28 febbraio 2018

la vergogna del sacchetto

WonderWoman:
-Mamma ho un problemino-
-eh-
-domani ho musica-

suspance.
L'adolescente aspetta che tu dica "eh", per capire se , mentre rimesti il sugo, stai ascoltando. Non sa la povera ingenua che io posso fare 35 cose contemporaneamente che nemmeno Padre Pio col dono dell'ubiquità.
Mentre rimesto il sugo io riordino il cassetto delle posate, smoccolo SuperMario, monitoro il tempo di gioco dei CatWoman sul Nintendo, leggo e ignoro i messaggi sulle mie 15 chat, faccio mentalmente la lista della spesa, cerco di ricordarmi a che ora Megamind deve tornare dal chitarra per capire quando cominciare a preoccuparmi e chiamare la polizia.
Quindi dico: "eh." Così lei prosegue.
- ...solo che mi manca un pezzo del flauto-
-cercalo-
-aspetta! non ho finito.-

Mi è concesso solo di dire "eh" e basta, sostanzialmente.
- visto che non lo trovo da mesi, posso portare la tastiera, visto che tanto mi sono esercitata su quella- appunto- da mesi?-
-Va bene- Non colgo che la sua è una domanda retorica.
-aspetta! non ho finito. Non è quello il problema.-
-eh.-
- Quindi, io voglio portare la tastiera, ma il problema
è: dove la metto?-
-ti darò un sacchetto!-
-No! NON POSSO ANDARE A SCUOLA CON UN SACCHETTO DELLA SPESA!-

- Vabbè ti darò un sacchetto di carta-
-E' la STESSA COSA!-
E' come se le avessi detto di uscire di casa in pigiama.
- Wonder, non ce l'ho un sacchetto a forma di pianola!-
- potrei usare la borsa di catechismo-
- ma è muniscola!-

-NON  MI IMPORTA, almeno non farà schifo.-
(...)
torna con in mano la tastiera.
- E' MINUSCOLA!-
(...)
- Mammaaaaaaaaaaaa-

- eh.-
- Come facciooooooooo?!?!-
E' ormai in preda all'isteria.
- Guardiamo se ho un sacchetto grande-
Apro l'armadio dei sacchetti.
Questo fa schifo.
Questo è piccolo.
Questo è marrone.
Questo è DELLA SPESA!
Questo è enorme!
- Wonder. Te la terrai in mano.-
- Ho capito, devo portare il flauto!-

Magicamente è ricomparso il pezzo mancante.

26 febbraio 2018

g-ski & sky

Quattro giorni nella valle delle mele, a sciare, con buoni amici.
IO, a NON sciare.Sulle piste con SuperMario che un pò scendeva dalla sua mini pista coi suoi mini sci, un pò mangiava ringoboys, un pò leggeva libri nella piccola biblioteca igloo allestita sulla neve, un pò sbobbava giù per la discesa con slittini a forma di ciambelle.
Lui, felice.
Io ho bevuto circa 15 caffè al giorno, sono stata nei bagni del rifugio almeno 15 volte al giorno, o distribuito panini preparati al mattino tra le 7.00 e le 7,20 agli sciatori affamati, tolto e rimesso guantini circa 15 volte al giorno, aspettato molto.
Ho scivolato pure io sui ciambelloni, terrorizzata. Non c'è niente da fare sono una slow-woman. La velocità mi spaventa a morte.
Ma gli amici sopperiscono a tutto.
Non so se mi sono sentita troppo sola o troppo poco sola.
A tratti entrambe le cose, quindi potrei dire che sono andata alla pari, no?
Comunque è stata una bella vacanza, innegabilmente. Sostanzialmente vedere i propri figli contenti è la nuova inaspettata felicità dei genitori. (o dell'adulto in genere)
E i Fantastici sono stati al settimo cielo.
Il ritmo era quello della Gfamily quando scia:ovvero l'unica occasione in cui tutti si alzano presto e sono perfettamente coordinati, e rispettano una tabella di marcia. Quasi come un sol uomo, si dice, no?
Ho avuto nostalgia delle vette, e di alti panorami, ma non ho avuto nostalgia dello sci. Le mie caviglie non hanno rimpianti.

Analizzare troppo non fa bene.
C'è tutto un fondo di amarezza che non credo dipenda dal fatto che non sto mangiando dolci da una settimana.
Forse devo semplicemente disegnare di più.

Alcune foto in vetta fatte dal Gmarito, alcune fatte da me.

