21 marzo 2014

San Papà

Mi sono persa la festa del papà, che noi festeggiamo solo perchè il Castissimo sposo falegname ha lo stesso nome del Gmarito.
Il Gmarito era in trasferta per lavoro, io ho festeggiato andando al suo posto alla riunione condominiale, e così considero pure di avere ottemperato al regalo, quest'anno.
Che a dire il vero avrei preferito regalargli un posacenere, ma vabbè.

Ho pensato ai lavoretti che si facevano all'asilo.
Posacenere.
Portasigarette.
Pipe di cartapesta portapenne.
Cravatte portapenne.
O cravatte portasigarette.
Portachiavi a forma di cravatta, di sigaretta o di auto.
Erano proprio i primi anni ottanta.

Che facevano i padri?
Fumavano le sigarette.
Talvolta la pipa.
Lo facevano in casa, laddove trovava utile avere svariati posaceneri.
Lavoravano (o aspiravano a farlo) ad una scrivania, dove scrivevano con delle PENNE.
Portavano la cravatta.
Guidavano l'auto.

Ora cosa si ragala ai papà?
Portafoto con la foto dei figli.( Di pasta.Di bottoni. Di perline. di fondi di bicchieri di plastica)
Calendari con la foto dei figli.
Cucini con la foto dei figli.
Portachiavi con la foto dei figli.
Dischi orari. (con la foto dei figli)

Che fanno i padri oggigiorno?

Guardano i figli.
Sono innamorati dei figli. Sono un pò mammi.
Si dimenticano gli appuntamenti.( E i compleanni dei figli?)
Dormono.
Guidano ma prendono le multe.

;-)

Al Gmarito cosa si potrebbe regalare?
Un posacenere -che fuma, brutta persona-.
A forma di cravatta, che lui la porta spesso.
Un calendario con sopra scritti-magari sotto alle foto dei figli- i giorni della raccolta differenziata.
Un disco orario.

Il Gpadre fa delle cose che sono solo sue.
Fa i compiti coi Fantastici, sant'uomo.
Fa addormentare SuperMario con una tecnica di ipnosi a me sconosciuta.
A volte rompe le regole.
Fa la lotta sul lettone rischiando l'evirazione.
Quando sgrida è definitivamente efficacie.
Si fa ubbidire da SuperMario, persino riguardo a non pigiare i tasti del pc.
Riesce a insegnare le canzoncine di inglese a WonderWoman.
Guada i quaderni di scuola.
Accompagna i Fantastici tutte le mattine. E parla pure con le mamme (ma stai attento, eh?!)
Non sbaglia strada.

Il mio Castissimo GSposo, un padre Fantastico, è.








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