4 maggio 2020

caffè e miraggi

Diciamocelo, siamo un pò alla frutta.
Abbiamo fatto serate di giochi in famiglia, cucinato il pane,la focaccia, le tagliatelle e decine di ciambelloni. Abbiamo fatto lavoretti, disegni, collage. Fatto un corso di economia domestica, imparato a pulire, riordinato armadi.Abbiamo fatto esperimenti, piantato semi di qualsiasi cosa, provato l'idrocultura, la costruzione di una biosfera casalinga.
Abbiamo partecipato a aperitivi via skype, videoconversazioni, incontri.
Io personalmente ho cucito mascherine, dipinto teiere, riorganizzato la dispensa, fatto gioielli con il DAS.Ho iniziato un allenamento tutti i giorni, e anche l'ennesima dieta che sta dando qualche risultato.
Il Gmarito ha giocato a calcio nell'appartamento nuovo con SuperMario, ha aggiustato un pc, imparato a fare le tagliatelle, abbandonato la dieta (per forza, con tutt quello che cucino!).
Riesco comunque ancora a rimandare con varie scuse il mio cambio dell'armadio, e questo la dice molto lunga.

Ora abbiamo un pò finito le idee.
Io faccio fatica a dormire, nemmeno la sonnolenza postprandiale mi regala più quei magici sonnellini di bellezza, e ora- ironia della sorta- sono in deficit di sonno, oltre che di dolci.
E quando non posso più rifugiarmi nel cibo o nel sonno, e la vena creativa finisce per inaridirsi, rischio di trasformarmi in un essere orribile.
I Fantastici sono sostanzialmente stufi e non sanno a quale data possono aggrapparsi, visto che quella del 4 maggio è un miraggio.
-Mamma, i miei amici si stanno organizzando per vedersi...-
-Ah, si? a luglio intendi-
-No, per il 4 magg...-
-Hai il fidanzato?-
-no.-
-Devi andare al lavoro?-
-No-
-Allora non puoi uscire-
- Ah! Ma quindi se avevo un fidanza...-
-No. Comunque no.-

Io e il Gmarito ci incontriamo nelle pause caffè. Perchè l'amore ha più che mai ora bisogno di distanza, più di un metro sicuro. Lo spazio è fondamentale per poter sentire la nostalgia dell'altro. 
Beviamo molti caffè, in ogni caso.
-Amore, vuoi un caffè?-
-Certo. Ma tra un paio d'ore. Perchè lo abbiamo appena bevuto-
-Ah, l'ho fatto alla fine? Ma l'ho poi bevuto?-
-Boh, sai che non ho notato se alla fine l'hai bevuto?Aspetta che cerco la tazzina, e vedo se è piena...-
-In ogni caso, accendi la macchina per dopo.-
Forse questa cosa potrebbe avere a che fare con la mia insonnia, ora che ci penso.

Ci incontriamo spesso anche nei dintorni del lavello.
Il marito:-Ciao amore!-
-Ciao!-
-Tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?-
A volte i mariti si distraggono e dicono cose di cui possono pentirsi. In effetti, la faccia del gmarito, appena finito di terminare la frase, tradiva la consapevolezza di essere caduto in fallo. Ma non immaginava ancora l'immensità del suo errore.
-Sì, amore. Ho bisogno che tu...mi faccia sentire speciale-
Si è impietrito per qualche istante, poi ha assunto un'aria declamatoria, mentre pronunciava:-Tu sei una donna straordinariamente speciale per me!-
-Non ho detto che ho bisogno CHE TU MI DICA che sono speciale, ma che tu MI CI FACCIA SENTIRE. Non è così facile, amore. Puoi riprovarci, se vuoi-
Non l'ho più visto fino alla cena. Quel giorno abbiamo preso pochi caffè.

SuperMario soffre.
Oggi dovrebbe andare a trovare la nonna, congiunto autorizzato e certificato DOC Regione Lombardia, avente giardino.
Sarà il suo primo giorno fuori casa dall'8 marzo.

Vivere alla giornata, ora, non basta più, comunque.
i gioielli che vorrei me li faccio da sola

voglia di mare


spille-alberi

orecchini strani

casa, parola dell'anno





finalmente ho riciclato le camicie rotte del marito facendone cuscini

"come si fa a dormire con tutti QUESTI CUSCINI!" "Amore, non volevi che buttassi le tue amate camicie, ora le hai sempre con te, non sei felice?"




2 commenti:

  1. Ma sei bravissima!!! Adoro questi cuscini!!! E anche le mascherine!! Non vuoi essere un mio congiunto e venire ad insegnarmi?!?! Magari beviamo solo un caffè!!

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    1. Grazie!!! i cuscini pieni di difetti, ma carini dai. Tutto sempre fatto all'impronta, improvvisando, ma divertendomi. Le mascherine, invece, uno dei tanti tutorial di cui abbonda il web. E infatti, costretta a prendere misure e usare il metro, molto più stress...Ma tu di dove sei?

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