14 giugno 2016

palloncini d'estate



Sono tornata al lavoro ormai da un mese.

Visto che sono una donna che va a sentimento, ondeggio tra l’iperattività ed essere piena di energia come se mi fossi appena sniffata la colla, ad essere la regina delle Larve che pure passare i fornelli non ce la può fare.

Eh, sì, sono stata regina delle larve con gamba rotta per mesi, ma si vede che in fondo mi piaceva, possibilmente senza gamba rotta.  Se vado alla recita di SuperMario torno a casa sfatta come se avessi fatto il triathlon.

I Fantastici invece sono felici e leggeri come palloncini pieni di Elio.

Inizia l’oratorio estivo.

WonderWoman si prova 5 paia di pantaloncini che a casa mia si sarebbero chiamate mutande, e ci intona la maglietta nuova-che poi per nuova si intende data di seconda mano dalla gang  delle mamme dello spacciatrici di vestiti usati-. La regola oratoriale è “indossa i pantaloncini più corti che hai nell’armadio”

CatWoman anche lei si prova pantaloncini e maglietta intonata salvo poi tornare dall’oratorio con le braccia ricoperte di scritte fatte cool pennarello indelebile, la faccia con sopra colori innominabili, i capelli che sulla testa gli han formato una foresta (densa sporca puzzolente, dice a lei tutta la gente…)

Megamind vende i suoi disegni al mercatino dell’oratorio e ci fa un pacco di soldi, ma perché a me non mi è venuto mai in mente da bambina?

All’oratorio ogni bambino può vendere ciò che vuole. Non ci sono regole. E’ un mercato unico nel suo genere, perché circolano i centesimi. Ovvero pezzi da uno e cinque centesimi hanno un valore reale e addirittura  puoi comperarci qualcosa. Una caramella, un palloncino, una gomma usata.

E’ unico perché i bambini vengono invitati a dare il ricavato (qualunque cifra sia) al Don, che lo versa alla caritas per le famiglie povere, e in cambio dà ai bambini un buono per  una granita. E non crediate.
Quella granita è ambitissima.

Le bambine stanno raccattando l’inverosimile dai cassetti e luoghi reconditi, accumulando un mare di cianfrusaglie da vendere, con mia somma gioia, se non fosse che tornano a casa con l’equivalente di utilissimi oggetti tipo un portachiavi a forma di colla Pritt che avevano venduto l’anno scorso e ci siamo riguadagnati (ma loro giurano che non è lo stesso).

Sono destinata a vivere con accumulatori seriali.

Questa estate che tarda a partire è perfetta per me. Mi manca solo la natura, mi trovo nella mia fase “ah che bello se avessimo una casa in campagna”, ma so che dura poco. E’ uno dei miei tanti trip che arrivano come le rondini, e se ne vanno quando cadono le foglie.

Mi piace vedere i Fantastici così. Che vanno da soli all’oratorio, WonderWoman che è partita oggi per stare 5 giorni in montagna col suo gruppo ACR e in seguito se ne andrà in Sardegna con l'amicadelcuore, Megamind che apprezza la sua preziosissima prima indipendenza e partirà anche lui per una vacanza oratoriale e poi per le Vacanze di Branco con sua sorella Catwoman.
Siamo sull’orlo delle adolescenze, un magico momento che devo godermi come l’ultimo gelato dell’estate.

9 giugno 2016

neuroni come criceti


Il mio neurone è come un criceto in un labirinto che non trova l’uscita

Evvai, è mercoledì la scuola è finita.

Ah, vuoto dell’estate.

No, aspetta domani è mercoledìì, c’è la Pizzata di classe di Catwoman. Dov’è che era? All’Oratorio.

Oddio e quando era la pizzata di Megamind? Ah. Oh. Sempre domani. Alle 20.

E quella di Catwoman? Ah, si. Alle 18.30.

Ma dov’è che devo accompagnarla, aspetta. Ah, sì, all’Oratorio. Ok. E Megamind? Al Ristorante InculoAilupi, si.

Oddio, ma a che ora.

Ah, si alle 20. Ok. Sempre alle 20.00.

Mi pareva ci fosse dell’altro. Ma era la pizzata, quella di CatWoman o una festa di compleanno? Ah, no la festa di compleanno è venerdì.

