Avete presente nelle favole classiche italiane? L’eroe o l’eroina
di turno, per agguantare un happy and decente, devono sempre superare una serie
di prove, per le quali servono qualità e doni particolari, o una certa
furbizia, o qualche oggetto magico donato da un personaggio minore durante il
viaggio iniziatico del protagonista. Ecco anche la Madre, tragicomica attrice
della storia della sua vita, alle prese con l’incipienza della scuola, ha tutta
una serie di enigmi da risolvere, e complessi ostacoli da superare.
Prima prova: i libri di testo.
Quest’anno, in cui WonderWoman inizia la scuola media, ho
deciso che avrei preso libri usati.
Ingenuamente uno pensa che avendo il fratello fatto fa
seconda, i suoi libri di prima passeranno alla sorella.
Grave ingenuità. La cosa è naturalmente più complessa.
Viene diramato un elenco libri dal sito ufficiale della
scuola. Noto con soddisfazione che i libri sono gli stessi per tutte le sezioni,
tranne quelli con discipline particolari, come chi fa tedesco. Contatto una
madre veterana, con 5 figli e dunque una annosa esperienza nella scuola media,
che dovrebbe procurarmi i libri usati.
Elenco alla mano, noto che i libri di Megamind sono tutti
diversi. La veterana mi spiega che dopo un ciclo di circa tre anni i libri
vengono rottamati. Vengono semplicemente
cambiati, mica che per sbaglio una famiglia possa risparmiare quelle due trecento
euro. Poi ci sono i libri che SEMBRANO gli stessi: stesso titolo, stessa
materia, stesso autore, stessa casa editrice.
-Questo ce l’ho! Era quello di Megamind!-
-Ehhh, no. Devi controllare anche il codice IBS….SEMBRA lo
stesso, ma l’ultima cifra è diversa. Quindi devi comprarlo, e non esiste usato,
perché l’hanno fatto quest’anno. –
La Veterana sa, è sgamata. Alla fine, dopo verifiche
incrociate su codici a 16 cifre, dal fratello eredita solo il libro di Arte,
che essendo volume unico se lo litigheranno tutto l’anno.
Il risultato è che l’80% dei libri dei Megamind sono
obsoleti, ma non perché hanno confutato il teorema di Pitagora o scoperto nuove
leggi che hanno sovvertito l’aritmetica, ma perché sennò le case editrici
falliscono.
Alla fine, con l’aiuti speciale della Madre Veterana Penta-figliata,
almeno un buon 30% di libri sono riuscita ad aggiudicarmeli a metà prezzo
usati, costringendo poi i Fantastici a sessioni estenuanti di cancellatura degli
esercizi eseguiti a matita, che ha generato una quantità di residuo sottoforma
di sabbietta gommosa che neanche le tempeste di sabbia del Sahara.
Seconda prova: le certificazioni vaccinali
Potevo io avere tutti i certificati dei Fantastici?
No, of course. Mi mancava quello di Megamind, perché troppo
vecchio e non erano ancora in auge i certificati, e quello di CatWoman per
motivi oscuri. Come si organizza un Ufficio vaccinazioni di fronte all’emergenza
obbligo vaccinale/ emissione certificati/ pianificazione di appuntamenti?
Non si organizza. Prosegue come al solito, rimanendo aperto
esclusivamente dalle 11 alle 12, 60 minuti nei quali devono vaccinare infanti,
verificare vaccinazioni di chiunque, emettere certificati e pianificare
appuntamenti. Era ovvio. La sala d’aspetto in cui sono giunta era satura della
peggio specie umana: quella delle Madri alle prese con la burocrazia: occhi
fuori dalle orbite, ascelle pezzate, bava alla bocca, lo scricchiolio di zanne
digrignate. La poveretta che dava il numerino fuori dalla porta era
perfettamente consapevole di rischiare il linciaggio. Gente che era appostata lì
dalle nove. Io mi sono aggiudicata il 16, e avevano appena evaso il 78. Tra
commenti razzisti sugli stranieri che portano le malattie e difese a spada
tratta degli anti vax (“perché io non li
voglio mica giudicare, ognuno fa quello che vuole.” “Certo, mia cara liberista
furba come una volpe impagliata, ora che hai permesso a quelli di fare quello
che vogliono, tu sei obbligata a dimostrare che tuo figlio sia vaccinato, però
è sempre comunque colpa degli stranieri”), ad un certo punto ho sentito una
voce che chiamava il mio numerino magico, e mi sono aggiudicata finalmente i
certificati mancanti.
Terza prova: il materiale scolastico.
Il materiale scolastico non si sa mai quale sarà. E’
qualcosa sempre velato di fitto mistero. Qualche maestra illuminata, bontà sua,
a fine anno diramerà la lista tramite il diabolico gruppo w’up. Ma
tendenzialmente succederà che a qualcuno mancherà qualcosa. Da un anno all’altro
saltano fuori nuove esigenze, sempre e comunque all’ultimo minuto. La spesona
con la quale avevi svaligiato il reparto cartoleria supermercato per fare delle
scorte definitive aggiudicandoti un certo risparmio, non sarà mai esaustiva. O
ti mancano i separatori colorati coi buchi, o scopri che serve un quadernone ad
anelli obbligatoriamente blu, oppure che le copertine dei quaderni servono
trasparenti e non colorate. La lista del materiale sarà sempre più avanti di
te. E’ una lotta impari.
E insomma per ora le prime tre in qualche modo le ho
superate. Anche se mi manca il quaderno ad anelli blu.
Io oggi ho fatto un richiamo ai miei due grandi sono indietro di 5 anni mi faceva notare una mamma!!!ahahah anche il distretto del nostro paese nn si è per niente organizzato il medico stila liste prende appuntamenti fa i vaccini e risponde al telefono tutti urlano e insomma io mi sono alzata alle sei stamattina e ce l'ho fatta!!!!
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