Oggi i bambini
usano facebook falsificando la data di nascita e stanno ore su internet
coltivando relazioni taroccate.
Oggi i
bambini giocano alla guerra con svariate simulazioni virtuali.
Oggi i
bambini sono obesi e i pediatri lanciano campagne per convincere i genitori che
i loro figli sono provvisti di gambe deambulanti, che non servono solo per fare
falli sui campi di calcetto.
Oggi le mense
scolastiche propongono menù poveri di grassi e ricchi di proteine vegetali,
pesce al mercurio ma poco calorico, granaglie, verzure dai nomi moderni e al
contempo antichissimi, come carrube, sedano rapa, cerfoglio tuberoso, e il bis
è rigorosamente proibito (dando poi adito al fiorire di mercato nero interno,
nel quale i bambini scambiano il piatto non finito del compagno col problema di
geometria corretto)
Oggi la
scuola lancia ogni anno almeno 4 concorsi creativi di poesia, arte, decorazione,
il cui tema- seppur con titoli apparentemente diversi- è sempre, costantemente,
unicamente, LA PACE.
Durante il
lunghissimo intervallo di due ore che intercorre dal pranzo all’inizio delle
sonnolente ore di lezione pomeridiane, in
cui i bambini potrebbero:
a)
Muoversi,
per non diventare obesi, diabetici, depressi
b)
Farsi
veri amici in carne ed ossa da cui essere picchiati e poi imparare a fare pace
(giusto per capire cosa sia, ‘sta pace al di là di colombe e arcobaleni)
c)
Mettere
in moto l’immaginazione con giochi inventati, creativi e non bellici
Ma poi però,
nel corso dell’anno scolastico:
- se portano
le carte da gioco, dopo due giorni arriva la comunicazione che a qualche
bambino hanno rubato l’intero mazzo dalla cartella del valore di 175 euro e
dunque, non essendo assicurato, si avvertono i genitori che le carte sono messe
all’indice, pena il sequestro preventivo (con cauzione). (seguono dettagli per
ricorso all’autorità competente)
- se portano
i pony (piccoli cavallini deformi che
hanno ormai perso ogni sembianza equina, risultando ammiccanti femmine dal
mento deforme e capelli fluo), dopo una settimana arriva l’avviso che qualche
alunno se l’è messo su per il naso durante la lezione di matematica, distraendo
la classe dalla lezione e rischiando morte per soffocamento, per la quale la
scuola non è assicurata, ergo, si invitano i genitori a lasciare a casa le
mandrie di cavalli.
- se passano
l’intervallo SENZA strumenti ludici, ma destreggiandosi in verticali e ruote, tosto arriva interpello scritto alla potestà
genitoriale per far cessare subitamente ogni esercizio a corpo libero in quanto
consentito solo in palestra, giacchè, stimolando l’emulazione negli scolari che
non hanno le stesse competenze, rischiano di sbucciarsi un ginocchio,
ammaccarsi un gomito e generare poi spiacevoli strascichi legali in eventuali
richieste di risarcimento.
- se giocano
al gioco dell’elastico, gioco d’altri tempi, ecologico, politicamente corretto
in quanto consente di bruciare 150 calorie al secondo, economico e a priva di
ladro perché consta di un lungo elastico da mutanda col quale esercitarsi in
salti sempre più complessi, il pomeriggio stesso arriva comunicazione che è pericoloso.
Perché? Ovvio: i bambini saltano, ergo, potrebbero inciampare e farsi male. Ci
si domanda come mai non abbiano ancora abolito le perniciose scale dell’edificio
scolastico, potenzialmente mortali.
- se portano
lo spinner, innocuo gioco simile ad una trottola, che stimola l’equilibrio, i
riflessi, la destrezza manuale e la coordinazione, poco costoso e poco ingombrante,
poco dopo ecco che si avvisa il gentile parentado: proibito in quanto i bambini
ci giocano a lezione.
Unico gioco
consentito: giochi da tavolo senza pezzi che potrebbero essere inalati. Palla
morbida di gomma piuma (nemmeno fossero al di sotto dei 36 mesi) perché in
Italia, mica si può proibire IL CALCIO. Una maestra illuminata e un po’ ribelle
si è azzardata a comprare una rete da pallavolo, nonostante il pericolo che i
bambini potessero accidentalmente impiccarvisi, e delle porte da calcio
pieghevoli (con gli spigoli arrotondati).
Per essere
una società che inneggia alla libertà, all’esercizio del proprio discernimento per
compiere qualunque scelta etica, che fregia la scuola pubblica del sublime
compito dell’educare oltre che istruire, mi pare che le proibizioni sono di
gran lunga maggiori e più facili dello sforzo di educare, a costo di reprimere
comportamenti sbagliati, disinfettare un ginocchio in più, tenere testa a
genitori che gridano all’ingiustizia.
Invece la
scuola oggi è sempre più vittima della paura: paura di affrontare genitori che
denunciano presunte ingiustizie contro i propri pargoletti, paura della
burocrazia che regola e uccide ogni scelta fuori campo, paura di lasciare che i
bambini affrontino le sofferenze della vita. Più facile proibire.
Più facile un
bambino obeso, solo e passivo- ma tanto silenzioso e fermo- davanti ad uno
schermo. Cui si permette ogni cosa.
La fascia di eta "bambini" non esiste piu.
RispondiEliminaNascono e dopo pochi secondi sono gia scarventati nudi e indifesi sui social. Piccoli che diventano adulti senza volerlo.
Mancano all appello genitori e educatori RESPONSABILI che vivano la genitorialita nell ESSERE e non nell AVERE come accade ora.
E' essenziale capire il profondo significato che distingue in toto chi vive per essere mamma/papa' o di chi dice HO un figlio(1 di piu non sia mai)e purtroppo non Vive.
Conclusione da adulta e da Mamma prossima ad accompagnare all Altare un Figlio e la sua Sposa io prego di essere presto Nonna per tanti nipotini da far giocare all elastico a palla a costruir tende nell orto a curar ginocchia....
Lieto tempo d Estate a tutti per essere ancora "bambini" con i bambini
Sacrosanto! Peccato che la scuola sia così però...
RispondiEliminaAmen sorella! Grande grande tristezza...
RispondiEliminaOra rientro in Italia e spero tanto di trovare un ambiente diverso da quello da te descritto, però però ho i miei forti dubbi.
Basterò io con le mie idee e la mia educazione? Speriamo...