 Ma non ricordo dove. All’oratorio? No, quella è la pizzata (quanti soldi devo dare? Soldi della pizza o soldi per il regalo del compleanno?)

Il compleanno di chi, poi. Che poi a che ora sarà sto compleanno? Alle 18.30? No, quella è la pizzata.

Alle 20.00.

 No è l’altra pizzata.

Ah, forse mi ero messa d’accordo che la prendeva la mamma di un suo compagno (forse il festeggiato?)

Ma mi sembra che devo portare qualcosa. Una torta. Alla Pizzata. In Oratorio. O al compleanno?

No, allora domani devo dare i soldi del regalo E la torta. E i bicchieri.

Bicchieri?

Perchè sto pensando ai bicchieri… I bicchieri mi dicono qualcosa.

Ah, si! Sempre domani c’è la recita di SuperMario! Bicchieri! E maglietta rossa! Ommioddio a che ora.

Sarà alle 14.00 nell’Aula FornoCrematorio.

Ma poi, alla fine domani che hanno finito la scuola e io lavoro?!? (panico.)

…Ah, ma sì, inizia l’Oratorio! Giusto, giusto.

(E CatWoman che deve andare alla festa? Ah, si la viene a prendere la mamma del bambino che forse è il festeggiato.)

Ok. Ok.

Oratorio.

Oratorio quindi: preparare zaini, pranzi al sacco, roba per piscina. Ah, no la piscina è venerdì. E la pizza in oratorio quando la mangiano? Al venerdì. Giusto.

Eppure anche venerdì mi dice qualcosa.

Venerdì, venerdì. Ah, Megamind parte per il weekend con suo padre.

Quindi valigia. Ok. Venerdì.

Ma poi, al mattino di venerdì che io lavoro, devo cucinare per Megamind che torna da scuola alle 14.

Ma, no che dico, la scuola è finita oggi! E mentre lavoro…(?!)

Ah. Beh.…vanno all’oratorio. Ok.

Ma l’Oratorio l’ho pagato? Ma sì, sennò lo pago mercoledì che devo andare già in oratorio per…(per?)

Ah, si per la festa di CatWoman, anzi no, la pizzata. Che devo portare la torta. E i soldi.

Venerdì a che ora finirà la festa.

 

Cioè no, non ce la posso fare a fare l’upgrade.

E ho pure tutto segnato sull’agenda del telefono con gli alert.

Vado a lavare la maglietta rossa, che sennò non è pronta per la recita di SuperMario che poi dopo riguardo che giorno è.

Dovrò preparare anche il pranzo per Megamind per quando torna da scuola.

Ah, no è all’oratorio

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

7 giugno 2016

romantik!


 
Il romanticismo non esiste.

Il problema del romanticismo c’è.

Tendenzialmente la donna accusa l’uomo di non essere romantico.

La questione è assolutamente irrisolvibile, in quanto è come discutere sull’essere pessimisti. I pessimista negherà di essere tale, affermando di essere realista.

Oppure è come discutere dell’acquisto durante i saldi. Uno farà notare il costo di quella cosa peraltro inutile, l’altra vedrà il risparmio (che è uguale ad un guadagno) di quella cosa assolutamente indispensabile.

Ecco, difficile che un uomo ammetta di non essere romantico. Il problema è capire se guardare una partita con una mano che tiene una birra e l’altra sulla coscia della donna (magari anche con una candela alla citronella antizanzare accesa) sia effettivamente una cosa romantica.

Ecco per esempio io trovo romantico tipo dipingere un muro assieme. Con determinate condizioni, ovvero:

1-      Niente Fantastici 4 attorno

2-      Possibilmente il muro colorato

3-      Possibilmente un colore da me scelto

4-      Musica di sottofondo

5-      Ordinare una pizza per cena

6-      Scambiarsi un bacino tra una rullata e l’altra

Oppure trovo romantiche le sorprese. Parlo di soprese a me destinate.

“ sorpresa! Stasera sono fuori a cena con gli amici” oppure “sopresa! Stasera passiamo tutta la serata a raccogliere i documenti per la dichiarazione dei rediti!” Non valgono.

Quanto alle sorprese, ho poche pretese.

