2 luglio 2019

quasi organizzata e quasi equilibrata e quasi vacanza

Stiamo per partire.
Quando sto per partire, io riesco a fare due cose antitetiche contemporaneamente.


Ovvero:
iniziare con larghissimo anticipo a fare liste di cose da fare e di cose da portarmi dietro, liste che aggiorno e correggo continuamente
e contemporaneamente 
arrivare l'ultimo giorno possibile per per farle.
Come faccia, non so. E' una specie di meraviglioso dono sfigato.

Quindi inizio ad angosciarmi mesi prima, tentando di sedare l'ansia redigendo liste dettagliatissime, per poi procrastinare fino all'ultimo ciò che ho elencato, perchè appunto troppo angosciata, ritrovandomi in una trappola mentale da cui esco semplicemente fingendo di NON accorgermi che il 6 luglio è tra tre giorni.
Cosa che riesco a fare benissimo, fino al giorno prima.

Poi,improvvisamente, mi trasformo in una efficiente macchina organizzativa e nefasta, una erinni proattiva che inizia ad accumulare metà del guardaroba estivo della Gfamily sul letto, pulisce lettiere dei gatti, svuota il frigo, lancia minacce a casaccio, spunta le voci dalle liste.
Questo con grande dispendio di energia e ansia per tutti.

Adesso sono appena sul ciglio del punto di non ritorno.
Per esempio, continuo a fare lavatrici perchè so che altrimenti non sarà pulita proprio quella maglietta che Wonder deve portare in vacanza.

Nel frattempo Megamind ha preso un treno ed è andato a Bologna dai nonni; il resto della GFamily lo raggiungerà sabato, quando ci sarà la grande festa per i 70 anni della Madre.
L'indomani poi partiremo per la Basilicata, quella regione di cui nessuno mai ricorda l'esistenza. (o era il Molise?)
Dopo 10 minuti dall'orario presunto di arrivo del treno a destinazione, mi scrive il Gmarito:
Amore: -tutto bene Megamind? è sceso?-
Io: - ah, non so, chiamalo-
A questo punto il Gamarito sta pensando che sono finalmente diventata una madre equilibrata, mi sono addirittura DIMENTICATA di chiamarlo per sapere se si è ricordato di scendere a Bologna, o sta viaggiando felice verso Firenze Santa maria Novella.
(...)
Amore:-E' arrivato.-
Io:- ah. Bene-
Amore:- mi ha  ANCHE detto che l'hai appena chiamato per sapere se era sceso a Bologna, se si era ricordato la valigia, ricordandogli di stare fermo sul binario ad aspettare la nonna-
Io:- ops.-





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