8 settembre 2017

para-cadute

Sono sul bordo di un burrone, e ho un paracadute.
C'è un conto alla rovescia, e tra poco mi dovrò buttare.
Nel tempo che mi resta potrei spassarmela, leggere un libro, dedicarmi ad uno dei miei passatempi preferiti per i quali non ho mai tempo, ma no.
Sono immobilizzata dall'attesa e dal timore della fine del timer.
L'orrido è l'inizio dell'anno scolastico.
Il paracadute è pazienza, coraggio, costanza, energie e amore. Speriamo non sia bucato. Speriamo che si apra, che sia stato revisionato.
Sennò c'è quello di riserva, che è quello dell'angelo custode.
Sono pronta a sfruttare fino all'osso ogni scampolo di tempo? di ottimizzare gli avanzi del frigo per inventare una cena? a trasformarmi in un vettore di figli in giro per la città? a calendarizzare visite, riunioni, dentista, scadenze?
No.
Non sono pronta.
Io non sono pronta. Non sono nata pronta e non lo sarò certo ora.
Pianifico quello che serve e che riesco, compilo i miei promemoria, scrivo sulla lavagna. E poi, per tutto il resto, emotivamente, improvviso, come al solito.

E nell'attesa, resto paralizzata.
I Fantastici restano anche loro paludati, incapaci di prendere troppe iniziative, in standby, aspettando l'inevitabile come la marea.
Sono però assai collaborativi.
In questo interregno che non è vacanza ma non c'è scuola, in cui devono stare a casa mentre io vado al lavoro, restano a casa e sono solleciti alle liste di cose da fare scritte sul tavolo della prima colazione.
Fare i letti, cucinare o scaldare le cose pronte per loro, lavare i piatti.
Presi dalla novità di questa situazione da orfani part-time, un giorno WonderWoman non solo ha lavato tutti i piatti posizionandoli accuratamente sugli strofinacci puliti (la lavapiatti è defunta), ma ha anche spazzato e pulito il tavolo.
Un altro giorno Megamind mi ha detto:- Madre, credo sia arrivato il momento in cui tu debba insegnarmi a fare la lavatrice-
CatWoman è già tanto se non dorme vestita e non lascia le mutande nell'ingresso. Però fa il letto. Credo, sotto minaccia dei fratelli.

Nella mia visione da paracadutista, non c'è il Gmarito.
E' che lui si è costruito in mongolfiera, perchè è ingegnere.
C'è bisogno di qualcuno col binocolo, guardi dall'alto perchè nessuno si faccia male, che tenga monitorate le variabili meteo, pronto a lanciare una fune, in caso di bisogno.

Almeno, comunque, qualcuno saprà fare le lavatrici.

3 commenti:

  1. Quest'anno sono ottimista e mi dico che si sono pronta, perché nella mia mente, almeno in quella, c'è tutta una serie di buoni propositi che dovrebbero semplificarmi il tutto...ovviamente esiste sempre quel vecchio proverbio "Tra il dire e il fare...."

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  2. Io nn sono pronta assolutamente nn ho niente di pronto non ho preso i libri e non ho comprato le penne nulla di nulla!!!!!!!!!!!!!!mi sale ansia!!!!cmq anche io lascio i miei a casa con la lista!!!!!!!!!!!!!!Posso chiederti che lavoro fai?

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  3. Ho fatto per 10 anni la vigilessa. Un lavoro che non ho mai amato del tutto anche se ha avuto tantissimi lati positivi: logistici economici e concreti. Ma é stata un può una sofferenza fisica ( lavoro sempre su strada e turbi) e anche emotiva:continui conflitti con persone e colleghi, situazioni pericolose.. Non nego di avere visto tanti aspetti del mondo che non conoscevo e incontrato persone molto diverse e spesso bizzarre. Ora ho lasciato la divisa e lavoro in un ufficio amministrativo del comune: tanta burocrazia ma orari più umani e molta più serenitá. Faccio due pomeriggi e x il resto torno verso le 15 a casa...

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