16 febbraio 2012

vintage

Visto che sono approdata su blogspot dopo che il mio blog su splinder ha fatto la fine della nave Concordia, dopo vari anni di onorato servizio, ho deciso di pubblicare su questo blog nuovo, ogni tanto, i vecchi post.
Come promemoria. Di quando i porcellini avevano TUTTI e TRE il pannolino (ebbene sì, ci sono stati folli mesi in cui eravamo sommersi dalla cacca, sostanzialmente. Una fabbrica di armi batteriologiche.), di quando la porcellina nr 2 non diceva la R e nemmeno la F, e nemmeno la T, di quando il porcellino nr 1 andava alla scuola materna e a cinque anni ancora piangeva quando andavo via, di quando la porcellina minuscola era ancora minuscola e rifiutava qualsiasi cibo che non fosse dolcissimo (adesso non è cambiato granchè) e gli mettevo lo zucchero nella pappa al parmigiano per farla mangiare, e mi veniva da vomitare a me.

Insomma, grandi cambiamenti.

Eccoci al primo post. G.family


Ecco chi è la G. family.
Ci sono io, di sesso femminile, la moglie, la mamma, la vigilessa, la colf , la cuoca, l'animatrice, tutto in un cuore solo.
C'è il signor G., il capofamiglia, il CAPO, colui che si oppone a qualunque capitolo di spesa del bilancio; opporsi è la caratteristica fondamentale della leadership. E' ingegnere, è pendolare, entrambe le cose lo disgustano profondamente. E' un potenziale terrorista , sogna di fare esplodere le ferrovie dello stato, almeno il tratto da casa nostra a Milano.
E'è la nostra casa che fa parte della famiglia, odora della nostra famiglia e anche un pò del cibo innominabile pakiindoafrocinese che proviene dal terzo piano.
La nostra casa guarda la stazione, gli spacciatori, i magrebini, i treni che lentamente arrivano in frenata sferragliando per 20 minuti , e poi ripartono con quegli stessi 20 minuti di ritardo.
D'estate, con le finestre aperte si sentono gli annunci robotici degli arrivipartenzeritardi, il treno merci delle tre di notte alla velocità della luce (che però porta in camera da letto una leggera brezza nell'aria morta d'agosto).
Sotto casa c'è la little india, il suk,e anche un pò cinatown, una sfilza di negozi cinesi, pakistani, bangladesi, egiziani, che conferisce alla zona un'aria tanto esotica che chiccelofafare di andare in vacanza nei paesi orientali?
La nostra casa è arrivata prima del matrimonio.
E' stata una casa prematrimoniale.
La nostra casa -quando ho deciso che doveva essere mia- era la prefigurazione della nostra famiglia, un po' disorganizzata e spontanea e da inventare: la nostra casa era tutta da rifare, dal riscaldamento all'impianto elettrico, le finestre dei mitici anni 60, il bagno tutto rosa, le camere verde penicillina.
Però:
-dalle finestre si vede il monte rosa e chiccelofafare di andare in montagna (bè, insomma, adesso non esageriamo)
-ha una veranda grande dove fare vegetare vegetali fioriti e non. (ovvero di materiali plastici)
-ha due balconi che guardano il mondo dall'alto.
-ha un salotto vuoto e luminoso. (Consta solo di un divano)
-uno studio-stanzadeigiochi. Più stanza-dei-giochi che studio.
-(però anche senza donne delle pulizie).
sabato, 06 dicembre 2008

i tre porcellini

Nella nostra casa semivuota abitano i tre piccoli porcellini.Nel 2004 è nato il Porcellino nr 1, ed era arrabbiato col mondo da quando -zac zac- hanno tagliato il mio bel pancino e gli hanno rovinato il sonno.Forse è per questo che al mattino quando lo sveglio è isterico.
Il trauma da parto. (Certo che cominciamo prestro noi mamme a farci sensi di colpa, a cominciare dal TRAUMA che provochiamo ai nostri figli mettendoli al mondo).
Lui ama i supereroi, il lego, il pane  e marmellata, la frutta, il pane morbido.
Ha dei gusti anni 50.
Nel 2006 -zac zac- nasce la Porcellina nr 2, lei ama il salame, il patè di fegato, il pecorino di fossa, supermen, il papà e le principesse tutte ioia (rosa).
Nel 2007 -zac zac- (facevano prima a mettermi una zip)nasce la minuscola Porcellina nr 3.
Ha quasi un anno, ama suo fratello maggiore, schizzare l'acqua dal biberon, mangiare i fogli.
Tutti loro adorano sporcarsi e lasciare tracce più o meno odorose per tutta la casa, fare la lotta tentando di evirare il padre affinchè non generi fratellini sgaditi.
Tutti loro, haimè, amano la televisione, potrebbero accontentarsi del segnale rai.
La televisione consente peraltro alla sottoscritta di avere la privacy necessaria per andare in bagno, e di guardare la posta mail.
I tre porcellini sono carini e, se vestiti a dovere, anche molto estetici, a volte preferirei in effetti avere delle sagome di cartone al loro posto.

venerdì, 05 dicembre 2008

Ho bisogno di armadi.Ogni muro libero dovrebbe essere adeguatamente ricoperto da un capiente armadio.
Metri e metri lineari di armadi, possibilmente con ante scorrevoli, affinchè nulla vada perduto. Affinchè ogni cosa abbia un suo posto, e non vaghi per casa entropicamente. Un posto per ogni cosa mi farebbe sentire in pace con la mia coscienza, come quando riponi nei cassetti le mutande piegate che occupano il divano da ormai una settimana. Ecco, la vita mi sembrerebbe meno sfuggente. Il rovescio della medaglia sarebbe che già ora il CAPO famiglia non sa dove sono: le sue calze-gli asciugamani (menochemai quelli per gli ospiti)-le lenzuola-i vestiti dei bambini;
Aumentando gli armadi dovrei disegnargli una mappa dettagliata. Il mio motto è: gli armadi non bastano mai. Purtroppo il capitolo di spesa armadiodelcorridio è stato decurtato.



 

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