15 febbraio 2018

allarme rosso pagelle on line

Il giorno 12 su uno dei tre gruppi scolastici di w'up una madre rompe il silenzio.
sapete quando escono le pagelle sul sito?
A me sovviene che è finito il primo quadrimestre e penso che stia per arrivare la primavera.
Altre madri invece ribadiscono la domanda, azzardano ipotesi, fanno paragoni con la data di uscita delle pagelle del primo quadrimestre dell'anno scorso, in una sfilza di messaggini che vanno avanti per ore.
Una mamma addentro i meccanismi scolastici, imprudentemente, dice che forse entro la serata potrebbero riuscire a pubblicarle.
A questo punto l'eccitazione si fa palpabile, la tensione aumenta.
Di tanto in tanto qualcuno chiede:
novità?
uscito qualcosa?
sapete qualcosa?
manco fosse un parto podalico.
Io silenzio tutte le chat.
Alla sera, riprendendo in mano il telefono mi metto pazientemente a snocciolare il 150 messaggi in giacenza, mica che mi sfugga qualcosa di fondamentale.
Molti messaggi sono di cocente delusione: si erano illuse. Le pagelle non ci sono.
Forse la password scaduta?
no.
Forse il sito non funziona?
No.
Forse troppi accessi contemporaneamente?
No.
La mamma responsabile di questa falsa speranza si sente addirittura in dovere di giustificarsi. Aveva detto forse. Domani certamente ci saranno.Lo ha detto il Dirigente.

Poi, l'indomani, alle 6 di mattina, arriva un messaggio.
Su uno dei gruppi scolastici.
Sono uscite la pagelle!
Cioè, alle sei.

Forse questa persona lavora a turni e sta sveglia tutta la notte.Forse fa la metronotte. Forse soffre di insonnia.
O forse no.
Inutile dire che tutta la giornata successiva è stata un martellamento di messaggi:
di giubilo per chi era riuscito al primo colpo a visionare la pagina del sito.
di disperazione per avere perduto la password.
di richieste informatiche corredate di  foto di schermate del pc dalle quali si evinceva che la pagina non era disponibile.
Le conseguenti ipotesi sul malfuzionamento e le possibili soluzioni.

Comunque noi le pagelle non le abbiamo ancora guardate, che aspettiamo che torni il Gmarito, e i Fantastici non mi sembrano traumatizzati da ciò.
Però io millanto di averle viste, che sennò sembro una strana.

14 febbraio 2018

Cose che La Gran Madre fa

Cose che la Madre fa quando sa che viene a trovarla la Madre (della Madre): la Gran Madre.
Elimina l'ammasso di giacche cappelli zainetti borse cappotti ombrelli sciarpe racchette da sci borsoni da ginnastica kway dall'attaccapanni, accorgendosi che esso è provvisto di un grazioso specchio che ella mai aveva notato prima.
Fa una lavatrice di stracci.
La Gran Madre esige stracci puliti.
Corre dal cinese di domenica pomeriggio per acqistare l'alcool, il detergente universale, utile anche per calli e duroni, rimuovere l'inchiostro, levare la cera, pulire l'argento, eliminare cattivi odori, indispensabile alla Gran Madre.
Ristruttura il bagno di servizio con materiale di recupero.
Mette graziose salviette per gli ospiti nel bagno grande.
Lava tre volte il pavimento della cucina, -udite udite- mettendo le sedie sopra il tavolo.
Fa una torta di mele light.
Per la cena cucina addirittura due verdure. Le viene il dubbio se la pannocchia di mais fritta sia una verdura e giunge alla conclusione che sì, lo è.
Si compiace nel vedere che l'assenza di tre Fantastici su quattro durante il weekend ha preservato la casa dallo tsunami di mutande, slime appiccicato sul soffitto, armi bianche e armi da fuoco sparse in salotto.
Controlla di avere il rugginet, smacchiatore multiuso dalle proprietà taumaturgiche, e scopre di averne una scorta di 5 flaconcini dalla precedente visita della Grande Madre.
Prepara il tè.

Cose che fa la Gran Madre quando è ospite presso la GFamily.
Arriva carica di cibarie bolognesi e di doni per tutti.
Porta molti articoli da leggere alla Madre: articoli educativi che parlano quasi tutti dei terribili rischi di internet per l'umanità.
Identifica immediatamente i settori di intervento urgente.
Svuota il cesto della biancheria sporca.
Restaura il cesto della biancheria sporca che è stato aggredito dalla muffa.
Divide la biancheria da lavare per colore, materiale e uso in altrettante bacinelle.
scrive lunghe liste di cose da fare.
scrive lunghe liste di cose da acquistare.
Acquista guanti in gomma per lei stessa, che non sono mai presenti nella casa della Gfamily, che poi la Madre perderà.
Acquista il rugginet, perchè non ce ne sarà mai abbastanza. L'argentil. Lo smacchiatore agli enzimi. Sacchetti freezer e sottofedere, anch'esse mai abbastanza, per le quali lei nutre una ossessione morbosa.
Pulisce gli argenti.
Loda la sopravvivenza delle piante, attribuendone gentilmente alla Madre il merito, nonostante sappia che esse hanno trovato, da sole, strategie misteriose si sopravvivenza.
Critica la maleducazione delle gatte.
Arieggia tutta la casa per ore.
Legge storie a SuperMario.
Porta tutta la Gfamily a cena fuori.
Taglia le unghie ai Fantastici e conta le mutande sporche da lavare dichiarando che i conti non tornano.
Cerca di convincere i nipoti a lavarsi, con scarso successo.
Cuce, o costringe la Madre a cucire.
Trova infiniti bottoni mancanti.
Lava i maglioni a mano col sapone di marsiglia usando la tecnica delle lavandaie dei 1800 (tolto che per il fiume) avvolgendoli poi in grandi teli di spugna.
Critica i tempi moderni.

