Mercoledì si mormorava su Ansia.it.
Giovedì giravano messaggi sulle chat dei rappresentanti.
Venerdì mattina si cercava freneticamente qualcosa sui siti istituzionali.
Nel pomeriggio già venivano messe a calendario classroom le esecuzioni capitali.
Sabato la sentenza: si torna in presenza da lunedì.
I Fantastici grandi sono disorientati da questi cambi di prospettiva improvvisi, orami caratteristici della pandemia. Mesi in cui si tenevano a galla in una palude di inedia ed isolamento, obbligati a cercare nella propria ristrettissima stanza una qualche confort zone in cui non perdere del tutto il senno, poi all'improvviso dover rompere il sacco amniotico e asfittico e uscire allo scoperto.
Ma a fare da contraltare alla gioia di rivedere i coetanei, un campo minato di interrogazioni, compiti in classe e verifiche, privi dello scudo rassicurante dello schermo. Consapevoli della propria contraddizione che li ha portati per mesi a vagheggiare il ritorno a scuola, i Fantastici ora si sentono del tutto impreparati, quasi ingannati. Ieri sera a cena erano tutti nevrotici.
Megamind ha iniziato a mettere in discussione tutto, a partire dall'obbligo scolastico.
Wonder ha protestato dicendo che noi lavoratori siamo fortunati perchè non abbiamo compiti a casa (non so come possa considerare pulizie, burocrazia, lavatrici, preparazione dei pasti, eccetera eccetera, eccetera).
Catwoman ha realizzato che l'esame è alle porte, non ha ancora scelto la tesina, e che non ha più vestiti estivi da mettersi.
D'altro canto ci sono 4 gradi e piove, in questo il meteo viene loro in aiuto, possono immaginare di essere a settembre e che domani sia il primo giorno di scuola.
Prevedo strascichi a lungo termine sul fronte adolescenziale.
In ogni caso nemmeno noi tardoadolescenti godiamo di ottima salute mentale, eh. Io almeno, disegno.
(La morte.)
Nessun commento:
Posta un commento