23 aprile 2019

così lontani, così vicini

Doveva arrivare al nord la mia Amica di Penna, per farci alzare il deretano e visitare le bellezze del Lago Maggiore che abbiamo dietro l'angolo.




Perchè si sa: le cose belle che si hanno sempre a portata di mano, in quanto disponibili, rimangono trascurate. 
Come le mogli- questa veniva troppo a fagiolo)
Così, il famoso lunedì dell'angelo la Gfamily, con uno sforzo mostruoso, si è svegliata prima delle otto, pronta ad affrontare la lunga coda che si snoda lungo l'autostrada che va verso il lago, il giorno di pasquetta.
Invece poi, contro ogni aspettativa, la strada era sgombra, e la Gfamily, in formazione ridotta (Megamind rimasto a casa a giocare a Dageons and Dragons coi suoi amici nerd e CatWoman-nonappena tornata dal campo scout-presa dall'ansia da prestazione scolastica, rimasta dalla nonna per fare i compiti.)
SuperMario è partito armato, provvedendo anche alle armi per i figli della mia Amica di Penna.
WonderWoman è partita invece piena di malumore sentendosi incastrata nella gita di famiglia mentre i fratelli l'hanno fatta franca per un motivo o per l'altro.
I Fantastici erano basiti dal fatto che io volessi incontrare un'amica che praticamente non ho mai visto, con l'aggravante di averla conosciuta su internet, dopo che li ho terrorizzati sul fatto che conoscere le presone sui social è la cosa più pericolosa al mondo dopo l'uso dei cotton fioc per pulire le orecchie.
Ma l'assunto "io sono un'adulta quindi è diverso", è una carta che si può ancora giocare.
Cosi ci siamo abbracciate come se fossimo state sorelle in un'altra vita, e ci siamo incamminati tutti quanti a vedere cose bellissime:
Una chiesetta uscita direttamente dall'anno mille, seminascosta, misteriosa e segreta quanto basta per farmi impazzire, con il suo abside in miniatura fatto di pietre parlanti e assediate da sufficienti rovi e arbusti da immaginare che sia circondata una foresta medievale.
I giardini di villa Taranto, un trionfo glorioso di fiori che fanno pensare davvero all'Eden.
SuperMario e i due figli dell'Amica di Penna hanno sparato per tutto il tempo, probabilmente nell'annosa guerra dei cloni, Wonder alternava sbuffamenti di insofferenza perchè tutto ciò avrebbe ritardato il suo pigiama party organizzato per la sera, salvo poi estasiarsi davanti a tulipani così ipertrofici e colorati da chiedere se fossero finti.
I mariti hanno socializzato tra loro, mentre io la mia Amica di Penna abbiamo parlato vis a vis, come se non avessimo mai smesso dall'ultima conversazione w'app.
Una giornata bellissima.

Al ritorno abbiamo trovato tutta la coda che non c'era all'andata, e Wonder ci ha deliziato con una crisi isterica adolescenziale da manuale, a causa del ritardo con cui sarebbe arrivata al fantomatico pigggiama party.
Ha trovato pace solo quando eravamo in dirittura d'arrivo.
-Scusa-
-come? no scusa, c'era la radio, puoi ripetere?-
-scusa.-
-Ah. E per cosa?-
-per avermi sopportata.-
-Ah. ok. E grazie no? Per le cose bellissime che ti abbiamo fatto vedere?-
- si, grazie.-
-ok.-
-Adesso vado a casa, la borsa l'ho già preparata, quindi salgo, prendo la borsa, vado in bagno le mi lavo LE SCARPE-
-Come ti lavi le scarpe?-
- Eh, si sono un attimo sporcate le mie FILA. Lavo le scarpe e poi vado-
- Magari già che ci sei lava pure le mani-

Se avete figlie femmine adolescenti sapete già, gli oneri che comportano le FILA bianche.





















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