17 settembre 2019

fiori nel carrello

A cosa servono gli impegni

Il mio calendario google si sta popolando di quadratini colorati, un colore per ogni figlio, che sembra un quadro di Mondrian, un quadro molto ansiogeno.

Dentista, iscrizione ginnastica, visite mediche, pediculosi (ma è mai terminata l'emergenza pediculosi?), riunioni, scout, avvisi scolastici, feste di compleanno, bollette da pagare.
L'estate ci illude con la sua luce e la sua libertà, e ci lasciamo trascinare dalla corrente liquida del tempo.
Ci illude che potrebbe essere la vita vera.
Invece nella vita vera ci sono gli impegni e le scadenze e gli imprevisti. E le cose che si rompono e devono essere aggiustate. Le decisioni da prendere.
I menù della settimana da decidere.

Personalmente io gli impegni li vivo come quei maledetti dossi artificiali sulla strada. I rallentatori. Quelli che se non vuoi fracassare la marmitta devi rallentare, tirare un porco, scavalcare, e poi ripartire.  Interrompe la tua corsa, interferisce coi tuoi personali programmi.

Gli impegni sono un inciampo, una rottura di palle. E decisamente caratterizzano l'adultità.
Occorre prenderli come tali: un allenamento all'adultità.
Perchè è evidente, che non la considero ancora una prerogativa acquisita del tutto.
Perchè alla fine devi esserci. Devi prendere in carico l'istanza. Devi starci dentro, e attivare la certificazione del tuo numero di cellulare sull'app della banca sennò come minimo ti espropriano il conto-corrente. Prender appuntamento per la mammografia.
Perchè i denti non si raddrizzeranno da soli, i pidocchi non si suicideranno per farti un piacere, la palestra va pagata e le centinaia di moduli della privacy vanno ancora una volta compilati.
Noi possiamo solo saggiamente regalarci un piccolo auto-risarcimento per ogni impegno da prendere in carico: mentre vado dal dentista mi fermo al bar a bere un mocaccino, dopo aver pagato la bolletta scrivo un post sul blog, dopo aver lasciato l'obolo alla palestra faccio il giro lungo per tornare a casa e mi guardo un pò di vetrine, durante la spesa metto nel carrello un mazzo di fiori.

L'altro segreto è non guardare mai il calendario di google in modalità mensile, ma solo giornaliera. E prendere un dosso alla volta, ascoltando gli u2.

2 commenti:

  1. Io ho riempito la sezione note sul telefono, considera che ne ho addirittura uno fissato per luglio 2020 (roba di sanità ovviamente!)

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