9 maggio 2012

La casetta piccolina in Canadà (provincia di orvieto)

01-La casetta.
A Sermugnano, frazione infinitesimale di un comunello sconosciuto in provincia di Orvieto, che ,per l'occasione ho avuto il piacere di scoprire trovarsi al confine tra Lazio e Umbria (anche solo sapere che Lazio e Umbria confinino, ha stupefatto la mia ignoranza geografica "ah. Non pensavo che l'Umbria fosse così a sud. O il Lazio così al Nord"), ci sono 20 case circa.
Tra queste 20, suppergiù 7 si provano in cima ad una salita, oltre un arco di pietra, e formano, disposte tutte attorno, come mura fortificate, una specie di rocca medievale in miniatura, che i 3 abitanti del borgo chiamano ampollosamente il Castello.
Superato questo arco, c'è una minuscola piazzetta, una microscopica chiesina e anche la casetta che ci hanno prestato, per l'occasione, gli amici dei nostri amici (la fata madrina Angelo giardiniere e suo marito SeanConneryDeiPoveri). Una microcasetta bellissima con soffitto travi a vista (molto bene in vista, ad un palmo dalla testa), sala-dormitorio dei bambini, angolo cottura, e soppalco in cima ad una scala così ripida che è quasi a pioli, in cima alla quale puoi solo sdraiarti sul letto matrimoniale. Cosa che il Gmarito ha molto apprezzato.
-Una volta qui, si può solo andare a letto, cara.-
Alla sera si sono accesi i lampioncini in ghisa nella piazzetta e nelle microstradine del borghetto, e abbiamo fatto 4 passi (in senso letterale) e conosciuto i residenti del Castello: due rospetti, una cavalletta (subito passata a miglior vita divorata da un gatto sotto gli occhi estasiati dei porcellini), un gatto (divoratore di cavallette), e infine un enorme rospo che sostava immobile in mezzo alla strada in attesa di un bacio. Possibilmente non del gatto.
I porcellini hanno dormito: uno dentro ad una cassettiera-letto-pieghevole, i cui cassetti finti sono stati ispezionati un centinaio di volte in quanto era assolutamente non plausibile che PROPRIO non si aprissero.
Un'altra sul divano col saccapelo, l'ultima nel lettino da campeggio, che ormai la contiene al millimetro.
I porcellini estasiati, hanno adorato la casetta piccolina, ribettezzata la-casaetta-piccolina-in-canadà. (Irresistibile incipit)

4 commenti:

  1. Irresistibile l'incipit e carinissimo il post.... ma Orvieto non fa provincia!! Vorrebbe, ma non la fa! :-)

    RispondiElimina
  2. Questo conferma solo la mia scandalosa ignoranza geografica. Come fa Orvieto a non fare provincia? Dovrebbe.
    Persino il mio -ormai- enorme sedere, fa provincia.

    RispondiElimina
  3. anche la mia ignoranza in geografia è abissale... lo so solo perchè sono nata e cresciuta a 20 chilometri da orvieto e c'ho fatto pure la tesi!!
    concordo che dovrebbe! :-)

    RispondiElimina
  4. Dopo questo post ho ricevuto (dal vivo, via sms e via FB)insulti e sbeffeggiamenti e derisioni perchè non sapevo che eravamo in provincia di....boh, l'ho dimenticato, comunque non di Orvieto.
    Bè me li merito perchè in geografia mi piaceva solo colorare le cartine geografiche aggiungendo le balene e i vascelli dei pirati nei mari. Eppoi laggiù sembrava di essere fuori dal mondo, le stradine tra colline e oliveti e campi rossi insanguinati di PAPAPERI, ci siamo persi e ritrovati una decina di volte, insomma, che importanza ha dove eravamo DI PRECISO?
    Di preciso eravamo da MARIO E ASSUNTINA, e anche dalla nonnina PEPPINA.
    Serve altro?
    Oh, si, le foto. Le manderò.

    RispondiElimina