5 luglio 2016

LA MADRE SA


La madre sa cosa vuol dire quando in un sabato piovoso senza impegni, giungono in cucina tre Fantastici su quattro alle ore 12.05 e dichiarano che vogliono aiutarti a cucinare.

La madre sa che non può dire di no, cosa che si trasformerebbe in un alibi a vita per non aiutarti mai più a fare alcunchè di collaborativo in casa, essendo loro convinti che cucinare con te sia davvero un aiuto.

La madre sa che è profondamente diseducativo dire ad un bambino che no, l’ultima cosa al mondo che vuole alle ore 12..05 quando il pollo non è ancora del tutto scongelato è un minorenne che sparge farina, rompe uova e mangia il burro a cucchiaiate e consulta la CVCINA ITALIANA dichiarando che vuole fare il soufflè al pecorino di fossa.

Ovviamente la madre sa che deve invece dire di sì e che i Fantastici non si accontenteranno di fare una pasta al burro  ma vogliono affettare, spalmare, fracassare gusci, infarinare, soffriggere, mescolare. Inoltre dovranno esserci almeno tre portate.

La madre a quel punto avverte il Gmarito che si mangerà alle due, e il poveretto, dopo avere apparecchiato, si stenderà rassegnato sul divano elemosinando dai figli qualche pezzo di prosciutto.

Alla fine si andrà in tavola e la madre ancora una volta si illuderà che Catwoman masticherà almeno quello che ha preparato, e invece no, perché lei mangia solo cose semilavorate in via di preparazione, possibilmente crude, per poi lasciare mezzo piatto pieno.

In ogni caso la madre potrà consolarsi pensando di avere fatto una cosa molto montessoriana  e addirittura vantarsi su Pinterest o qualche altra piattaforma per madri perfette.

Ecco che poi la madre, pensando di avere svolto il suo compito educativo, dopo avere ripulito la cucina cosparsa di farina-uova-mozzarella-olio-pomodoro, finalmente si siede e decide di dedicarsi al cucito creativo, che ci pensa da circa 4 mesi.

Ed ecco la seconda calamità.

I Fantastici che arrivano dicendo che anche loro vogliono fare i lavoretti.

Dipingere.

Fare vasi di creta.

Cucire una borsa.

O in alternativa il buon vecchio: voglio fare un lavoretto MA NON SO CHE COSA, alludendo al fatto che nulla di ciò che propone la madre prevede un congruo spargimento di materiale inerte in giro per la cucina.

Ed ecco che la madre si ritrova in un angolo del tavolo, cercando di difendere scampoli di stoffa da schizzi gialli e neri di tempera (ape di cartapesta) e da crisi isteriche perché i colori si mischiano, per poi concludere la sua pausa creativa cucendo assieme a WonderWoman un porta tablet.
 

Poi la madre vanifica tutto lo sforzo educativo montessoriano con dichiarazioni definitive e terroristiche.

E si mette a pulire macchie gialle e nere dal tavolo, pavimento, magliette e cellulare.
Quindi, tutte le foto che vedete su Pinterest di madri e bambini e simpatici lavoretti:
non credeteci.

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