Megamind,
essendo simile a me in alcuni aspetti non troppo lusinghieri, va avanti a trip
successivi e ossessivi.
Quello
del momento consiste nei trucchi di magia con le carte. Il trip consiste nel
documentarsi ossessivamente tramite tutorial di youtube (sì, su youtube alla
voce tutorial puoi trovare le
istruzioni passo passo per fare la fusione a freddo dell’atomo, partorire in
casa, costruire un rifugio antiatomico con le cassette di frutta o riscaldare
una casa usando dei vasi di terracotta e due candele).
Dunque,
quando non studia, essendo un trip, fa solo quello e parla solo di quello, nominando
i maghi più famosi del mondo come fossero compagni di merenda.
La
cosa positiva è che condivide questa passione con un suo compagno, col quale si
scambiano consigli su come spolverare le carte da poker che usano per i loro
trucchi, e che sono di una marca particolare americana, e vanno trattate in un
certo qual modo.
Ammetto
che è piuttosto bravo, anche facendo la tara a quel sentimento materno per cui
qualunque cosa faccia tuo figlio è decisamente straordinario, a partire da
quando aveva 2 anni e faceva la cacca da solo nel vasino.
Mi
rincuora che i miei figli siano bravi in qualcosa, indipendentemente dal mio
apporto.
Oggi
è arrivato a casa alla solita ora, io non c’ero, mi sono dimenticata di dirgli
che avevo scongelato per lui l’hamburger, e mi è sovvenuto tutto ciò alle
14,45.

-Megamind, cos’hai mangiato?-
Cibo=amore
materno.
Sono
una cattiva madre.
-Ah, mi son fatto la frittata-
-Mi spiace, non ti avevo detto degli
hamburger!-
- Pensavo fossero per la cena e non li
ho mangiati-
(Megamin,
sei già un passo avanti al Gmarito, sappilo)
-Ah, oh. No…-
-beh, poi ho mangiato del prosciutto,
del formaggio, una banana e uno yogurt.-
-Bravo!-
-Lo yogurt scade tra tre giorni-
-Ok. Lo terrò a mente-
Megamind,
ma dimmi: ti senti trascurato? Pensi che tua madre non ti curi abbastanza? Pensi
che io usi la scusa del renderti indipendente per disinteressarmi a te? Hai
ancora fame? Non ti senti amato? Sono una madre distratta? Lo so, non posso
chiedertelo, e tu non puoi rispondermi.
Ai
posteri l’ardua sentenza.
Ovvero,
alla post-adolescenza, quando mi rinfaccerai la qualunque.
Io
ti risponderò che ho fatto del mio meglio. E che non ho trovato tutorial su
youtube, a riguardo.