20 maggio 2012

Mario e Assuntina

Hanno una casa in mezzo al nulla delle colline di velluto che potrebbero essere in provincia di orvieto, se solo Orvieto facesse provincia.
Una casa grande, con spazio per pecore, e galline e conigli e ulivi. Spazio per accogliere tutti.
Una grande terrazza dove si può pattinare. E mangiare. Uno stanzone a piano terra con una tavolata lunga lunga,con tante sedie che non si possono contare, sempre pronta, e a fianco una immensa cucina che non ha nulla di superfluo ma alla quale contemporaneamente non manca  proprio nulla. Un forno a legna che inghiotte piccioni e porchette e  cinghiali, e conigli, e polli e pizze.
Ci sono Mario e Assuntina, che si svegliano alle 5 del mattino e accolgono sempre tutti con un sorriso, e un bicchiere di vino (O un pranzo. O una fetta di torta. O un caffè). Mario va a mungere le sue pecore da solo, perchè sennò scappano, a l'Assuntina fa la ricotta e il pecorino. Coltivano, potano, raccolgono, lavano cucinano, stirano, poi si fermano per un attimo. Assuntina dà la merenda alla zia Peppa,(suocera) di anni 91, che da qualche mese sta accucciata nel suo lettino con le lenzuola dei puffi, e che non se ne vola in cielo-come aveva detto il medico- perchè qui le vogliono troppo bene. Mario si siede in giardino e guarda.
A pochi metri c'è una microscopica casetta in cui vive la mamma di Assuntina, che non cammina più, e suo fratello. Assuntina cucina anche per loro. Lava, stira, pulisce, va su e giù tutto il giorno, e quando si ferma, è per guardare la zia Peppina. "se dorme, o è sveglia, o la devo lavà". Accanto al suo letto ci sono un biberon e una siringa.

Quando siamo arrivati, il primo giorno, tutti gli altri della zona erano venuti per la potatura degli ulivi. Le donne (zie, cugine, cognate, sorelle di cognati e fratelli di cugine, in una settimana non sono riuscita ad azzeccare una parentela) hanno preparato un pranzo che era un banchetto, sulla lunghissima tavolata in cui gli uomini stanno tutti seduti in fondo e si tengono le bottiglie di vino sempre dalla loro parte.
I miei porcellini si sono ambientati nel giro di un nanosecondo, la porellina nr 2 si è messa  a rotolarsi tra i cani (3 bastardini di gamba corta e dubbia igiene), la porcellina nr 3 ha guardato alla debita distanza e poi si è concentrata sui tricicli dei nipoti dell'Assuntina. Il porcellino nr 1, ha costruito un rifugio militare e trasformato alcuni bastoni in fucili. Dopo mezz'ora avevano fatto squadra con i nipoti di Assuntina e Mario, dopo due giorni la porcellina nr 2 chiamava in giardino a squarciagola:- AaaaOOOooo, Marioooo!- con accento lazio-umbro, la porcellina nr3, a Mario,  gli saltava sulle ginocchia col dito pollice in bocca (segno di massima sintonia e fiducia), il porcellino nr 1 intavolava con lui discorsi sulla metodologia di caccia al cinghiale dandogli il suo esperto parere sull'uso della doppietta.
Dopo 4 giorni erano Zio Mario e Zia Assuntina, e non si arrivava senza prima essere andati dalla Zia Peppina a dirle : "ciao", e i porcellini chiedevano se potevano vivere lì per sempre. E: "perchè mamma, l'Assuntina fa SOLO cose buone?"-(e tu no?).

Avremmo voluto, prima di ripartire, portare loro un regalo. Eppure, nonostante siano persone che non hanno assolutamente nulla di appena più del necessario, sono così ricche, che siamo stati ancora noi, andandocene, ad avere ricevuto di più di quanto mai avremmo potuto dare.
(e non parlo nè dei 5 litri di olio, nè delle 2 bottiglie di vino, nè dei miei 2,5 kg acquisiti in soli 7 giorni).

2 commenti:

  1. Entro qui per caso ... e mi piace si sta bene ... e poi questa storia qui ...vogliamo parlarne? queste storie qui sembra quasi non esistano piu' ...sono come un bicchier d'acqua in mezzo al deserto ...e tu mi hai abbeverata :D

    Ciao
    una bi-mamma isterica al punto giusto (mi ha attratto il tuo nome ;D)

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  2. Ciao, ben arrivata!!!!e grazie. (sì, queste storie e queste persone sono destinate ad estinguersi, perchè il mondo cambia, cambia l'economia, gli stili di vita e le priorità...

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