25 febbraio 2019

il disagio di noi madri

Megamind studia come un matto, chiuso nel suo antro, e qualunque cosa lo distragga da ciò, è fonte di nevrosi.
A parte il cibo.


Quando esce dalla sua stanza, passa in cucina e come le cavallette, divora tutto ciò che trova nel suo passaggio, lasciando solo briciole, vasetti vuoti di yogurt e altro packacing per alimenti desolatamente sventrato.
Il liceo classico è un macigno, per ora lo regge e sostanzialmente si fa onore. Del suo mondo di 14 enne conosciamo pochissimo, solo qualche spiraglio che lui vuole aprire improvvisamente per condividere qualche piccolo aneddoto, per poi chiudersi all'improvviso dopo qualche incauta domanda sgradita (Le imprudenti domande sono sempre materne: il segreto del Gmarito è non commentare mai, fingendo di non ascoltare, immerso nelle sue letture da smartphone, in modo da carpire incaute ammissioni dell'adolescente)
Tutta questa reticenza ovviamente amplifica le mie ansie ancestrali.
Ha gli occhi rossi, avrà fumato una canna?
Sembra triste, ci sarà una ragazza che non contraccambia il suo amore?
E' malinconico, è vittima di bullismo?
E' stanco, gli starà venendo una depressione?
E' troppo solo? E' emarginato? studia troppo? Ha la scoliosi?
Ovviamente io non faccio parola col Gmarito, sono cose che non si dicono.
Come quella volta che lui (il Gmarito) l'ha visto accidentalmente uscire di casa e andare verso il centro anzichè in stazione, me lo ha detto, e io tra tutte le ipotesi sono riuscita a pensare solo che magari si incontrava con degli spacciatori.
Megamind, che dall'età di 7 anni toglie la punta della banana perchè sua nonna gli ha detto che contiene germi tropicali mortali.
Megamind, che la zia Zulia gli ha detto che la farina bianca e il latte fanno male e da tre mesi al mattino si fa una spremuta e mangia biscotti integrali che sembrano di segatura.
Invece, ovviamente, era andato verso il centro semplicemente perchè, sbadato e sulle nuvole com'è, ha preso la strada delle medie, soprapensiero.

Ma non imparo.
E stamattina si è soffermato qualche secondo di più nel salutarmi prima di uscire, mi è sembrato di intuire una reticenza, e mi è partito il trip.

C'è del disagio.
Il mio.




2 commenti:

  1. Ahahahahaha!! Comunque da adolescente incazzusa e silenziosa purtroppo non posso che confermare il fatto che più fai così, più lui probabilmente si allontana. Non è una critica, né una minaccia, solo esperienza personale.
    Per dirti: ogni tanto mi succede ancora...

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    1. la verità è che lo so.Lo so benissimo! Ma è più forte di me, è la mia ansia incontenibile: io provo a imbrigliarla, ma ogni tanto scappa fuori...

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