14 giugno 2018

La fatica con CatWoman

CatWoman è sempre scontenta.
E' sempre arrabbiata.
Vive sul lato oscuro della luna.
Prende tutto sul personale.
Il tempo, i compagni, uno sguardo della maestra, un divieto: tutto congiura contro di lei.
E' spesso annoiata.
A parte quando è davanti ad uno schermo.
Allora potrebbe andare avanti per ore, inebetita.
Richiede costantemente attenzioni.
E' gelosa di sua sorella, che ormai è uscita dal suo mondo ancora di bambina, proiettata verso la fase più cretina dell'adolescenza.
La guarda con invidia e dispetto, si sente esclusa, tradita e forse molto, troppo diversa.

Questo essere cupa e scontenta e rancorosa, come fosse Mercoledì della Famiglia Addams, mi devatsa.
Mi irrita. Mi dispiace. Mi contagia.
Mi rende una madre poco paziente, poco accogliente, nervosa, pervasa dai sensi di colpa per non essere capace di prendere le distanze, per non essere capace di influire sullo stato d'animo di lei, come quando era piccola e tu, Madre, avevi il potere di far tornare sempre il sole.

Insomma, vorrei una ricetta, per me più che per lei.
Ma non esistono ricettari simili.

Ho paura per lei.
Ho tutte le paure, per lei.
Per la sua vita, il suo futuro, l'essere così ipersensibile e suscettibile, la certezza che in questo modo soffrirà molto.
Paura che si incattivisca, o che sia sempre triste.


3 commenti:

  1. Capita, i figli sono anche così. Troverà la sua strada, una passione e crescerà..

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  2. Mia sorella vive sempre, sbuffando, incazzata e odiando il mondo. Solo alla soglia dei 40 anni si è resa conto che non è una tragedia, una malattia o qualcosa da combattere. E' il suo carattere e forse non si può fare altro che accettare e capire. Ma io faccio fatica a capire mia sorella, figurati se fosse mia figlia!

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    1. si...anche perchè se si tratta di tua figlia ti senti SEMPRE COMUNQUE responsabile.Vedere i figli infelici, sopratutto da grandi, è una tortura...

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