20 gennaio 2020

barchette

Oggi siamo talmente abituati alla tracciabilità e alle notifche, che mandare una lettera cartacea, ci disorienta.

E' come abbandonare alle onde di un torrente una barchetta di carta.
La affidi.
Occorre rinunciare ad ogni diritto su di essa, ad ogni gratificazione.
Non sai se arriverà.
Il destinatario potrebbe non dare cenno di averla ricevuta, nemmeno, forse, accorgersene.
Potrebbe andare perduta assieme alle altre, smarrita dal postino, rubata, perfino.

Mandare una lettera ha la gratuità e il carattere incondizionato del gesto d'amore.
Può essere perfino sprecato, cadere nel vuoto, essere perduto.

E questo suo essere irripetibile e disarmato e inerme, rende la lettera (di carta) qualcosa di prezioso e poetico, che prima- all'epoca delle bollette e degli estratti conti- non c'era.

Questo per dire che alcune cose, nella trasformazione della modernità, si perdono, altre si trasformano e assumono funzioni inedite, sorprendenti e anche cariche di significati aggiunti.




Nessun commento:

Posta un commento