Cara maestra di sostegno (che non so
come ti chiami, ma lo scoprirò presto) che ieri hai deriso i bambini che
credono a Babbo Natale ridicolizzandoli di fronte ai loro compagni “illuminati”
che invece sanno già da mò che chi porta i regali sono i genitori, voglio
immaginare, a tua discolpa, che tu abbia passato una brutta infanzia, magari
rinchiusa in uno sgabuzzino come Harry Potter, e che ora, per una sorta di
rivincita crudele, tu debba privare gli altri Bambini della loro Favola.
Voglio immaginarlo, dicevo. A tua
discolpa, dicevo.
Ebbene, no, sai che c’è? Non ci
riesco. Fossi tu pure stata rinchiusa in uno sgabuzzino come HarryPotter, ciò non
basta a giustificare la tua meschina e crudele frase. Tant’è che pure
HarryPotter, nonostante tutto, ha creduto nella magia.
Tuttalpiù puoi farmi pena, ecco. Tu
che hai abbandonato la favola, l’immaginazione e la fantasia, che ci stai a
fare in una scuola elementare? E che racconti ai bambini che “sostieni”?
Credo che credere in Babbo Natale
appartenga ad un lessico famigliare (vatti a leggere Lessico Famigliare della Ginzburg,
va là che ti fa solo bene) su cui la scuola non ha alcuna giurisdizione.
Essere grandi- la tua debole e
squallida motivazione- a casa mia non significa smettere di credere all’invisibile,
credere all’amore, alla gratuità, al mistero che circonda la nostra vita
(questo è- simbologia fondamentale del Natale per credenti e non- Babbo Natale).
Sarai molto orgogliosa di avere
rotto l’incanto e di avere costretto questi bambini – umiliandoli, tra l’altro-
a crescere in un minuto.
Beh, tieniti la tua misera vita
senza mistero, basata sull’evidenza scientifica.
Sappi che io, a Babbo Natale ci
credo.
Ha impacchettato una vagonata di
regali.
Ha puntato la sveglia nel cuore
della notte per portare i regali quando tutti i bambini dormissero.
Si è bevuto tutto il marsala che i
Fantastici gli hanno lasciato.
E pure WonderWoman, nonostante sia
ormai preadolescente e si crucci che le sta crescendo solo una tetta e l’altra no,
dopo avermi raccontato la tua bella bravata a scuola, ha commentato:
-Beh, ma io a Babbo Natale ci credo
lo stesso. Per due motivi. Uno è che l’anno scorso ci ha portato le gatte e voi
genitori non lo avreste mai fatto. E secondo che è ovvio che Babbo Natale non
va più dai bambini che non credono in lui. E allora sono i genitori che fanno i
regali per non deludere i bambini.-
Mi sa che lei è più cresciuta di te.
Ma chi è sta stron...ops non si può dire vero?!? Dì a WonderWoman che anche io credo ancora a Babbo Natale e che tutte quelle calze sicuro me le ha portate lui perché mio marito sennò col cavolo!!!
RispondiEliminaUn'altra prova a nostro vantaggio!
EliminaGrande Wonderwoman!! Lei ha capito tutto! E Babbo esiste, punto.
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