9 settembre 2016

L’unica cosa che è per sempre.


Dunque.
L’amore sembra per sempre, ma poi incontri un altro, un'altra e ti accorgi che quello/a ti guarda come l’altro non ti guarda più, magari si è pure tagliato la barba da Ypster e ti accorgi che era un cesso senza mento, e la storia finisce.

Il tatuaggio sembra per sempre, poi non ami più Thomas (vedi sopra) oppure il simbolo dell’infinito (ironia della sua sorte) non va più e ti fai piallare il polpaccio. Oppure, come dice Elio, ne fai uno più grosso. Potresti scrivere Thomas Mann (sempre che tu sappia chi è) oppure trasformare il simbolo dell’infinito in un simbolo fallico, sperando che quello non diventi ageè.

Il matrimonio sembra per sempre perché pronunci una specifica promessa, e perché ci sono molti lylium e abbondante champagne, poi ti accorgi che pulire il gabinetto al sabato mattina è poco romantico e/o lei fa le puzze sotto il piumone, quindi pigi il tasto rewind  (o Ctrl+z) e via, si riparte dal passaggio precedente. Undo.

Un figlio ti rende madre/padre per sempre ed è irrevocabile. (pure se lo abbandoni o lo disconosci)

Un figlio ti rende (quindi) consciamente mortale.

Oggi si fugge da ciò che è irrevocabile, è (anche) per questo che non si fanno figli.

D’altra parte, pare che nemmeno la depilazione laser sia definitiva.

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