13 settembre 2017

Le Prove della Madre


Avete presente nelle favole classiche italiane? L’eroe o l’eroina di turno, per agguantare un happy and decente, devono sempre superare una serie di prove, per le quali servono qualità e doni particolari, o una certa furbizia, o qualche oggetto magico donato da un personaggio minore durante il viaggio iniziatico del protagonista. Ecco anche la Madre, tragicomica attrice della storia della sua vita, alle prese con l’incipienza della scuola, ha tutta una serie di enigmi da risolvere, e complessi ostacoli da superare.

Prima prova: i libri di testo.

Quest’anno, in cui WonderWoman inizia la scuola media, ho deciso che avrei preso libri usati.

Ingenuamente uno pensa che avendo il fratello fatto fa seconda, i suoi libri di prima passeranno alla sorella.

Grave ingenuità. La cosa è naturalmente più complessa.

Viene diramato un elenco libri dal sito ufficiale della scuola. Noto con soddisfazione che i libri sono gli stessi per tutte le sezioni, tranne quelli con discipline particolari, come chi fa tedesco. Contatto una madre veterana, con 5 figli e dunque una annosa esperienza nella scuola media, che dovrebbe procurarmi i libri usati.

Elenco alla mano, noto che i libri di Megamind sono tutti diversi. La veterana mi spiega che dopo un ciclo di circa tre anni i libri vengono rottamati.  Vengono semplicemente cambiati, mica che per sbaglio una famiglia possa risparmiare quelle due trecento euro. Poi ci sono i libri che SEMBRANO gli stessi: stesso titolo, stessa materia, stesso autore, stessa casa editrice.

-Questo ce l’ho! Era quello di Megamind!-

-Ehhh, no. Devi controllare anche il codice IBS….SEMBRA lo stesso, ma l’ultima cifra è diversa. Quindi devi comprarlo, e non esiste usato, perché l’hanno fatto quest’anno. –

La Veterana sa, è sgamata. Alla fine, dopo verifiche incrociate su codici a 16 cifre, dal fratello eredita solo il libro di Arte, che essendo volume unico se lo litigheranno tutto l’anno.

Il risultato è che l’80% dei libri dei Megamind sono obsoleti, ma non perché hanno confutato il teorema di Pitagora o scoperto nuove leggi che hanno sovvertito l’aritmetica, ma perché sennò le case editrici falliscono.

Alla fine, con l’aiuti speciale della Madre Veterana Penta-figliata, almeno un buon 30% di libri sono riuscita ad aggiudicarmeli a metà prezzo usati, costringendo poi i Fantastici a sessioni estenuanti di cancellatura degli esercizi eseguiti a matita, che ha generato una quantità di residuo sottoforma di sabbietta gommosa che neanche le tempeste di sabbia del Sahara.

Seconda prova: le certificazioni vaccinali

Potevo io avere tutti i certificati dei Fantastici?

No, of course. Mi mancava quello di Megamind, perché troppo vecchio e non erano ancora in auge i certificati, e quello di CatWoman per motivi oscuri. Come si organizza un Ufficio vaccinazioni di fronte all’emergenza obbligo vaccinale/ emissione certificati/ pianificazione di appuntamenti?

Non si organizza. Prosegue come al solito, rimanendo aperto esclusivamente dalle 11 alle 12, 60 minuti nei quali devono vaccinare infanti, verificare vaccinazioni di chiunque, emettere certificati e pianificare appuntamenti. Era ovvio. La sala d’aspetto in cui sono giunta era satura della peggio specie umana: quella delle Madri alle prese con la burocrazia: occhi fuori dalle orbite, ascelle pezzate, bava alla bocca, lo scricchiolio di zanne digrignate. La poveretta che dava il numerino fuori dalla porta era perfettamente consapevole di rischiare il linciaggio. Gente che era appostata lì dalle nove. Io mi sono aggiudicata il 16, e avevano appena evaso il 78. Tra commenti razzisti sugli stranieri che portano le malattie e difese a spada tratta degli anti vax (“perché io non li voglio mica giudicare, ognuno fa quello che vuole.” “Certo, mia cara liberista furba come una volpe impagliata, ora che hai permesso a quelli di fare quello che vogliono, tu sei obbligata a dimostrare che tuo figlio sia vaccinato, però è sempre comunque colpa degli stranieri”), ad un certo punto ho sentito una voce che chiamava il mio numerino magico, e mi sono aggiudicata finalmente i certificati mancanti.

Terza prova: il materiale scolastico.

Il materiale scolastico non si sa mai quale sarà. E’ qualcosa sempre velato di fitto mistero. Qualche maestra illuminata, bontà sua, a fine anno diramerà la lista tramite il diabolico gruppo w’up. Ma tendenzialmente succederà che a qualcuno mancherà qualcosa. Da un anno all’altro saltano fuori nuove esigenze, sempre e comunque all’ultimo minuto. La spesona con la quale avevi svaligiato il reparto cartoleria supermercato per fare delle scorte definitive aggiudicandoti un certo risparmio, non sarà mai esaustiva. O ti mancano i separatori colorati coi buchi, o scopri che serve un quadernone ad anelli obbligatoriamente blu, oppure che le copertine dei quaderni servono trasparenti e non colorate. La lista del materiale sarà sempre più avanti di te. E’ una lotta impari.

E insomma per ora le prime tre in qualche modo le ho superate. Anche se mi manca il quaderno ad anelli blu.

1 commento:

  1. Io oggi ho fatto un richiamo ai miei due grandi sono indietro di 5 anni mi faceva notare una mamma!!!ahahah anche il distretto del nostro paese nn si è per niente organizzato il medico stila liste prende appuntamenti fa i vaccini e risponde al telefono tutti urlano e insomma io mi sono alzata alle sei stamattina e ce l'ho fatta!!!!

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