Ore 15. L’ultimo pacco di pasta è stato messo nella dispensa
rigurgitante (che sarà tale solo fino a Venerdì, GiornoDellaPenuria, in cui si
mangiano uova sode, avanzi di formaggio e pastina in brodo). Megamind sta facendo i compiti. Io
guardo i fiori del supermercato che mi sono autoregalata e vedo una pizzetta al
posto della gerbera. In effetti, non ho mangiato.
Apro il
frigo, che rigurgita anche lui.
Un piatto di
pasta e via, burro e parmigiano.
No, ho mangiato
troppi carboidrati ‘sta settimana.
Allora una
piadina al prosciutto.
Ma ci sono sempre i carboidrati, e la farina,
veleno, glutine, veleno.
Insalata con
formaggio e pomodori. No, aspetta, sto cercando di eliminare il latte, ricordi,
che hai fatto 10 giorni a grattarti dappertutto?
Due uova
sode. Mangiato ieri, con la carbonara (ancora carboidrati).
Yogurt con
cereali? Lattosio. Ormoni. (e ancora carboidrati)
Prosciutto
cotto? Ah, no c’è il latte.
Carne. E’
nel congelatore, o me la succhio come un ghiacciolo, oppure mangio all’ora del
tè.
Pomodori e tonno. C’ho un mal di stomaco
pazzesco, il pomodoro fa acidità, e ho finito le mie pastigliette.
Mangio due
cracker e via. No, la farina, la farina, la farina!
Vada per la
carne in scatola, senza guardare gli ingredienti. Tre olive.
Sono le tre
emmezza, devo andare a scuola a prendere le bimbe. E c’ho già ma di stomaco.
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