5 giugno 2019

saggi e miraggi

Quest'anno non racconterò il cancan di saggi, recite, feste scolastiche, pizzate, apericene di classe, cori, esibizioni ed altri pantagruelici festeggiamenti, che neanche un matrimonio di un boss calabrese.
Tanto più che la situazione rispetto all'anno scorso si è quasi rovesciata.
Ci sono stati gli anni scorsi, in cui tutti gli eventi della prole si sovrapponevano, e non disponendo di una controfigura credibile, coinvolgevo la nonna affinchè nessuna platea di nessun figlio risultasse scoperta dal parentado.
Naturalmente questo destava grandi polemiche in ogni caso.
- Mamma, l'anno scorso da me è venuta la nonna e tu sei andata da Catwoman, quest'anno tocca a me!-
-Mamma, sei arrivata tardi nell'aula Magna e ti sei persa l'UNICA PARTE in inglese che mi avevano affidato!-
-E papà? due anni fa è andato da Megamind, e da me no? Io voglio papà- Il Padre è il più gettonato, in quanto considerato RARO.

Ma il più straziante caso di assenteismo non giustificato è stato durante la prima media di Megamind. Ha fatto tre saggi in una settimana, e io ho creduto ragionevole non presenziare al terzo, il cui repertorio conoscevo a memoria, tra l'altro in scaletta dopo un quartetto di poveri gatti scuoiati vivi (solidarietà ai genitori degli studenti di violino).
-Mamma, non sei venuta al mio saggio di chitarra. Ero l'unico senza un genitore, in in più non avevo la camicia bianca, ma MARRONE e in mezzo agli altri sembravo una cacca!-

Quest'anno no.
Catwoman e Wonder hanno fatto come coro, tra le altre cose, un' esibizione a Bologna.
Per me era impossibile partecipare.
E in ogni caso, alla mattina alle 6, mentre le accompagnavo al pullman, Wonder mi ha chiesto di camminare sei metri dietro di lei e fingere di non conoscerla.

Megamind, all'esibizione di chitarra degli ex studenti del musicale, mi ha diffidato dal presenziare.
Prima con le buone:
- Non importa, madre. Vai pure in pizzeria con gli amici. Che poi non fai in tempo. Divertiti. Rilassati. Che ne hai tanto bisogno-
Poi,visto che insistevo:
-Ok.Ti proibisco di venire.-

Salvo poi, una volta raggiuntoci in pizzeria a cose fatte, declamare provocatoriamente, tutto gongolante:
- C'era Matteo. E NATURALMENTE i suoi genitori. Poi c'erano I GENITORI di Francesco, e naturalmente Francesco. Ah. E c'era anche Tommaso, CON I SUOI GENITORI, ovvio.-

E' una specie di contrapasso.

Poi mi rammento le recite nell'aula teatro con le tende tirate e il clima di Beirut, e dico: vabbè, oh.

Andrò alle lauree.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Esatto. Va benissimo così. In ogni caso quando avevo tre recite delle elementari contemporaneamente erano un incubo. Adesso invece respiro di più, me le godo. E loro cominciano a non volermi più. Ma ci sta.

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