5 maggio 2015

il paradiso è romagnolo

Niente canti celestiali, luce infinita, schiere di angeli.
Io ora lo so com'è il paradiso.
Per arrivarci passi dal purgatorio della tangenziale ovest di milano e dal girone infernale del bivio tra Autosole e l'Adriatica.
Ma poi, sei arrivato.
A Bagno di Romagna.
Nota località termale in mezzo a dolci colline.
Una vacanza per tutti e sei, perchè altrimenti, che paradiso sarebbe? (beh, ovviamente camere separate, altrimenti, che paradiso sarebbe?)
Il paradiso ha una piscina con acqua che sgorga naturalmente ad una temperatura di 45°, ovvero la mia temperatura ideale, che-dunque-in natura esiste.
Un specie di brodo primordiale in cui rinascere.
La puzza di uovo marcio si supera senza difficoltà.
Qui, in questo paradisiaco hotel romagnolo, avvolti in accappatoi candidi come vesti angeliche, si passa il tempo a decidere se uscire dall'acqua per pranzare al turno delle 12.15, o quello delle 13,15. Se non fosse per il menù ad alto tasso romagnolo, distribuito su lunghissimi banconi selfservice, dall'acqua non usciresti mai.
Cascatelle, idromassaggi, getti tonificanti, ti riportano al ricordo della vita intrauterina. I Fantastici sono pressochè disattivati dall'effetto amniotico dell'acqua, giocano tra loro, non riescono nemmeno ad affogarsi, e forse questo per l'aria mistica che aleggia. Pure SuperMario, una volta introdotto nel suo salvagente, permette un rilassamento quasi totale.
Alle 11.00 un bel manzo romagnolo si piazza a bordo piscina per l'acquagym. Pardon, la zumba.
Tutti ballano, davvero tutti. Se vi dico che si  mosso a tempo di musica perfino il Gmarito, capite il l'aura miracolosa che impermea l'aria.
L'Hotel, oltre a pasti ipercalorici, offre intrattenimento serale, con serate danzanti, il lissssio per coppie non più troppo ggiovani (che però c'hanno un fisico pazzesco perchè so che se facessi un mezzo casquet di quelli, mi verrebbe un ernia al disco fulminante), balli dello zecchino d'oro,  disco music. C'è la saletta relax in cui i marmocchi non possono entrare e ci si abbiocca su divanetti orientaleggianti bevendo tisana, c'è il centro estetico e massaggi (la prossima volta ti lascio fare un massaggio, Gmarito. Quando si libera quella massaggiatrice di 120 kg ultra cinquantenne). C'è una sala giochi a cui si accede da un tronco cavo molto suggestivo, dal quale gli adulti sovrappeso non riescono a passare.
In paradiso, la colazione è ricchissima e infinita. Le macchinette del caffè servono caffè e non orzo mascherato da caffè, le brioche sono calde e c'è il pane nero tedesco, i salumi, i biscotti, due tipo di torte, le ciambelline, la nutella, pane, miele, yogurt, cereali, che vorrei potere avere tre stomaci per potere assaggiare tutto.
L'accento romagnolo completa la perfezione.
E le liquerizie del bar.




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