VORREI RINGRAZIARE:
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i miei fratelli, sorelle e cognate e cognati che
mi hanno regalato, per i miei 40anni, un viaggio a Siracusa, che fino ad ora avevo
visto solo in una ricostruzione di fantasia del cartone animato Simbad (e che
forse non ero nemmeno sicura che esistesse davvero)
che superMario mi ha costretto a vedere 200 volte, e che probabilmente non
corrisponde propriamente alla famosa descrizione di Cicerone.
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Mio fratello, che mi ha chiamato circa sette
volte per ricordarmi se:
avevo confermato l’albergo
avevo fatto il check-in on line
avevo guardato gli autobus
avevo davvero davvero confermato l’albergo
mi aveva per caso chiamato la Madre per
ricordarmi di fare il checkin on line
avevo controllato se avevano finalmente
sbloccato il checkin on line
avevo chiamato un giorno prima l’albergo
avevo stampato i biglietti
avevo fatto la valigia abbastanza piccola
Grazie, le avevo fatte tutte queste cose,
ma è sempre meglio ricordarmele, in effetti.
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In particolare mia sorella A. e suo marito
Friss, perchè hanno completato il regalo venendo a fare gli zii baby sitter per
tre giorni, e perché era bello sentirsi chiedere per una settimana, ogni
mattina: ma è oggi che finalmente vi
levate dai piedi partite, e vengono gli zii? Ah, no? Uffa, però! Così
si parte senza sensi di colpa e anche ci si fa un pensierino se tornare a casa
o darsi alla macchia per sempre.
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La Madre mia. Grazie perché ho scoperto come mai
quando andava via, lasciandoci con la Tata, passava le due settimane precedenti
a stilare liste e foglietti tutto il die,
che nemmeno stesse scrivendo le sue memorie: infatti ho impiegato più tempo a
concepire, annotare memo e istruzioni, in duplici copie autografate, complete
di postille e ripensamenti e note, che a fare la valigia per me sola. Perché-
secondo la logica del prevenire meglio che curare- prima di andare via, occorre
scatenare l’immaginazione su tutto ciò di cui potrebbero avere bisogno, di
quello che potrebbe accadere, una pletora di sfighe o congiunzioni astrali che
vanno dal blackout all’accaparramento di derrate alimentari in caso di guerra.
Così, giusto per partire sereni.
Epperò è anche bellissimo fare
tutte queste liste: mi sono resa conto di tutte le cose che faccio e a cui
penso giornalmente di cui non mi rendo nemmeno consto: sono bravissima! Un
punto alla mia autostima.
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Il Gmarito, che essendo già aPPalemmo da una settimana, mi ha concesso il brivido di prendere l’aereo
da sola come se fossi una donna libera, sola, in carriera, fingendo una gran
disinvoltura in aeroporto, come se viaggiassi ogni settimana con la mia valigia
da weekend piena di biancheria sexy e raggiungessi il mio eterno fidanzato al
mare.
Gmarito, che mi ha chiesto, così per
inciso, se avevo:
fatto il check-in on line
preso la carta di identità
stampato i biglietti
preso una valigia abbastanza piccola
fatto il check-in on line ANCHE del ritorno
guardato gli autobus
(vabbè, quel punto alla mia autostima si è
già dileguato)
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I Fantastici, che pare si siano comportati bene
e non ci hanno fatto fare brutte figure, mantenendo la promessa.
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I siracusani, e il loro cibo paradisiaco, e il
fatto che si offendono a morte se non mangi, in modo che mi sono ingozzata con
la scusa di obblighi culturali.
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Il cielo, perché è sempre stato azzurro,
risplendente di una luce purissima che probabilmente noi del Nord, ci
immaginavamo esistesse solo nelle prime fasi della creazione dell’atmosfera
terrestre, qualche miliardo di miliardi di anni fa
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A Caravaggio, che poco prima di fuggire ha
dipinto la deposizione di Santa Lucia proprio all’Ortigia, di fretta, lasciando
spazio all’indefinito e intuendo che l’incompiuto lascia trasparire il mistero
e la bellezza, dando quindi ragione alla sottoscritta, che non ama mettere gli
occhiali e preferisce vedere le cose sfocate (questa affermazione vi sembrerà
oscura ma è perfettamente logica).
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Alle ragazze dell’albergo che sono state
accoglienti come i siracusani ed efficienti come i romagnoli
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Grazie, infine, alla morte, che rende tutto irripetibile.
(Non subito, però, please. Tra un po’.) Pure questo sembrerà un po’ oscuro, ma
ha una sua logica nella mia personale visione oggettiva dei fatti. (Gmarito tu
lo sai,)
Messaggio per mia madre: Comunque no, eh. Non sto per morire. Almeno per quanto ne so.
RispondiEliminaWow!!!!!! E tanti auguri allora!!!
RispondiEliminaUn weekend sola con il marito è il mio sogno nemmeno troppo nascosto degli ultimi...no vabbè non voglio nemmeno sapere da quanto!!!!!