3 luglio 2019

cialtroneria essenziale



Questa foto racchiude l'essenza della Gfamily, o almeno una parte.
Quello che vedete è un ventilatore.
Il ventilatore è usato, e per la precisione me lo ha regalato la mia personal-friend-trainer, quel giorno di un anno fa in cui c'erano 35 gradi e dovevo stirare.
Questo la dice lunga sul fatto che la Gfamily senza amici non potrebbe sopravvivere.
Il ventilatore è rotto, ovvero mancano i piedini, ma la Gfamily non è discriminante nei confronti dei disabili.
Cosi l'altra settimana, il giorno in cui i metereologi avevano previsto l'inferno in terra, io e Catwoman ci siamo sedute nella penombra della cucina, immobili come statue colanti di cera, a guardare un film, e abbiamo posizionato il ventilatore monco su un ammenicolo di legno.
Tale ammenicolo è un vecchio scolapiatti di legno che ha avuto le seguenti vite:
- scolapiatti dal 1980 al 1999 nella casa di montagna di famiglia
- scolapiatti dal 2000 al 2003 nell'appartamento in cui vivevo a Milano
- scolapiatti dal 2004 al 2007, anno in cui abbiamo finalmente acquistato la lavapiatti
- culla per bambole dal 2008 al 2010
- leggìo di fortuna dal 2011 al 2015
- scolapiatti dal 2016 (anno di rottura della lavapiatti) al 2018 (anno di acquisto del nuovo elettrodomestico)
- oggetto scaramantico fino all'altra settimana
- appoggino del ventilatore da venerdì scorso.

Questo indica che nella GFamily a tutti viene data una seconda (e terza, e quarta...) chanche.

La presenza del ventilatore indica anche che nella G-casa non solo non è presente la domotica (l'unica cosa che funziona a distanza è l'urlo della sottoscritta madre da una stanza all'altra, e il telecomando della tv-a volte-) ma neppure l'impianto di aria condizionata.
Perchè l'aria condizionata fa male. E anche fare un impianto di aria condizionata fa molto male.
E comunque fa anche molto eco friendly non averlo. 
Quindi in fondo siamo di tendenza e anche Greta si congratulerebbe con noi.
Meglio i ventilatori. Anche se diversamente abili.

Sullo sfondo della foto si può vedere il vinavil, che indica chiaramente che la fase slime non è ancora terminata.
Sulla destra è possibile scorgere la lavagna a muro con tutti gli impegni della settimana, impegni e scadenze di cui noi sempre abbondiamo.
Poi, ancora più in là, attraverso al porta, una pila di libri che sono ancora miracolosamente in ordine cromatico, perchè nella vita della Gfamily l'ordine non regna sovrano, ma se c'è, ha una connotazione estetica e non razionale, per cui, anche quando c'è parvenza di ordine, non si trova mai un accidente.

Nella foto non si vedono invece una donna e una ragazzina chinate verso lo schermo del tablet, sudate e stremate dal caldo, in un idilliaco momento madre-figlia, che vedono un film apocalittico in cui il mondo viene invaso da ombre assassine che spengono il sole e a poco a poco uccidono tutti.

Visto quante cose si possono  scoprire da una foto apparentemente incomprensibile?

2 commenti:

  1. ti ho scoperta sul blog di quasi organizzata, leggendo un tuo commento. Il nickname mi ha incuriosita moltisismo. Mi piace iltuo blog, adesso vedo come posso seguirti.

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    1. grazie! adoro il blog di quasi organizzata. Anche se io sono TOTALMENTE NON organizzata, mi piace sognare. ;-)

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