Promemoria per l’anno prossimo, da leggere prima di partire
per le vacanze in montagna
1)Ridurre l’abbigliamento dei bambini alla metà esatta.
Escluse le mutande.
Per rotolarsi nei prati, saltare nelle pozzanghere,
sbrodolarsi di bomboloni alla marmellata (che il nonno porterà SOLO A LORO,
accidenti a lui che in tutta la mia infanzia mai che me n’abbia preso uno),
cospargersi di terra, fare body painting coi gessetti, non occorrono vestiti
puliti. La battaglia contro l’aspetto zingaresco dei miei figli è persa in partenza.
Poi nel mondo social si dice che i bambini sporchi sono i
più felici, dunque, siate molto felici. E riduciamo tutti i quattro ad una sola
valigia.
2) Non far fare gli zaini ai Fantastici. Assieme ai libri di
scuola porteranno cose come: 4 borsette, 5 portafogli, trucchi, la valigia del
mago, due mitragliatori, una ruspa scala 1:2
3) evitare collane, orecchini, vestiario con l’intenzione di
fare alcun abbinamento cromatico. La pigrizia o il clima avverso vinceranno
dopo il secondo giorno.
4) non guardare le previsioni meteo per capire cosa portare,
tanto il clima ti tradirà a dispetto del riscaldamento globale
5) evita ogni buon proposito. Ricordiamo la classifica dei
più mirabolanti buoni propositi degli ultimi 5 anni:
-mi
alzerò ogni mattina prima di tutti per fare una salutare passeggiata nella
natura
( Megamind…non è che mi fai il caffè che la
mamma tra …mmmm….45 minutini si alza?”)
-andrò
a correre (questa è esilarante)
-farò
magnifici lavoretti con i bambini utilizzando i meravigliosi doni della natura
(“No CatWoman, non è il caso che porti queste 4 pigne e tre rami di
abete e questo vasetto pieno di
cavallette vive in casa. Grazie. Vai. Pure. Ad arrampicarti scalza su
quell’albero”)
-Farò una (qualsiasi) dieta
e tornerò tonica e magra e abbronzata
(“passami un’ altra fetta di strudel. Sì la
terza. Beh, sono solo mele, scusa. Praticamente”)
-Visiteremo quei 4 castelli,
andremo al MUSE, e a visitare l’antico eremo.
(“Guarda come giocano felici nel prato coi loro amici, i Fantastici. Non
sottraiamo loro questo edificante momento relazionale. Adesso vado a fare un
sonnellino.”)
-Mi
darò alla cucina, che avrò tempo.
(“Prendi la polenta. Quella precotta,
please”)
6) portare sempre e comunque dei libri thriller con cui
isolarsi
(“ora non posso. DEVO leggere”)
7) prepararsi a sviluppare un udito selettivo nei confronti
delle corvèe materne sull’organizzazione/pulizie/gestione della casa di
vacanza.
(uso
dei copriletti, abbinamento cromatico dei cuscini, numero di lavatrici,
disposizione estetica dei bidoni per la raccolta differenziata, metodologia di
rifacimento dei letti)
8) comprare un pacco formato comunità di piatti usa e getta,
che l’anno prossimo non ho intenzione di passare ore a lavare piatti in
ceramica da mezzo chilo l’uno, con sotto scritto ESERCITO ITALIANO.
e....foto.
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