11 gennaio 2012

spedizione scuola-casa

Andare a pendere i tre porcellini da scuola è una cosa che sembra semplice. Sembra un tran tran.
Esco di casa alle 15.30, perche la materna espelle i bambini dalle 15.45 alle 16.00. In bicicletta (a mia amatissima SUZZI) riduco i tempi morti. Alla scuola prelevo le due porcelline che sono rispettivamente nella classe dei blu e nella classe dei rossi. La porcellina grande saluta tutta una cricca di compagnetti e compagnette e invita a casa sua almeno due compagne contemporaneamente, rigorosamente le più incivili e scatenate, o nella migliore delle ipotesi, si autoinvita con nonchalance. La porcellina piccola si porta appresso dal suo armadietto almeno una ventina di disegni, collage, ritaglini di carta minuscoli che sono una bimba, una borsetta, un computer, che vanno TUTTI conservati. Col risultato che esco dalla classe con delle sporte giganti che appendo al manubrio della bici facendoci assomigliare  ad una familgia di profughi che si sposta con mezzi di fortuna. Così, raggiungiamo la scuola elementare dove la fase espulsiva dei fanciulli avviene alle 16.20. In attesa del porcellino, le sorelle si scatenano forsennatamente nel cortile di cemento creato apposta per grattuggiare ginocchia e mani. La porcellina piccola reclama continuamente cibo, visto che giornalmente alla mensa (che la romantica porcellina maggiore chiama "ristorante della scuola") si ostina a digiunare. E io estraggo dal borsone gigantesco una merenda dietro l'altra che porgo alla piccola porcellina piagnucolante e melodrammatica:- Ho tanto, tanto tanto fame, mammina.- Rafforzando l'immagine dei profughi derelitti.
Poi, finalmente esce il porcellino. E così, tutti e quattro, e la bici, carica di svariati colli, ci incamminiamo verso casa, molto lentamente. E interrotti da varie esigenze contingenti.
-Ho la cacca.-
-Sono stanchiiiiiisssiiiiiimaaaaaa-
-Sono molto stanca, mamma!-
(e fino a due minuti prima si sfiancavano nel cortile ridacchiando)
-Mammaaaaaa, le mie gambe sono stanche!-
-Ho le scarpe slacciate-
-voglio salire sulla bici.-
-anche io.-
-anche io-
-prima io-
-Mamma ho pestato una cacca-
-Anche io voglio pestare una cacca-
-Mamma, posso raccontarti una barzelletta?-
-Anche io!-
-Prima io!-
-Mamma mi compri quello?-
-Anche a me!-
-No prima a me!-
-Mamma mi hai colpito col pedaaaale!!!!!-

Insomma, capite che se riescono a litigare per una CACCA, siamo tutti alla frutta, di brutto.

Poi arriviamo a casa, davanti all'ascensore. Allora si litiga per pigiare i tasti. Solo le femmine, devo dire. Il porcellino grande ha già superato la fase. Lui si fa i 5 piani a piedi che così-dice- si fa i muscoli ai polpacci.
Raggiungiamo casa alle 17.00 circa. Hanno tutti di nuovo fame, e così, via, si parte con la seconda merenda.

1 commento:

  1. Ma dai! Anche l'asilo dove va mio figlio "grande" li "riconsegna" dalle 15.45 alle 16.00, lui è nella classe dei rossi, ma c'è anche la sezione dei blu, e siamo anche noi nei paraggi di Carugate (mi sembra di aver letto che anche voi lo siete, in uno dei precedenti post, forse quello dei regali di Natale)!!! ;)

    ps: a proposito di cacche... qualche settimana fa, il mio più piccolo si è intrufolato in un'aiuola, dentro ad un cespuglio, e ne è uscito con le scarpe incaccate sotto le suole!!! Sembrerò una mamma-casalinga degenere, ma quelle scarpe sono ancora fuori sul balcone, che aspettano di essere pulite... e per ora ne sta usando un altro paio. Che schifoooo!!! ;)

    ciao ciao
    Chiara

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