27 maggio 2020

dimorare

Ci vuole una tenacia pazzesca a dimorare nella vita che si è scelti.

22 maggio 2020

l'altro giorno ho scritto un post premestruale, e infatti sono tornata a casa di pessimo umore.

19 maggio 2020

brava covid-onna di casa

Improvvisamente, non ho più tempo.
Non so come sia successo.
Nonostante io abbia sempre lavorato, qualche tempo fa, il lockdown mi aveva regalato ore in più, risparmiate dall'assenza delle varie attività, di tutti.

Invece piano piano sono state erose anche quelle.Da cosa?
Prima di tutto, dalla casa.
La continua generazione spontanea dello sporco, è dato ormai assodato. Qualche scienziato dovrebbe venire a studiare casa nostra.
Non importa quando ho spolverato. Una sottile polvere interstellare verrà richiamata dalle profondità dell'universo per depositarsi immediatamente sulle superfici.

I gatti spargono copiosamente batuffoli di peli dotati di vita propria così grossi che l'altro giorno gli ho versato dei croccantini in una ciotola.
Non importa quanto io li spazzoli. Con tutto il pelo che producono, se avessi un cardatore e sapessi lavorare a maglia, mi sarei fatta un plaid matrimoniale.

SuperMario produce trucioli di matite come fossimo in una segheria, che naturalmente si riversano (da soli) sul pavimento. Ritaglini di carta disseminati sotto al tavolo da pranzo completano il quadro.

Il lockdown mi ha regalato una supervista: se prima ero in grado di ignorare gli schizzi di pomodoro sopra i fornelli per tre giorni, e le ragnatele sul soffitto che manco le tombe egizie, ora intravedo le macchie di calcare sul lavello. E allora, è più forte di me. DEVO pulire. Una entità paranormale si impossessa di me.Qualcuno mi ha detto che cambio pure voce.

E' tutto un pulire la sabbietta ai gatti, passare lo swiffer, spazzare, igienizzare superfici, strofinare sanitari, raccogliere foglie, tirar su cuscini, togliere peli.

Faccio lavatrici continuamente, anche se stanno a casa tutto il giorno, sporcano tutto alla velocità della luce, a parte SuperMario, a cui devo sottrarre nottetempo i vestiti perchè vorrebbe mettersi la stessa maglietta di E.T. taglia 6 anni per il resto dei suoi giorni.

Stiro queste montagne di roba.

E poi cucino. 
Dovendo per forza cucinare, ho dirottato la creatività sul cibo.
Che peraltro non mangio, perchè- che novità!- sono a dieta.

Faccio ginnastica, un fantastico allenamento di step-climbing, che sarebbe fatti-le scale-su-e-giù-fino-a-sfiancarti tutte le sere, dopo cena. (eh, perchè prima non ho tempo. Ho dovuto preparare il pan brioche, la ketchup fatto in casa, la crostata, le polpette di tonno e zucchine, la focaccia genovese, la pasta all'amatriciana, il salmone in crosta.

Leggo? no.
Disegno? no.

Devo darmi una regolata e dismettere queste vesti di brava massaia, comprare scatolette di tonno, riso in busta, cordon bleu pronti, e surgelati. E fare pazze cose creative.
Ma non troppo, sono poi sempre io, pazza ma con parsimonia.
Che sennò mi stanco troppo.


