27 maggio 2015

se da ta vo


Sul titolo, solo chi ha visto Franckenstein junior può capire. Oggi voglio parlare dell’ansia. Oltre ad essere un monumento vivente ai sensi di colpa, posso dire che potrei essere la campionessa olimpica dell’ansia. D’altra parte, una che scambia il tuono di un temporale con la caduta di un asteroide svegliando i bambini per farli evacuare nel cuore della notte, non potrebbe che vincere la medaglia d’oro. La mia ansia non è costante né uniforme, dipende dal clima, dal grado di umidità, dal mio peso, dallo stato del disordine della casa, dalle mie ore di sonno, dalla mia cervicale, dall’agitazione e dallo stato di salute dei bambini, dal calendario, da quello che ho sognato la notte, dall’odore dell’ammorbidente, dal livello raggiunto nel cesto della biancheria, dal giorno della settimana, dalla faccia del Gmarito. Ora, dopo un weekend per nulla particolare ma assolutamente sfinente, caotico conflittuale e disordinato, mi sono resa conto che.
Uno. La mia ansia dipende solo apparentemente da fattori esterni,
Due. La mi ansia è direttamente proporzionale alle capacià visive ed uditive: quanto più riesco a ridurle, tanto più mi rilasso
Tre. L’ansia è contagiosa e quindi se io sono nervosa e urlo ai bambini di non urlare, ciò non gioverà, alla mia anisa. (e nemmeno ai bambini)
Quattro. Respirare non serve. Non serviva una mazza quando ero in travaglio, e nemmeno servirà per diminuire l’ansia. Tutt’alpiù posso andare in iperventilazione e svenire. Quello forse, gioverebbe.
Allora ho deciso scrivere un memorandum, non è un manuale, perché un manuale prevede che io sia una esperta, matura, responsabile persona che diffonde buone pratiche già sperimentate.
E io non lo sono, no.
Memorandum dei sedati(a)vi dell’ansia (escludendo sostanze chimiche e punturoni )
1.    Ciò che non posso fare oggi, sicuramente domani potrò farlo con più probabilità
2.    Quando senti che vuoi ucciderli tutti, chiuditi in bagno con un dispositivo collegato a internet e rimanici per 35 minuti, possibilmente con le cuffie auricolari
3.    Quando vedi disordine ovunque posso ricordarmi che:
-       Noti studi pubblicati su facebook sostengono che i disordinati sono più creativi, intelligenti duttili e probabilmente anche più belli degli altri
-       Quando sarò vecchia avrò una casa sempre in ordine (o forse no) ma comunque rimpiangerò i lego sul pavimento
-       Vale la pena mettere a posto solo nelle occasioni in cui ci sono ospiti che possano fugacemente illudersi che la casa sia ordinata, almeno per mezz’ora.
4.    I vestiti lavati rimarranno puliti per poco, quelli sporchi tendono comunque a aumentare indipendentemente da quante lavatrici io riesca a fare in un giorno, in fondo abbiamo gli armadi pieni, ergo, posso benissimo prelevare i vestiti direttamente dalla cesta, piegandoli all’occorrenza, ovvero 5 minuti prima di farli indossare
5.    Visto che non è ancora passato di moda indossare camice stirate, bisogna rassegnarsi. Ma almeno posso tranquillizzarmi pensando che lo farò di notte guardando un film sentimentale.
6.    Anche se i bambini litigano, finchè non scorre il sangue posso ignorarli.
7.    Se per una volta non si mangia verdura, non moriremo tutti per lo scorbuto.
8.    Se il frigo è vuoto, ed è solo mercoledì, vorrà dire che faremo dieta
9.    Quando il Gmarito non ascolta niente di quello che dico, ma finge emettendo suoni disarticolati ad ogni mia pausa, è inutile innervosirsi, posso sempre utilizzare due escamotage. Scrivere un biglietto da attaccare al monitor/pagina del libro/ foglio di giornale. Oppure dire “sono nuda”. Avrò la sua attenzione per almeno due minuti e mezzo.
10.  Se delego alle altre mamme di portare, andare a prendere, accompagnare qualcuno dei miei figli non sono una pessima madre, ma una ottima manager.
11.  E’ stupido chiedersi cosa gli altri-le altre- pensano di me, della mia casa, dei miei figli, dei miei capelli e della mia cellulite. E’ sempre vera la frase: molto sapere, molto affanno.
12.  Quando non trovo una cosa, fracassare tutto quello che si trova sulla mia strada non mi aiuterà. Se la cosa mi serve subito, posso indire due ore di tv/ipad/wii libera, e mettermi a cercarla con metodo (ovvero svuotando ogni contenitore). Se la cosa non mi serve subito, posso farlo nottetempo, quando posso dire parolacce liberamente.
13.  Quando mi sembra di non concludere niente e di essere totalmente inefficacie, fare una torta o dei biscotti può aiutare. A fine giornata, almeno qualcosa avrò combinato. Se dimentico il lievito, è arrivato il momento di uscire di casa per mezz’ora a fare una passeggiata.
14.  Mettere i vestiti nel cassetto non significa che poi devo sclerare per il casino e RISISTEMARE e ORGANIZZARE tutto l’armadio. Gli armadi ordinati esistono solo nei cataloghi ikea.
15.  Se in una giornata ho troppe cose da fare, delegare il più possibile o rimandare le cose che non causano la morte oppure cospicue perdite finanziarie. (O il divorzio)
16.  I vestiti non si danneggiano aspettando di essere stirati. Tutt’alpiù non saranno più congrui alla stagione.
17.  I bambini che non litigano sono di sicuro autistici
18.  Una doccia bollente può sedare l’ansia
19.  Una serata bollente pure
20.  La dieta si può iniziare domani. Molte delle mie amiche hanno perso dieci chili dopo i quarant’anni. C’è sempre tempo. Non è mai troppo tardi.
21.  La colf arriva giovedì. Giovedì. Non è troppo lontano, posso resistere fino a giovedì.
22.  Mettere Elvis a tutto volume aiuta. Perlomeno a sovrastare le urla dei bambini.
23.  Scappare non è mai la soluzione vincente

24.  Domani potrebbe cadere un asteroide, distruggere la mia casa, e allora ma maggior parte delle cose che mi danno ansia sparirebbero, restando solo ciò che conta.

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