31 agosto 2020

far nuove le cose

Per cambiare vita non è indispensabile procurarsi cose nuove.

Ma far nuove le cose che si hanno già.




Ancora una volta, cambiare sguardo è il segreto, e a volte cambiare anche le abitudini non è una cattiva idea.


Io e mia cugina Occhioquadrato abbiamo realizzato il nostro progetto a cui lavoravamo su cui cincischiavamo da due anni, e abbiamo pubblicato un libro con le nostre poesie, che prendevano polvere in un cassetto da decenni.

Ho tagliato i capelli.



Ho cambiato disposizione alla veranda, ritrovandomi un l'impressione di una stanza nuova, più fruibile e spaziosa.

Ora devo cambiare disposizione anche alla mia giornata.

E fare più spazio nella mia anima.


Un restyling dello spirito, che non guasta.

Io e la mia lesboamica* pavese

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28 agosto 2020

Mother of the fishes

 Il primo anno a Milano come studentessa, risiedevo in uno studentato di Suore.

La mia camera era arredata un pò come una celletta monacale, con mobili marroni.

Il marrone è il colore della mortificazione.

C'era una finestra grande che dava sui tetti, e la mattina mi svegliavo sempre con i corvi che annunciavano sventure milanesi: pioggia, nebbia, scioperi ATM. 

Per tutto il primo anno invece di vedere il privilegio, la bellezza, e l'ampiezza dei miei orizzonti, mi sono messa in modalità risparmio energie, confermando la mediocrità con cui affronto tutto ciò che non è confortevole e rassicurante.

Di quel primo anno ricordo un sogno ricorrente. Dimenticavo contenitori pieni d'acqua per mesi, in stanze lontane, e quando vi ritornavo, in essi era proliferata spontaneamente vita sottoforma di pesci che si dibattevano nel torbido dell'acqua stagnante. Nel sogno era una esperienza terrificante e minacciosa. 

Eppure non potevo liberarmene, essi prolificavano e io li guardavo moltiplicarsi, divorarsi tra loro, e in qualche modo ne ero responsabile.

Da allora ho deciso che non avrei mai avuto pesci.

E che non sarei stata più in uno studentato di suore (ho ancora in bocca il ripugnante sapore di latte caldo UHT con il nescaffè).

Ora mi ritrovo con un acquario.

I nostri pesci però sono belli, come guizzanti fiori vivi , l'acqua è limpida, e l'unica nota inquietante è il teschio sul fondale. Nonostante ciò una vena di inquietudine, il sentirsi responsabile per la loro esistenza e il loro piccolo destino, è ormai incistata in me.

Quando si è perso il Gfamily-fish sono stata in ansia finchè non ho smontato mezzo acquario, (l'avranno divorato gli altri come in uno di quei racconti di Buzzati?), salvo poi, una volta rimesso tutto a posto, scoprire che era ricomparso dal nulla. Lo stronzetto.

Nel corso del salvataggio mi accorgo però che uno dei pesci (Fred) ha tutte le pinne mangiate. E' stato preso a morsi.

Dopo ore di ansia sottesa, mi reco al negozio di pesci, che porta il nome di un altro dei miei sogni ricorrenti (era forse un segno dell'Universo?) : Tsunami. Il signor pesciaro (pescivendolo evidentemente non è) mi dà un pò di sale marino da sciogliere nell'acqua per disinfettare le pinne offese.

Torno a casa, provvedo, sgrido i pesci che s'azzuffano, li guardo guizzare così silenziosi nel loro liquido mondo racchiuso.

Prima di andare a dormire vado a vedere come stanno, e li trovo un pò rallentati, stanno vicini sulla superficie, secondo me stanno per tirare le cuoia. I pesci rossi morti galleggianti con la pancia pallida all'aria hanno traumatizzato la mia infanzia.

