30 settembre 2019

Le figure di palta non finiscono mai

Mano a mano che i figli crescono ti accorgi che anche se all'apparenza sono tanto carini, e se ben vestiti sono anche decorativi, essi, per natura intrinseca, non sono funzionali a farti fare belle figure.




Forse solo verso i tre-quattro anni, quando dicevi: dì grazie alla signora e loro ubbidivano diligentemente, ricevendo in cambio un biscotto, ma di solito dopo poco comunque rovinavano tutto facendosi la cacca addosso o dicendo quelle cose sgradevoli che tutti pensano ma che non si dicono, alla stregua del Il re è nudo. (Di solito è una cosa del tipo: ma quella è la signora che hai detto che nessuno la sposerà mai?)
In ogni caso, con l'adolescenza puoi mettere da parte ogni illusione.
Nella migliore delle ipotesi, non ti faranno vergognare.
Questo dovevo tenerlo a mente giovedì, quando è venuto a cena da noi Don Paolo. Cioè invitare un prete è una cosa inedita e per quanto alla mano possa essere, mi ha fatto sperimentare nuove inadeguatezze.
Essendo un invito -ovviamente- last minute, ho dedicato il pomeriggio alla spesa (giovedì inizia la grande carestia e il frigo è come una landa desolata in cui trovi solo croste di formaggio e carote mummificate come Tutancamon) e alla preparazione di qualcosa di buono, ma anche facile, ma anche veloce.
Quindi ho omesso per mancanza di tempo di istruire i miei figli, che comunque già conoscono Don Paolo ma questo è un vantaggio solo apparente, perchè con gli sconosciuti hanno un minimo di soggezione in più che argina l'assenza di freni inibitori tipica dell'età infernale dell'adolescenza.
Quando è arrivato ci siamo seduti in salotto. 
Wonder si è presentata scalza, coi capelli sulla faccia come nei film horror giapponesi, dopo essere stata dovutamente sollecitata, ha salutato e si è eclissata in camera, dove ha iniziato una videochiamata infinita di cui sentivamo solo stralci di parole come: 
no, cioè, raga.
Megamind per fortuna è stato inizialmente più presentabile, puzza di piedi a parte. Nel frattempo SuperMario, che si nascondeva sotto il tavolo, ha fatto un cenno di saluto ed ha ricominciato a fare i rumori di mitragliatrice con la bocca inscenando battaglie immaginarie.
-E' un pò ipercinetico, Mario.- Commenta Don Paolo.
-No, sta solo giocando- risponde Megamind.
- Si, alla seconda guerra mondiale, quando fa le mitragliatrici e le granate, senti? Se invece fa il rumore del winchester sta ammazzando gli indiani- Interviene CatWoman nel frattempo tornata dagli scout.
-Spritz?- chiedo io.
Preparo l'aperitivo molto alcolico per me e per il Don (vorrei correggere il succo dei miei figli stordendoli con l'alcol, ma temo l'effetto paradosso) e poco dopo si palesa Womder, riemergendo dalla videochiamata, sempre scalza, accusando gli astanti di avere finito tutto il cibo, poi gira i tacchi è torna da dove è venuta.
Per fortuna giunge il Gmarito e ci trasferiamo in sala da pranzo.
Durante la cena Megamind chiede all'ospite cosa ne pensa del Papa, cioè più precisamente del fatto che ci sono due papi viventi contemporaneamente, quale dei due preferisce, perchè i preti non sono donne, e se un domani si potranno sposare.
CatWoman torna dal bagno dichiarando che un elastico per capelli gli è caduto nel cesso e che Megamind ha tirato l'acqua apposta, SuperMario viene a tavola con la pistola ad acqua -carica- rifiutandosi di riportarla in camera o almeno togliere il colpo in canna, Wonder critica la pasta col salmone.
Tutti si lamantano o tentano di dileguarsi alla richiesta di sparecchiare.
Don Paolo non fa un plissè e si mette a raccontare barzellette, decretando il successo della serata.

1 commento:

  1. Oh mamma...succede anche qui e i miei non sono adolescenti. Il commento normalmente è "bè di sicuro non vi annoiate mai" :((

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