24 novembre 2016

Le sere della Gfamily


A volte mi chiedo davvero:

Ma seriamente, come pensavo di potercela minimamente fare a gestire, organizzare, prendermi cura, evitare la catastrofe, con una famiglia di 6 persone?

Ogni tanto metto il fermo immagine, esco dal mio corpo, e mi guardo da fuori come un film e mi dico: ma questa è veramente una squinternata.

Ma poi basta mettere una colonna sonora adatta e folle come per esempio Barbara Ann dei Beach Boys (quella dell’acqua Sangemini, presente) e si trasforma tutto in una simpatica commedia in cui non può capitare niente di brutto per davvero.

Poi, da quando ho avuto l’illuminazione dei Turni e del sistema di contributo famigliare incentivante, unito ad un sistema sanzionatorio efficacie, le cose sono migliorate assai, soprattutto nel momento peggiore per il mio equilibrio psicofisico, ovvero alla sera.

Per apparecchiare e sparecchiare sono previsti turni obbligatori. Accanto a ciò ci sono tutta una serie di servizi remunerati tramite punteggi: portare giù la spazzatura, giocare con SuperMario per distrarlo e permettere alla Madre di svolgere con efficacia i suoi compiti e non sclerare, riordinare anche cose non proprie, pulire, ed altri simpatici lavoretti. Al raggiungimento di un tot di punti, scatta un piccolo regalo.

Sono previste anche delle sanzioni, ovvero la perdita di punti in caso di mancato assolvimento dei compiti, parolacce, dispetti, disubbidienze.

Così alla sera, dopo che è stato sparecchiato (che comprende anche togliere la tovaglia), mentre la Madre carica la lavapiatti, se non è necessario terminare qualche divisione, pagina di studio, disegni di cartine geografiche, firmare decine di fogli di avvisi, i Fantastici grandi si prendono cura di SuperMario: metterlo in pigiama, lavargli i denti, leggergli una storia.

Ovviamente, facendo fare a loro, viene sempre fuori un po’ di bordello. Molto gettonata è la lettura della storia, mentre lavargli i denti- essendo connesso con la pulizia- non è cool.

Poi ci si mette pure Mario a creare delle faide fratellari in quanto, trovandosi al centro di un giro d’affari di 2 o addirittura 4 punti, vuole dire la sua, mettendo il veto su chi deve fare cosa.

-Sennò mi metto in pigiama da solo!- minaccia

Svelando improvvisamente la sua totale autosufficienza e rendendo completamente inutile l’intervento dei fratelli.

Ma bisogna pur far girare l’economia.

Intanto io, vado sull’ellittica.

Tempo fa l’ellittica si era messa a cigolare. Ovviamente era colpa de Gmarito che con il suo peso da manzo latino (tutti muscoli, sia chiaro) aveva incrinato non so quale delicato ingranaggio a me sconosciuto e incomprensibile: mi ero limitata a cospargerla tutta con lo svitol, in modo che poi era diventata così unta che scivolavo via da tutte le parti.

Così ogni sera da almeno due mesi a questa parte dalle 22.00 alle 23.30 circa dal nostro piano i vicini potevano udire continui e  ritmati cigolii, che in ogni caso devono avere creato una discreta reputazione del suddetto Gmarito.

Poi, durante una visita di cortesia di Fabrico, che non riesce ad esimersi dal riparare la qualunque in casa nostra, trovando sempre pane per i suoi denti, visto che nella nostra famiglia non si raggiungono mai i due anni di garanzia, l’ha riparata. Ha girato ‘na vite con una cosa che si chiama chiave a botte, o brugola spagnola o mandrino angolare, non mi ricordo.
 

E l’ellittica è diventata come nuova.

Per i vicini, il Gmarito ha perso il suo smalto, ma almeno io la sera riesco ad andare sull’ellittica e vedere contemporaneamente la mia serie preferita senza interferenze cigolanti.

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