-Oddio, questi pesci stanno male!-

Il Gmarito sospira. Vorrebbe dire: te l'avevo detto. Ma la clausola prematrimoniale che abbiamo firmato contiene precisamente il divieto di non pronunciare quelle parole, pena l'andare in bianco per il resto dei nostri giorni.

-Saranno stanchi! Pure i pesci dormono, la notte- Opta per la risposta adatta ad una bambina di 7 anni.

Io picchietto contro il vetro. Niente. Mi pare di vedere già l'occhio di Fahrenheit velato, un inizio di agonia. I pesci non reagiscono abbastanza. Così, convinta di avere fatto un errore fatale con il sale marino (forse non dovevo metterlo tutto?), ho svuotato mezzo acquario, cambiato l'acqua, messo le goccine per il cloro.

I pesci, che evidentemente stavano benissimo ma si stavano davvero preparando per andare a dormire, si sono incazzati qual tanto che bastava per aumentare il loro indice di vivacità e rassicurare me. Mother of The Fishes.(Ho il destino segnato, evidentemente)




25 agosto 2020

angosce

 -sono molto preoccupata per l'inizio del liceo- Wonder, a cena.

- eh, lo so, nuove materie, una scuola impegnativa, ma siamo convinti che tu ce la farai, sarai studiosa, e...-

-...perchè non so come vestirmi il primo giorno.-

Sono problemi.


Io invece stanotte non ho dormito, dalle 3 alle 3,40 perchè uno dei 6 pesci neon che rappresentano la famiglia Gfamily, è disperso. Sparito. Come posso restare indifferente alla scomparsa di un membro della famiglia, chi sarà sparito? Wonder? Possibile, data la sua tendenza all'isolamento. Catwoman? risucchiata dal filtro a cui si è troppo avvicinata per capirne il funzionamento? SuperMario, a caccia di cibo? O Megamind, alla ricerca di un passaggio segreto verso il mare aperto?Oppure uno dei due pesci genitori, lasciando quindi degli orfani?

Stanotte in preda ad una vera angoscia, ero tentata di alzarmi e smontare il filtro, cercare forse un cadaverino. Il mio, senz'altro.

Invece sono rimasta immobile nel letto, come in quei sogni in cui vuoi correre ma hai le gambe di cemento.


24 agosto 2020

cose divertenti e aneddoti sollazzanti

 Son qui che mi sforzo di cercare qualcosa di divertente da scrivere.

Non so se è colpa dell'età adolescenziale dei Fantastici, che tende a trasformare tutto in tragedia, o del mio senso dell'ironia che si è atrofizzato.

Nel frattempo SuperMario è diventato più vecchio di un anno.



 Non ha imparato ad andare in bicicletta, confermandosi BimboPatata o Culodipiombo anche dopo il traguardo degli 8 anni. Ma non disperiamo. Nel tentativo di guadagnare qualche cm in più per toccare terra coi piedi quando è sulla sua nuova bici regalata dagli zii, mangia come se dovesse prepararsi ad una carestia biblica.




Per il Suo compleanno sono riuscita ad organizzargli una piccola festa con chi c'era ad agosto, tra un arrivo e una partenza estiva. CatWoman ha organizzato una bella caccia al tesoro per arrivare al suo regalo.

Avendo manifestato una passione per i pesci, in sinergia con la nonna, gli abbiamo regalato un acquario.

E' un regalo da grandi, perchè prima di metterci i pesci va attivato con acqua, filtro e alcune fialette che lo devono rendere abitabile. Per una madre un bambino che vorrebbe tutto subito e fa fatica ad aspettare, è stata dura. Ma ce l'abbiamo fatta.

Sono arrivati quindi dopo 2 settimane 13 abitanti. 6 pesci neon che hanno il nome collettivo della Gfamily in quanto indistinguibili tra loro, RUSCO (che in bolognese significa monnezza), il pesce pulitore, MATITA, il pesce giallo e nero, TEX, quello tutto giallo, FRED, uno di colore rosso. Gli altri non li ho ancora memorizzati.

L'acquario è stato arredato in stile Goonies.