Madre e Figlia parlano molto, raccontano aneddoti e ricordi, anche.
Fanno i costumi di carnevale.
La Gran Madre resta sempre pochissimo.
Se ne vola via il terzo giorno e mezzo, come MaryPoppins.
Lascia la Madre troppo presto: aveva appena fatto a tempo a tornare un pò bambina, che già deve riguadagnare l'interezza del suo ruolo di adulta (che forse non ha mai del tutto avuto).



9 febbraio 2018

Me contro Facebook

L'ho fatto.
Ho eliminato l'app di Fb dal telefono.
Sembra facile, eh?
Tu pensi di poter smettere quando vuoi.
Invece, poi ti accorgi che Fb si era insinuato in ogni interstizio della tua vita, come un liquido incolore ma altamente vischioso che riempe tutto lo spazio a sua disposizione.
Premi il tasto:
DISINSTALLA
Improvvisamente hai l'horror vacui.
Sono nel piazzale della scuola, aspetto l'uscita dei bambini. Mi prende l'ansia: e adesso? che faccio? Sono nella fase misantropa, non voglio parlare con nessuno. Non ho argomenti.Ho dimenticato gli occhiali scuri a casa. Instauro una conversazione surreale con gli amichetti 5enni di SuperMario. Vengo a sapere un sacco di cose interessanti, come una associazione a delinquere di furto e ricettazione di macchinine della materna.
E adesso che sto al bar in attesa che il caffè si intiepidisca?
E la pensata geniale del momento, nell'istante in cui mi balena in testa, pare sprecata se non posso declamarla sul web.
Ora che ho fatto i biscotti, vuoi non dirlo a nessuno? Postare una fotina?
Improvvisamente ti sembra di essere sola, invisibile, insignificante.
Mi mancano le notifiche Facebook quasi come una garanzia della mia stessa esistenza. Non esisto più per nessuno?
E così ti accorgi della deformazione dell'io, della percezione distorta della propria esistenza, dell'illusione di appartenere a una comunità.
E ti accorgi, anche, di quanto tempo buttavi via, anche se apparentemente leggevi cose interessanti.
Da quando sono uscita dal palcoscenico di Facebook, ho osservato di più il mondo e le persone, ho disegnato di più,( e dipinto piatti) parlato e sopratutto ascoltato di più, ho affrontato il vuoto, sono rimasta in attesa, ho meditato di più.
Ho anche fatto più lavatrici, bevuto più caffè, mangiato più unghie.
La verità, comunque, sta sempre nel mezzo, non sono una talebana, e riconosco che Fb non è solo il male. Purchè esso non controlli le nostre vite ma rimanga esclusivamente uno strumento.
Alla fine, di Fb possiamo tenere alcune cose: pagine interessanti di arte, illustratori e grafici, spiritualità, economia
geopolitica, scienze (solo argomenti con target 15 anni), notizie (vere).

Cose che guarderò la sera, sul tablet, così stanca che non avrò la forza di scrivere stronzate.
Al messimo condivido le foto dei miei disegni.
Ho ancora crisi di astinenza, sopratutto nel piazzale della scuola, ma ce la farò.

6 febbraio 2018

Fine di mondo

Oggi vinco il premio MADRE DI MERDA per l'anno 2018/2019.

