai sei troppo grande-

-Che scemenza, che differenza fa 9 anni o 10 anni!-

-Wonder guarda che l’allenamento tre volte a settimana significa non potere invitare nessuno, mettersi avanti coi compiti, e al sabato svegliarsi presto-

- Non è GGGGGiusto! Anche io voglio avere la possibilità di andare alle olimpiadi!-

-Wonder, fattene una ragione, voi due sorelle non potete fare e vivere sempre le stesse cose, ognuno ha possibilità divers…-

-Non è GGGGiusto! Anche io voglio fare le gare, e mettere i body da gara!-

-Vabbè, allora domani parliamo con l’allenatrice e insistiamo che possa anche tu fare agonistica.-

-Non ho detto che voglio fare l’agonistica!-

-Ah, no?-

- Ho detto che anche io voglio SCEGLIERE! Magari poi scelgo che non ci voglio andare.-

 

Ah. Ecco.
(per la cronaca, SuperMario ancora ha come unica attività sportiva quella del salto dal divano)

2 commenti:

  1. Noi per ora solo nuoto per tutti e tre, da quando avevano pochi mesi. L'anno scorso giusto perché veniva bene con gli orari e la facevano insieme, avevo messo i due grandi a fare ginnastica.
    Quest'anno avrei voluto iniziare a fare qualche attività, poi però con lo spauracchio del trasloco e del grande cambiamento, ho lasciato perdere.

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