13 settembre 2012

provati per voi: il quarto figlio



Ecco.
Qui di seguito trovate com'è (per me,almeno) avere il quarto figlio, così non dovete per forza provare per saperlo.
Ogni volta che ho avuto un neonato (a parte il primo, che non fa testo, in quanto io madre inesperta, inefficiente, insicura e inetta e insonne e tutti gli altri aggettivi provvisti di suffisso -in che ci sono sul dizionario) avevo almeno un altro figlio ancora piccolo e non autosufficiente e ancora non aduso all'uso del gabinetto.
Ora che invece sono tutti e tre addirittura frequentanti la scuola pubblica, dotati di parola, in grado di lavarsi da soli (anche se dopo molti incentivi), e di preparare all'occorrenza anche un caffè per il genitore (parametro fondamentale di crescita a casa nostra), sembra quasi-ho detto quasi- una passeggiata.
Riesco perfino a fare i letti.
E si cena pure all'ora di cena (fuso orario lombardo), e sono previste nel menù perfino le verdure, le prime ad essere decurtate in mancanza di tempo (le cipolline sottaceto possono definirsi verdure?).
SuperMario non è un mangio-dormo-rimangio, direi piuttoso un mangio-mangio-mangio-c'holecoliche-rimangiolostesso-dormo un pò,ma non troppo.
Però tenendolo nel mei-tai, o in braccio, o con la tetta in bocca all'occorrenza, diciamo che riesco a fare una vita normale.
Dopo la prima settimana allucinante di rientro scolastico in cui tutti e tre i porcellini entravano e uscivano ognuno ad un orario diverso, conto, da lunedì, di recuperare il sonno.
E cioè, appena SuperMario accenna a dormire, cesso immediatamente di fare qualunque cosa io stia facendo (compreso Faccialibro, escluso consultare il catalogo IKEA) e mi getto letteralmente nel letto, non prima di avere staccato qualsiasi dispositivo in grado di emettere suoni (tranne SuperMario, per il quale non ho ancora trovato il tasto giusto).
In questo modo evito di arrivare a sera come una pazza dissennata e completamente in balia del delirio da privazione di sonno.
E poi, nel resto della giornata,appena posso, carico lavatrici, stendo pannolini lavabili, carico e scarico la lavapiatti, insomma cerco di tenere a bada il caos cosmico, preparo merende (cioè scarto crostatine, mica crederete che preparo torte, eh), cucino cibo commestibile.

Com'è avere (il quarto) figlio?
Sfinente e bellissimo. Perchè non c'è niente di più bello che assumersi un grande compito che sappiamo superare noi stessi.
E niente di più commuovente di un piccolo neonato che ti guarda con occhi concentrati, aspettandosi finalmente il suo primo sorriso.
E lui, aggrotta la fronte con aria sapiente.

Ed emette un gigantesco rutto.(Corredato di rigurgito a getto vulcanico)

(E infine si addormenta).

8 commenti:

  1. Io dovrei prima sfornare il terzo... no, non ce la posso fare!!! ;)

    ciao ciao
    Chiara

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  2. Sono contenta nel leggere che tutto procede.... Ho scritto procede e NON chiedo il COME!!!
    Avere dei figli è meraviglioso, non penso che voglio provare il tuo numero però, e sebbene i sacrifici sono tanti solo con un sorriso ti conquistano!!
    Kisssssssssssss a tutti, ma proprio a tutti!!
    Betta

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  3. Te l'avevo detto o no che non età poi così terribile?ma finché non hai provato non ci credevi, eh zucchina?

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  4. Pardon, che non ERA così terribile volevo dire.

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  5. Bello lo spirito con cui affronti la quarta maternità, facile non lo sarà di certo ma nemmeno impossibile.
    Per carità parla una prossima mamma di un secondo figlio non di un sesto, ma spero non finisca qui :)

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    1. auguri per il tuo secondo...pensa che per certi versi trovavo più pesante la vita con un figlio solo che con tre... superati i primissimi mesi.

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  6. bè, diciamo che molto sta nel fatto che evito di scrivere i post DOPO una notte in cui ho dormito solo 4 ore e non consecutive...facile non è, però è bello...almeno finchè non ricomincio a lavorare.
    :-(

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  7. Comunque hai proprio ragione: man mano è più facile. Non meno faticoso, ma più facile!!
    Speriamo che sia vero anche per i lsesto... Ma i fratelli grandi sono davvero una risorsa (lo vedo già in gravidanza) e, oltre alla maggiore esperienza acqusita, offrono validi diversivi per non permetterci di entrare in crisi per una colichetta o una poppata saltata. Non ce ne lasciano il tempo....

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