mi resta solo il caffè

Bevo molto caffe, e mi immalinconisco molto.
Organizzo cene lastminute, dando a me stessa talmente poco preavviso da costringermi a fare, forsennatamente: rendere il tempo denso e produttivo per non vedere la luce che cala.
Mangio cioccolata amara, che più amara non si può.
Ho la testa piena di figure, che scappano codarde appena le voglio catturare con la matita, come i sogni che non afferri al risveglio.
Vivo come sonnambula e mi risveglio solo quando mi arrabbio fortissimo o ascolto la musica.
Sono molto inadeguata soprattutto verso qualcuno dei Fantastici, con il quale sono sempre sbagliata, ma non riesco ad essere meglio. 
Mi illludo che preparare cibo sia l'accudimento necessario ed esaustivo. Preparo torte che nessuno mangia.
"questa marmellata non mi piace".
La torta è troppo simbolica dell' amore materno che vuole essere esemplare, quindi poi lo sputtanamento derivante dal fatto che la suddetta torta ammuffisce nel forno spento, cambia piano, da quello culinario a quello affettivo fallimentare.
La mia gamba è sempre più storta, commino storta e mi sento anche molto storta, e a disagio con me stessa.
Poi però ci sono le orchidee che sono rifiorite e mi dico, beh non può poi fare così schifo una persona che fa rifiorire le orchidee, ma poi penso che esse rifioriscono da sole, forse dovrei dare due pacche sulle spalle a loro, e dire: beh, per ora ce l'avete fatta.
Il Gmarito è assente per gran parte della settimana ultimamente, per lavoro. E' Appalermo, si dice, nella Gcasa.
La dominante genitoriale femminile non giova all'immalinconimento. 
Catwoman continua a spargere slime ovunque sfidando i freni inibitori che mi impedscono di cacciarla di casa. Stamattina della roba viola colava sciolta sul termosifone, perchè pare che gioisca nel farti trovare i suoi composti indelebili nei luoghi dove meno te lo aspetti.
Wonder ha detto la sua prima grave bugia con annesso sotterfugio, e la Madre qui presente ha pensato che il prossimo passo sarà sicuramente furmarsi le canne nel bagno della scuola, se invece ci fosse il gmarito lui avrebbe fatto due urli con quella sua faccia da arrabbiato, senza farsi film apocalittici.
Megamind tratta tutti come delle pezze da piedi, precisamente con più accanimento per le sue sorelle.

Per fortuna ci sono gli amici, come l'aria fresca che ti costringe a darti una svegliata e respirare, e scrollarti di dosso, almeno per una sera, il cemento rappreso della tua eterna inadempienza su tutto.
Naturalmente sono orribile, e comunque il mese di febbraio fa schifo.
Vado a bere altro caffè.


5 febbraio 2018

stranger things assai


Vado in bagno. Il lavandino è incrostato di roba blu. Annuso. 
Sembra dentifricio. 
Dentifricio alle 17? 
Beh, forse i Fantastici hanno iniziato a lavarsi i denti dopo la merenda? Potrei soprassedere sugli schizzi che risalgono fino allo specchio per questo impeto di igiene dentale.
Poi lo tocco. E' colloso e unto. Viscido. Non può essere dentifricio. Lavo tutto. Nell'asciugarmi le mani, esse mi restano incollate all'asciugamani. Anch'esso contaminato dal blob. Analizzo. Shampoo antiforfora. Dentifricio. Probabilmente Perlana. Sale. E molto, molto Vinavil.

Apro in freezer per prendere le fettine di pollo e mi rotolano in faccia tre contenitori (ex) sterili per feci, pieni di composti sospetti e non ancora del tutto ghiacciati, che quindi cadendo a terra schizzano roba sul pavimento. Almeno non sono feci. Uno sa di solvente ed è giallo fluo e l'altro ha l'odore del sole piatti e la consistenza di moccolo.
Apro il microonde per scaldarci la verdura e noto che qualcosa al suo interno è esploso, come un gremlins,  ricoprendo tutte le pareti di composto arancione al gusto di listerin. Il processo di cottura ha generato una reazione chimica che lo ha reso semi-gommoso e impulibile. Lo tocco: per fortuna non si muove. Per una settimana il latte scaldato nel microonde è risultato delicatamente mentolato.

Mi siedo sul divano (no, scherzavo. Io di solito, nei giorni feriali comprensivi del sabato, passo vicino al divano solo per raccogliere i cuscini da terra e rimetterceli sopra) e noto una macchia marrone. Non ci credo!
I gatti hanno cacato sul divano! 
Poi mi avvicino e noto del glitter. 
Non ci credo! 
i gatti hanno mangiato del glitter e poi hanno cacato sul divano! 
Poi annuso e sento odore di crema nivea. 
Non è possibile! I gatti hanno mangiato la crema nivea...un momento. Questa non è cacca. E' di nuovo, ancora, fottutissimo slime autoprodotto.

E' colpa mia. Sono io che gli facevo fare il pongo in casa e gli esperimenti con il bicarbonato, l'aceto, il detersivo. Sono io che mi rifiuto di comprare bustine di moccolo sciolto al gusto di muffin per 3 euro, quindi CatWoman ha deciso di provare tutti i 150 tutorial di una pazza trentenne youtuber che parla come Kiss me lycia e riesce a parlare per 20 minuti usando solo 8 parole di cui 4 sono morbidosissimo, sweety, fluffy e dolcissimo.
Però ora la prendo a mazzate lo stesso.