10 aprile 2014

una favola a lieto fine

C'era una volta una fanciulla, che aveva già trovato il suo principe azzurro.
Il suo principe azzurro era un pò poligamo, in quanto sposato pure con una lavastoviglie, due casse da stereo, e una vasca da bagno, ma lei era felice lo stesso, e comunque questa è un altra storia.
Questa fanciulla coraggiosa e mattiniera si svegliava ogni mattina molto presto e prendeva il treno per andare al lavoro, lasciando a casa due piccoli bambini addormentati, e il principe azzurro pure lui addormentato.
La fanciulla aveva un lavoro, ed in più questo lavoro le piaceva pure discretamente, dunque viveva felice e contenta.
Ma un brutto giorno arrivò il nuovo capo, che per l'esattezza era una nuova capa.

La nuova capa era giovane, e cattiva.
Era pure rossa di capelli, e dal medioevo in poi -quando le rosse le bruciavano nelle piazze- è risaputo che il più buono dei rossi ha ucciso suo padre.
(conosco una sola eccezione qui lo dico, tranquilla AnnaDaiCapelliRossi)
Inoltre, per la carriera, avrebbe voluto vendere l'anima al diavolo, ma essendo pure tirchia, aveva venduto solo il mento.
Infatti ella era senza mento.

La capa si chiava Signorina GASTRE, che faceva venire in mente una pastiglia per la gastroenterite, ma la fanciulla- che era molto intelligente, aveva subito intuito che il suo nome era un anagramma che nascondeva la natura stessa della sua capa ed anche la sua oscura provenienza.

La signorina Gastre non parlava.
Gridava.
Non chiedeva.
Ordinava.
Alla fanciulla, quando entrava in ufficio, faceva fare il saluto militare.
La signorina Gastre non era sposata.
Non era fidanzata.
Alla sera probabilmente rientrava nella bara.
Aveva orrore di qualunque cosa le facesse sovvenire la maternità, anche in termini lessicali.
Aveva scoperto che la fanciulla aveva due figli, attraverso domande indirette in quanto non riusciva a pronunciare la parola bambini.
-Perchè te ne vai a quest'ora?- Aveva gridato alla fanciulla che usciva dall'unfficio
-Perchè due giorni a settimana finisco prima-
-Vuoi dirmi che hai il....il.....il.... PART TIME?!?!- Aveva gridato la capa, dissimulando un conato di vomito, e la fanciulla avrebbe potuto giurare di avere visto saettare una lingua biforcuta tra i denti.
Da quel giorno la signorina Gastre trovò ogni scusa per fare lavorare la povera fanciulla fino a tardi con compiti inutili come contare le assi del parquet della sala riunioni, fare una media dell'utilizzo mensile di carta igienica, accertare il numero di sedie con le rotelle di tutta l'azienda, suddivise per colore.

La fanciulla diventò molto triste ma per dispetto verso la sua capa, faceva finta di niente.
La sua capa ogni giorno aveva i capelli più rossi, che sembrava le fosse andata a fuoco la testa, e le labbra anche loro sempre più rosse, come se avesse appena finito di bere sangue, e un giorno disse alla fanciulla che la spostava d'ufficio e la mise a lavorare nello sgabuzzino delle scope, e se avesse potuto l'avrebbe ricoperta di cenere, ma non c'erano camini nell'azienda.

La cattivissima capa stava tutto il giorno chiusa nel suo ufficio e per effetto di un incantesimo non entrava più il sole, e nella semioscurità la fanciulla poteva vederle gli occhi gialli brillare.

La fanciulla era disperata perchè tornava a casa a mezzanotte, dopo l'ultimo rintocco, quando i suoi bambini dormivano, e anche il suo principe azzurro, dopo avere caricato la lavapiatti, spolverato le casse stereo, e fatto un bagno nella vasca idromassaggio, dormiva già.

Allora, per amore della sua azzurrissima famiglia, la fanciulla andò da una nota fattucchiera, che aveva 100 anni e viveva  nel gabbiotto della metropolitana, era cieca e un pò sorda, ma profetizzava sempre i ritardi dei treni.
La vecchia l'ascoltò e le disse:
-Fatti regalare un paio di scarpe rosse, come i suoi capelli, poi batti il tacco tre volte tra loro. Comunque il treno delle 19,32 sarà in ritardo di 17 minuti-

La fanciulla si domandava chi avrebbe potuto regalarle le scarpe quel giorno, sopratutto rosse, quando notoriamente quella primavera andavano i colori pastello, e mentre così ragionava, vide in una vetrina due scintillanti scarpe rosse. Erano scontate al 50%.
-Quindi praticamente SONO REGALATE.-
Entrò e le comprò.
Poi battè i tacchi tra loro, e nella tasca della giacca comparve qualcosa.
Tirò fuori e c'era una bambolina di stoffa con rossissimi capelli e pelle bianca come quella di un cadavere di petto di pollo.
E una scatolina di spilli.

La fanciulla la portò a casa.
Sapeva cosa avrebbe dovuto fare.
Però la fanciulla era buona e gentile, e si faceva scrupolo a trafiggere la bamboletta-wudu nella milza, tanto più che non era molto preparata in anatomia.
Più la guardava, più le mancava la cattiveria.
Lasciò il wudù sul comodino e l'indomani se lo scordò lì, prese il treno e andò al lavoro, lasciando i bimbi addormentati nei loro lettini e il principe azzurro anche.

La sua bambina quando si svegliò trovò la bamboletta.
La vide nuda e la vestì con un vestito delle winx che non proprio sobrio come un armani.
La vide pallida e le disegnò delle gote rosse.
La vide bruttina, e pensò che avesse bisogno di un fidanzato.
Disegnò un cuore sul petto della bambola wudù.
Chiese a suo fratello Batman, ma era già occupato.
Gli chiese l'uomo ragno, ma gli mancava una gamba e forse qualcos'altro.
Gli chiese Buzz Lightyear ma era in missione spaziale verso l'infinito. (E oltre).
E così ripiegò su Manny Tuttofare, non era un fusto, ma almeno sapeva fare delle cose. Molte cose, a quanto pare.

Alla sera la fanciulla tornò a casa e raccontò ai suoi bambini che aveva trovato la sua capa signorina Gastre  (s)vestita come una prostituta, sdraiata sulla scrivania, che copulava  dava dei bacini all'elettricista che era venuto a cambiare una lampadina, ed in pausa pranzo era scappata a Cesenatico a conoscere sua madre.


Da allora la fanciulla non la vide più, seppe che era diventata proprietaria di una piadineria e che pesava 120 kg.
E vissero tutti felici e contenti.

eh, sì, è una storia (quasi) vera.







3 commenti:

  1. No, adesso devi dirci QUANTO vero c'è in questa storiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

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