Lo dico sempre che sono una donna a basso mantenimento, con aspettative da ragazza di parrocchia.

 Vale come sorpresa anche un cioccolatino (ma ora no, che sono a dieta) o la deportazione di tutti i fantastici 4 dalla nonna per passare una serata da soli. Un fiore, una piantina, un buono per un gelato. (Ma ora no, che sono a dieta).

Trovo romantico lavorare al computer allo stesso tavolo, di notte, nella casa silenziosa, e farsi semplicemente compagnia, anche se sai che l’altro finge di ascoltarti mentre digita sul suo pc.

Rimanere in spiaggia alla sera anche dopo che lo stabilimento è chiuso. Anche vedere l’alba sarebbe carino, se non fosse che la fanno ad un ora impossibile.

Non è poi vero che ogni cosa sia romantica, e che dipende da come la si vive.

Per esempio farsi depilare le gambe dal marito/compagno, no, non è romantico anche se lo si fa con una candela accesa, che poi tra l’altro non ci si vede una mazza e ci si recide la safena.

Per quello che mi riguarda perché una situazione sia romantica prima di tutto ci vuole la contemplazione e la bellezza. (sì, io trovo la bellezza pure nel passare un rullo sgocciolante e colorato sul muro)

La solitudine.

Qualcosa che ti illude che per un attimo si è solo in due. E’ stare un attimo sospesi con il cuore accordato sulla stessa vibrazione, come quando si pensa la stessa cosa e ci si guarda e si capisce ce si stava pensando appunto la stessa cosa.

Insomma la romanticheria, capita.

Se sogni una cena a lume di candela nella terrazza di un Hotel, ma il tuo uomo ( o la tua donna!) trova romantico montare la libreria nuova alle tre di notte, la romantitudine capiterà raramente.

Di per sé non esiste. E non è una legge dell’amore.

Non si può fare a meno del sesso. E nemmeno della comunicazione, della stima, del rispetto, ma del romanticismo se ne può fare anche a meno.

Il matrimonio non sarà nullo, se la tua metà , nonostante tu gli abbia mandato per 15 anni messaggi subliminali (e non)sulla tua serata romantica ideale , si ostina a credere che chiamarti patatona davanti agli amici sia essere come Ufficiale e Gentiluomo.

Se ci si sforza di fare una cosa romantica, non è detto che ci si riesca. Non basta la volontà. E neanche l’amore.

L’amore è necessario ma non sufficiente.

E comune, è tutta colpa dei films. (E di Jane Austen)

3 giugno 2016

complotto!


Io mi sento ancora sostanzialmente così
 
Non so se si era capito ma la vecchiezza è il tema del momento.

Un giorno sono andata alla palestra dove vado in piscina per la visita medica.

Dico il mio nome alle ragazze super gnocche che stanno alla reception, un misto di subrette ed hostess, mi fanno passare e vedo questo giovane ragazzo belloccio, palestrato, ventenne, con le mani in tasca che mi aspetta.

Strano, degli hostess maschi come accompagnatori, d’altra parte perché dovrebbero esserci solo donne oggetto? Mi sembra coerente con una politica di pari opportunità: anche i maschi hanno diritto di essere ragazzi-oggetto, no? E d’altra parte in palestra ci vanno più femmine che maschi, non abbiamo diritto anche noi ad essere accolte da bei ragazzetti?

Mi accompagna nello studio medico.

E si siede.

E realizzo che quello è il medico.

Devo averlo guardato qualche minuto attonita con la faccia ebete aspettando che mi facesse quantomeno delle scuse. O mi presentasse subito il suo Diploma di Laurea.

Non ho pensato subito che sia poco professionale non solo essere impunemente così giovani, ma anche presentarsi senza un camice, un affare per sentire il cuore appeso al collo, una siringa in mano, qualsiasi cosa che sia un segno di riconoscimento della facoltà di Medicina.

La cosa che penso per prima è.

Avrò fatto i peli?

Avrò il reggiseno di un colore anche solo lontanamente simile alle mutande?


Ovunque io mi giri sono circondata da tutte queste persone anagraficamente più giovani di me.

Ovvero:

Ma come è possibile che uno del 1990 possa essere già laureato?

E’ un complotto.