In questi giorni di agosto ci sono stati vari viavai di figli. Megamind è andato in montagna con suo cugino e  altri ragazzi, una escursione con penottamento in cui deve essersi molto divertito, a quanto pare. Si è poi fermato in montagna con la zia per qualche giorno.Poi si è dato il cambio con SuperMario. 

E' bello che si siano create queste occasioni di incontro, last minute, improvvisate e quindi del tutto regalate. Si approfitta poi di giornate belle per andare sul lago, o in ValSesia, dove sta la casa dei miei sogni che non avrò mai. E' tutto inaspettato e regalato.

cuginanza

In questo momento Megamind è a Firenze. Una ragazza del gruppo di amici creato al villaggio, ha invitato tutti a casa sua. Sono una quindicina. E' partito alle prime luci dell'alba, scontroso, sulle nuvole e sconclusionato, ma felice. Io mi sono svegliata alle 4.30 e gli ho chiesto credo 3 volte se aveva preso il biglietto del treno, i soldi, la mascherina, la valigia.

CatWoman è partita per il campo scout, con un pò di malinconia e molta emozione perchè passerà la notte in tenda da sola, causa COVID e distanziamento sociale.

Wonder vaga nel mondo ovattato e autoisolato e un pò autistico, dell'adolescenza, corroborato da enormi cuffie bluetooth. Legge i promessi sposi (costretta) e viene interrogata dal Gmarito ogni sera, a cui deve elencare 10 parole chiave tra le quali è proibito enunciare Renzo, Lucia, Matrimomio e Manzoni.

Gli umori della Gfamily tutta, non solo per gli under 16, variano come un cielo primaverile, e le variabili vanno da un brufolo sul mento, il numero dei contagi giornalieri, il tono di voce di una parola, la lunghezza di una versione di greco, il menù del venerdì.

casa dei sogni

lago di Rimasco

rimasco




14 agosto 2020

rientro

La Gfamily è rientrata dalle ferie.
Ci aspetta un lungo Agosto in cui assaporare l'estate cittadina, improvvisare piccole fughe, essere felici per le piccole cose. 
E sopratutto non fare altre valigie.
In cui fare i propositi per l'anno nuovo.
Un mese è lungo e la lista dei propositi sarà di conseguenza molto ambiziosa.
Dentro metterò di sicuro qualcosa a che vedere con la mia pigrizia, con la leggerezza e con il rigore.
Ogni anno devo riguadagnare le conquiste faticosamente raggiunte l'anno prima, perchè la vita è come stirare: t'ammazzi di fatica ma poi non resta fatto niente. 

Siamo stati in Toscana al mare, un last minute dopo l'annullamento del volo per la Grecia.
Una bellissima vacanza, azzurra, in una pineta infinita, dove ogni giorno un rave party di cicale impazzite sovrastavano ogni suono. Assieme ad una famiglia di amici con cui condividere cene, figli, aperitivi, tramonti, stellate.

Sulla strada del ritorno siamo stati dalla ZiaAnna e ZioFritz a Fontecchi, casa sperduta sulle colline nei pressi di Bologna, dove abbiamo istituito il nuovo corso da apicoltori per CatWoman e SuperMario, e il Gmarito ha acquisito un master in sterminio di topi. Oltre al consueto corso di cucina in TIGELLE.

Sì, ci sono stati degli imprevisti.Sì, ci si è rotta la macchina.
Sì, è un anno particolare. 
Ma prendiamo e teniamoci tutto. Cerchiamo di farne tesoro.

I Fantastici vanno e vengono da weekend montani dell'ultimo minuto, inviti che sorprendono e rendono felici, campi scout che sembravano irrealizzabili, soggiorni dalla nonna. 

Io mi dibatto nella mia solita discrepanza tra ciò che sogno, ciò che devo e ciò che (invece) sono e riesco a fare. Cioè pressochè niente, appena sopra il livello minimo di decenza.

Oggi inizierò la LungaLista.