11 gennaio 2017

dell'esistenza di Babbo Natale

 
Cara maestra di sostegno (che non so come ti chiami, ma lo scoprirò presto) che ieri hai deriso i bambini che credono a Babbo Natale ridicolizzandoli di fronte ai loro compagni “illuminati” che invece sanno già da mò che chi porta i regali sono i genitori, voglio immaginare, a tua discolpa, che tu abbia passato una brutta infanzia, magari rinchiusa in uno sgabuzzino come Harry Potter, e che ora, per una sorta di rivincita crudele, tu debba privare gli altri Bambini della loro Favola.
Voglio immaginarlo, dicevo. A tua discolpa, dicevo.
Ebbene, no, sai che c’è? Non ci riesco. Fossi tu pure stata rinchiusa in uno sgabuzzino come HarryPotter, ciò non basta a giustificare la tua meschina e crudele frase. Tant’è che pure HarryPotter, nonostante tutto, ha creduto nella magia.
Tuttalpiù puoi farmi pena, ecco. Tu che hai abbandonato la favola, l’immaginazione e la fantasia, che ci stai a fare in una scuola elementare? E che racconti ai bambini che “sostieni”?
Credo che credere in Babbo Natale appartenga ad un lessico famigliare (vatti a leggere Lessico Famigliare della Ginzburg, va là che ti fa solo bene) su cui la scuola non ha alcuna giurisdizione.
 
Essere grandi- la tua debole e squallida motivazione- a casa mia non significa smettere di credere all’invisibile, credere all’amore, alla gratuità, al mistero che circonda la nostra vita (questo è- simbologia fondamentale del Natale per credenti e non- Babbo Natale).
Sarai molto orgogliosa di avere rotto l’incanto e di avere costretto questi bambini – umiliandoli, tra l’altro- a crescere in un minuto.
Beh, tieniti la tua misera vita senza mistero, basata sull’evidenza scientifica.
Sappi che io, a Babbo Natale ci credo.
Ha impacchettato una vagonata di regali.
Ha puntato la sveglia nel cuore della notte per portare i regali quando tutti i bambini dormissero.
Si è bevuto tutto il marsala che i Fantastici gli hanno lasciato.
E pure WonderWoman, nonostante sia ormai preadolescente e si crucci che le sta crescendo solo una tetta e l’altra no, dopo avermi raccontato la tua bella bravata a scuola, ha commentato:
-Beh, ma io a Babbo Natale ci credo lo stesso. Per due motivi. Uno è che l’anno scorso ci ha portato le gatte e voi genitori non lo avreste mai fatto. E secondo che è ovvio che Babbo Natale non va più dai bambini che non credono in lui. E allora sono i genitori che fanno i regali per non deludere i bambini.-
Mi sa che lei è più cresciuta di te.
 
 

3 commenti:

  1. Ma chi è sta stron...ops non si può dire vero?!? Dì a WonderWoman che anche io credo ancora a Babbo Natale e che tutte quelle calze sicuro me le ha portate lui perché mio marito sennò col cavolo!!!

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  2. Grande Wonderwoman!! Lei ha capito tutto! E Babbo esiste, punto.

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