19 maggio 2020

brava covid-onna di casa

Improvvisamente, non ho più tempo.
Non so come sia successo.
Nonostante io abbia sempre lavorato, qualche tempo fa, il lockdown mi aveva regalato ore in più, risparmiate dall'assenza delle varie attività, di tutti.

Invece piano piano sono state erose anche quelle.Da cosa?
Prima di tutto, dalla casa.
La continua generazione spontanea dello sporco, è dato ormai assodato. Qualche scienziato dovrebbe venire a studiare casa nostra.
Non importa quando ho spolverato. Una sottile polvere interstellare verrà richiamata dalle profondità dell'universo per depositarsi immediatamente sulle superfici.

I gatti spargono copiosamente batuffoli di peli dotati di vita propria così grossi che l'altro giorno gli ho versato dei croccantini in una ciotola.
Non importa quanto io li spazzoli. Con tutto il pelo che producono, se avessi un cardatore e sapessi lavorare a maglia, mi sarei fatta un plaid matrimoniale.

SuperMario produce trucioli di matite come fossimo in una segheria, che naturalmente si riversano (da soli) sul pavimento. Ritaglini di carta disseminati sotto al tavolo da pranzo completano il quadro.

Il lockdown mi ha regalato una supervista: se prima ero in grado di ignorare gli schizzi di pomodoro sopra i fornelli per tre giorni, e le ragnatele sul soffitto che manco le tombe egizie, ora intravedo le macchie di calcare sul lavello. E allora, è più forte di me. DEVO pulire. Una entità paranormale si impossessa di me.Qualcuno mi ha detto che cambio pure voce.

E' tutto un pulire la sabbietta ai gatti, passare lo swiffer, spazzare, igienizzare superfici, strofinare sanitari, raccogliere foglie, tirar su cuscini, togliere peli.

Faccio lavatrici continuamente, anche se stanno a casa tutto il giorno, sporcano tutto alla velocità della luce, a parte SuperMario, a cui devo sottrarre nottetempo i vestiti perchè vorrebbe mettersi la stessa maglietta di E.T. taglia 6 anni per il resto dei suoi giorni.

Stiro queste montagne di roba.

E poi cucino. 
Dovendo per forza cucinare, ho dirottato la creatività sul cibo.
Che peraltro non mangio, perchè- che novità!- sono a dieta.

Faccio ginnastica, un fantastico allenamento di step-climbing, che sarebbe fatti-le scale-su-e-giù-fino-a-sfiancarti tutte le sere, dopo cena. (eh, perchè prima non ho tempo. Ho dovuto preparare il pan brioche, la ketchup fatto in casa, la crostata, le polpette di tonno e zucchine, la focaccia genovese, la pasta all'amatriciana, il salmone in crosta.

Leggo? no.
Disegno? no.

Devo darmi una regolata e dismettere queste vesti di brava massaia, comprare scatolette di tonno, riso in busta, cordon bleu pronti, e surgelati. E fare pazze cose creative.
Ma non troppo, sono poi sempre io, pazza ma con parsimonia.
Che sennò mi stanco troppo.


le manie igieniste, primo sintomo di nevrosi ossessiva compulsiva



1 commento:

  1. In che mondi siamo finiti? Mi pare di essere in un film di fantascienza! Comunque tonno e zucchine approuved!

    RispondiElimina