22 aprile 2022

Nei panni degli ado

 "I miei figli adolescenti sono, tutto sommato, dai, beh...diciamo che sono bravi."

Ai conoscenti, al giornalaio, alla vecchia zia. In un angolo del nostro cervello sappiamo che c'è molto di peggio.

"I miei figli adolescenti sono insopportabili, ingrati, isterici, disordinati e totalmente instabili."

Commenti con gli amici che sono nella stessa barca, corredati di aneddoti catartici.

"Io giuro che li ammazzo."

Al marito, verso sera.

"Io non ero mica così, alla loro età"

A mia madre, cercando sollievo. O conferme.

A mente fredda poi mi dico che se mi metto nei loro panni, vivono in un romanzo distopico degli anni '80.

Spesso soffocati dalle paure di genitori assenti per necessità.

Circondati da slogan apocalittici che vedono ovunque i segni della fine del pianeta: scioglimento di ghiacci, mari di plastica, foreste disboscate, rifiuti tossici, api che muoiono. Ovunque guardino, cose che presto sono destinate ed estinguersi, a corrompersi.

Sono nati sotto il fantasma della recessione economica, hanno vissuto la paura del terrorismo, il covid, e ora la terza guerra mondiale (ormai sdoganata).

A ciò si sommano paure per loro ugualmente terrificanti: quella di non piacere, di essere senza amici, di non riuscire a farsi i boccoli, di superare la versione di latino.

Loro hanno la certezza che le cose peggioreranno sempre di più, noi boomer avevamo meno consapevolezza e più speranza.

Questo non giustifica la loro storditaggine, il loro broncio costante, la propensione al lamento continuo su qualunque cosa, i picchi nevrotici.

Però-anche se continuerò a dir loro, come si conviene a noi genitori: guarda che ci sono passata anche io- la verità è che non è mica proprio sempre vero.


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