La fatina dei filtri della lavatrice
Un brutto giorno la lavatrice ha
cominciato ad emettere suoni inquietanti di ferraglia.
Mi son detta: qui bisogna pulire il
filtro.
Me lo sono detta per circa 6 mesi, ogni
volta che facevo partire un carico di mutande, ovvero almeno tre
volte a settimana.
Poi però non lo pulivo, perchè io ho
paura del filtro.
Ho paura del mostro del filtro.
Ho paura di quello che si può trovare
incagliato lì, come una colpa, che punta il dito alla mia sciatteria
di donna che non svuota le tasche dei pantaloni prima di lavarli e
che poi se ne accorge quando insieme alle magliette stende coriandoli
di fazzoletti di carta, che pare la nevicata dell'83.
Ho bisogno di un sostegno morale.
Così ieri, approfittando della
presenza rassicurante della mia amatissima colf, ho detto, con una
verve che non mi si addice, quanto alle pulizie in genere:- perchè
non puliamo il filtro della lavatrice?-
-Era ora, che son sei mesi che fa
quel rumore-
-E secondo te, cosa può essere?-
Perchè io mi devo preparare al mostro.
E con le mani tremanti comincio a svitare.
-Ah, sarà un ferretto del
reggiseno.-
No, perchè sarebbero sei mesi che me
ne andrei in giro con una tetta floscia. Credo mi sarei accorta.
-allora sarà una monetina-
-Ah, sì- mi sembra
assolutamente plausibile e molto rassicurante. Magari due euro e
dalla pulizia del filtro potrei pure guadagnarci un caffè ginseng.
Svito.
Rotola fuori qualcosa di bianco.
Potrebbe essere una sasso.
E invece è un dente.
Umano.
La fatina dei denti in questa casa ha
un sadico senso dell'umorismo.
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