7 ottobre 2020

stanze fuori e Stanze dentro

I lavori nel territorio occupato procedono, lentamente ma con soddisfazione, anche se con poca spensieratezza.





Wonder ci ha fatto notare che questo dispendio di denaro ed energie arriva tardi, visto che mancano solo 4 anni a quando lei se ne andrà di casa e-secondo lei- andrà ad abitare da qualche parte con le sue amiche.

Io e il Gmarito non facciamo nulla per distruggere questa illusione, come un Babbo Natale adolescenziale.

Però intanto prenderemo i mobili all'ikea.


Io sogno pareti colorate, il Gmarito controlla i preventivi e gli impianti.

A volte penso che anche io vorrei aggiungere a me stessa qualche stanza, ridipingerla senza chiedere il permesso, e trovare spazi nuovi dentro di me, come nuove risorse insperate a cui attingere. Ma ci vuole molto coraggio e una buona dose di costanza.

Mia madre avrebbe dovuto chiamarmi Costanza, forse avrebbe fatto la differenza.

Infatti io non faccio che chiudere a chiave porte nella mia testa, stipare armadi di cose rimandate dentro ai cassetti del mio cervello. E' sempre stato così, e forse l'inverno non aiuterà.

Intanto. Le madri fanno crociate sui gruppi w'app sull'uso del grembiule, sulla pesantezza della cartella, e sulla qualità dei protocolli anticovid a scuola. Io fingo di sapere che quaderni dovranno portare l'indomani. Non so nemmeno a che materie corrispondono i colori a parte matematica (arancione), ma solo perchè lo sa SuperMario, com'è giusto che sia. Eppure un sospetto di inadeguatezza mi sfiora.


-Ma è perchè tu hai 4 figli- Mi dice una mamma deliziosa(non so chi sia suo figlio/a), che vuole assolvermi. Non sa che sarebbe così comunque, ma non per difetto d'amore, bensì per lo stesso principio per cui la cartella l'han sempre portata i miei figli e non io. Anche se era pesante. Che poi, ora hanno inventato i trolley, eppure i genitori portano le cartelle ai loro figli lo stesso.

Preferisco perdere tempo a leggere libri la sera con lui, o costruirgli un fortino coi cartoni del trasloco. 

Quanto agli altri Fantastici, vanno felicemente a scuola (vantaggio del lockdown), Catwoman ha raddoppiato la sua vita sociale, Wonder si è appassionata al greco ( o al professore figo, ma tutto fa brodo, e poi pare sia gay, quindi è tutto meraviglioso), Megamind quando non studia prende pure delle iniziative con suoi colleghi adolescenti.

Quanto alla (mia) lista, è ancora disattesa.

Io e il Gmarito dormiamo in salotto, sul divano letto, visto che camera nostra è diventata il corridoio. A parte il disagio del crepaccio in cui precipito quando cerco di abbracciarlo (o appiccicarmici per guadagnare qualche grado), devo dire che riesco a svegliarmi ad un orario ottimo, dormo benissimo, e mi sveglio guardando i pesci.

Nei negozi sono comparse le palline di Natale prima delle zucche di Halloween.

Non so cosa dedurre da tutto ciò. Ci devo ancora pensare.

3 commenti:

  1. Oddio ogni volta sei uno spasso...e trovo sempre tanti punti in comune tipo gli zaini...ho visto due bambini lanciare letteralmente lo zaino sulla mamma con un neonato in fascia...non commento, però vabbè...
    Mi sei mancata, dovresti scrivere più spesso!

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    1. grazie. Cerco di scrivere anche quando mi sembra di non avere niente da dire perchè mi serve come terapia. A volte faccio una grande sforzo, ma poi mi rendo conto che faccio emergere pensieri che sennò marciscono nella testa.

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    2. Rispondo dopo 20 giorni! Purtroppo non riesco a collegarmi, io invece scriverei in continuazione, in famiglia mi danno della grafomane con ragione.
      La scrittura ha un grande potere e tu poi scrivi davvero bene!

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