17 settembre 2020

Nuovi inesplorati territori

 Sono iniziati i lavori nel territorio confinante, acquisito con guerra lampo durante la grande Campagna di espansione, ovvero l'altro appartamento.


Pochi giorni dopo l'acquisto tutto si è bloccato a causa della Pandemia, e i territori occupati sono diventati: luoghi da esplorare al buio, palestra, campo da calcio, rifugio post capriccio per simulare una fuga da casa.

Finchè, dopo l'estate, dopo mesi di progetti, preventivi, disegni, valutazioni, sono iniziate le Grandi Manovre. All'improvviso una domenica sera, il nostro uomo, Amed, ha preannunciato che l'indomani avrebbe iniziato col martello pneumatico. Tanto è bastato per farmi passare dalla modalità invertebrato alla deriva a carro armato in assetto da guerra.

I lavori sono iniziati da tre giorni, ma io sono già sfinita per aver dovuto liberare il mio immenso armadio e tutta la nostra camera e ricollocare il tutto, spargendolo per casa, in scatoloni posizionati strategicamente, nel vano tentativo di dissimulare un apparente ordine. Gli spazi contenitivi sono già tutti saturi. 

Intanto, pare evidente che la distruzione è cosa di un attimo. Han tirato giù mezzo appartamento, ad un occhio inesperto come il mio, che avverte una trasformazione così eclatante come evidente segno che siamo a buon punto, è chiaramente smentita dal fatto che il lavoro più lungo e complesso-mi ricorda l'ingegnere che ho sposato- è quello che non si vede: ovvero l'impianto elettrico, dove far passare i tubi per il riscaldamento, come aggirare le travi di cemento armato. E' così che mi ha riportato coi piedi per terra, mentre io svolazzavo già pensando al colore delle pareti.

nuove aperture

prima...

...in attesa di un "dopo"


no, non è lo spaccio di Prada...


Nel frattempo, è iniziata, nell'isteria collettiva, la scuola.

Nei giorni che hanno preceduto il 14 settembre, ci sono stati segnali inquietanti, come prima delle grandi catastrofi, tipo la pioggia di rane.

A parte il caldo sahariano, sono stati diramati infiniti dispacci dell'ultimo minuto su orari/giorni di inizio, poi smentiti sistematicamente nelle successive 12/24 ore successive. I canali erano i più disparati: siti istituzionali che riportavano ipotesi vaghe, messaggi sulle ChatDellaScuola originati da una Gola Profonda del corpo insegnanti, che ha fatto fuoriuscire dettagli segretissimi, infine avvisi ufficiosi detti a bassa voce dal preside ai genitori volontari che erano a scuola a spostare i banchi.




Poi, una volta finalmente definiti gli orari, ben due giorni prima del D day, quando già i genitori  lavoratori avevano optato per l'abbandono di minori davanti al cancello della scuola alle ore 8.00, è stata resa nota la strategia di entrata nell'edificio scolastico.

Lo schema diffuso è come lo sbarco in Normandia.

Le prime entrano più tardi, dal cancello principale, per garantire l'effetto a sorpresa (dei genitori accompagnanti). 

Quanto alle altre classi, una entra dal cortile, una dalla scala antincendio, ad un'altra hanno assegnato l'ingresso direttamente al secondo piano (probabilmente la strategia è catapultare gli alunni uno a uno attraverso le finestre), una classe viene paracadutata sul tetto, mentre le quinte- più sgamate- passano dai condotti di areazione.


I Fantastici arrivano a casa alla spicciolata, in fasce orarie che variano dalle 12.00 alle 14.00, e che variano nei veri giorni della settimana, secondo un orario provvisorio instabile come l'uranio impoverito.

L'atteggiamento giusto è: io vado a scuola, poi si vedrà (se entro, da dove, a che ora,quando finisco)

Anche le ore-comunque- non durano 60 minuti, perchè la Pandemia ha sovvertito pure il concetto di misurazione temporale. 


Poi c'è il tema mascherine.

Le mascherine vanno portate da casa e devono essere lavabili.

Anzi, devono essere portate da casa ma devono essere chirurgiche. Però visto che dovrebbe fornirle la scuola, ma non ci sono, allora vanno bene anche quelle lavabili. 

Ma devono avere quelle di scorta. Che devono essere chirurgiche. 

Contrordine: sono arrivate le mascherine chirurgiche fornite dal Ministero. 

Anzi no, non sono chirurgiche. 

Anzi, non sono nemmeno mascherine, sono assorbenti per flusso medio-abbondante. Senza ali.

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