le manie igieniste, primo sintomo di nevrosi ossessiva compulsiva



4 maggio 2020

caffè e miraggi

Diciamocelo, siamo un pò alla frutta.
Abbiamo fatto serate di giochi in famiglia, cucinato il pane,la focaccia, le tagliatelle e decine di ciambelloni. Abbiamo fatto lavoretti, disegni, collage. Fatto un corso di economia domestica, imparato a pulire, riordinato armadi.Abbiamo fatto esperimenti, piantato semi di qualsiasi cosa, provato l'idrocultura, la costruzione di una biosfera casalinga.
Abbiamo partecipato a aperitivi via skype, videoconversazioni, incontri.
Io personalmente ho cucito mascherine, dipinto teiere, riorganizzato la dispensa, fatto gioielli con il DAS.Ho iniziato un allenamento tutti i giorni, e anche l'ennesima dieta che sta dando qualche risultato.
Il Gmarito ha giocato a calcio nell'appartamento nuovo con SuperMario, ha aggiustato un pc, imparato a fare le tagliatelle, abbandonato la dieta (per forza, con tutt quello che cucino!).
Riesco comunque ancora a rimandare con varie scuse il mio cambio dell'armadio, e questo la dice molto lunga.

Ora abbiamo un pò finito le idee.
Io faccio fatica a dormire, nemmeno la sonnolenza postprandiale mi regala più quei magici sonnellini di bellezza, e ora- ironia della sorta- sono in deficit di sonno, oltre che di dolci.
E quando non posso più rifugiarmi nel cibo o nel sonno, e la vena creativa finisce per inaridirsi, rischio di trasformarmi in un essere orribile.
I Fantastici sono sostanzialmente stufi e non sanno a quale data possono aggrapparsi, visto che quella del 4 maggio è un miraggio.
-Mamma, i miei amici si stanno organizzando per vedersi...-
-Ah, si? a luglio intendi-
-No, per il 4 magg...-
-Hai il fidanzato?-
-no.-
-Devi andare al lavoro?-
-No-
-Allora non puoi uscire-
- Ah! Ma quindi se avevo un fidanza...-
-No. Comunque no.-

Io e il Gmarito ci incontriamo nelle pause caffè. Perchè l'amore ha più che mai ora bisogno di distanza, più di un metro sicuro. Lo spazio è fondamentale per poter sentire la nostalgia dell'altro. 
Beviamo molti caffè, in ogni caso.
-Amore, vuoi un caffè?-
-Certo. Ma tra un paio d'ore. Perchè lo abbiamo appena bevuto-
-Ah, l'ho fatto alla fine? Ma l'ho poi bevuto?-
-Boh, sai che non ho notato se alla fine l'hai bevuto?Aspetta che cerco la tazzina, e vedo se è piena...-
-In ogni caso, accendi la macchina per dopo.-
Forse questa cosa potrebbe avere a che fare con la mia insonnia, ora che ci penso.

Ci incontriamo spesso anche nei dintorni del lavello.
Il marito:-Ciao amore!-
-Ciao!-
-Tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?-
A volte i mariti si distraggono e dicono cose di cui possono pentirsi. In effetti, la faccia del gmarito, appena finito di terminare la frase, tradiva la consapevolezza di essere caduto in fallo. Ma non immaginava ancora l'immensità del suo errore.
-Sì, amore. Ho bisogno che tu...mi faccia sentire speciale-
Si è impietrito per qualche istante, poi ha assunto un'aria declamatoria, mentre pronunciava:-Tu sei una donna straordinariamente speciale per me!-
-Non ho detto che ho bisogno CHE TU MI DICA che sono speciale, ma che tu MI CI FACCIA SENTIRE. Non è così facile, amore. Puoi riprovarci, se vuoi-
Non l'ho più visto fino alla cena. Quel giorno abbiamo preso pochi caffè.

SuperMario soffre.
Oggi dovrebbe andare a trovare la nonna, congiunto autorizzato e certificato DOC Regione Lombardia, avente giardino.
Sarà il suo primo giorno fuori casa dall'8 marzo.

Vivere alla giornata, ora, non basta più, comunque.
i gioielli che vorrei me li faccio da sola

voglia di mare


spille-alberi

orecchini strani

casa, parola dell'anno





finalmente ho riciclato le camicie rotte del marito facendone cuscini

"come si fa a dormire con tutti QUESTI CUSCINI!" "Amore, non volevi che buttassi le tue amate camicie, ora le hai sempre con te, non sei felice?"